Luca Telese

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Luca Telese
Luca telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Meglio porco che impotente

A pensarci bene, il vero disastro, per Silvio Berlusconi, non è nel diluvio di intercettazioni, suggestioni, figurazioni da porno b-movie, non sono gli squarci di lap dance, il racconto delle finte poliziotte con le tette siliconate al vento, dell’igienista mentale che si fa alternativamente maitresse o additivo erotico. A pensarci bene, ciò che sta corrodendo come un acido muriatico l’immagine di SIlvio Berlusconi, non è lo stereotipo antico del satiro, e nemmeno quello un po’ più pecoreccio del “vecchio porco” che tocca e sbava, ma il colore crepuscolare della scena, la figura dell’allupato inconsapevole, dell’amico raggirato dai Fede-lissimi, della gallina delle uova d’oro, spennata e abbindolata. Come un nonno rimba chiuso nell’ospizio del sesso, mentre chi gli sta intorno si disputa i suoi beni. A pensarci bene più dell’ormai leggendario “Noemi è la pupilla, io sono il suo culo”, più delle raccomandazioni di Lele Mora che dice: “Portatevi lo stetoscopio” (Risposta: “Perché?”. E lui: “Perché gli piace giocare al dottore”), insomma, molto peggio di questo sono i dialoghi di ordinario squallore, quelli senza sesso: Emilio che vuole intascarsi il trenta per cento, la ragazza Iris parla con un amico dicendo “Devo comprare il televisore per mia mamma”, “i pannoloni….”, “Il vestitino per la cugina”, “I biscotti per il cane”. C’è in questo diluvio di furbizia feroce il senso vero del crepuscolo, la malinconia della decadenza, il senso drammatico di solitudine di un uomo raggirato, ingannato, utilizzato al punto da suscitare nel più feroce degli avversari un senso di simpatia e pena. La cosa che uccide il carisma non è la suggestione del sesso libertino, ma lo sbuffo della cocotte che grida alla sorella: “Che palle ‘sto vecchiooo!”. Oppure: “Quella è la volta buona che lo uccido, gliela tiro io la statuetta in faccia”. C’è molto più rispetto per Berlusconi negli antiberlusconiani duri che lo prendono sul serio, nelle berlusconcine infami, che si sorbivano la proiezione dei suoi discorsi alle folle in delirio, e poi lo flagellavano con il loro feroce scherno. A pensarci bene Berlusconi si è salvato da due scandaletti erotici, ma non può salvarsi quando il Quirinale gli dice (ci vorrebbe il parla-come -mangi di Cuore) che se ne deve andare in aula a farsi processare, e il Vaticano che non si spende per un vecchio porco. A pensarci bene l’essenza del potere, in Italia, può sopravvivere allo sfregio del Bunga bunga, ma non alla perdita del potere. Che alla fine – malgrado i disperati tentativi – è sempre una proiezione dell’impotenza.

di Luca Telese


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73 risposte a “Meglio porco che impotente”

  1. Avatar telesina
    telesina

    ovviamente diranno che e’ colpa del mussulmanesimo””

  2. Avatar telesina
    telesina

    mo inizia con la storia dei furti

  3. Avatar telesina
    telesina

    mi sbagliero’ ma al momento del racconto su ,dove lavorava come cameriera sembrava una studentessa che ripete la lezione, ma magari sono condizionata da quel che si dice, aspetta di esere chiamata dai pm dal primo novembre ? bo

  4. Avatar Fabrizio Spinella
    Fabrizio Spinella

    Nella società delle intercettazioni le trascrizioni introducono una nuova forma di voyeurismo – delle parole da interpretare – che mette in secondo piano visioni e suoni (fino a quando non sentiremo le registrazioni). Quindi, per ora, i lettori facciano esercizio di onanismo leggendo e rileggendo morbosamente i dialoghi che la Procura di Milano mette a disposizione di tutti, dichiarando le ragazze spiate “puttane”, a prescindere.
    Sarà lecito avere curiosità per il meraviglioso culo della nota signorina marocchina, ma sarà altrettanto lecito osservare le pittoresche pantofole d’udienza della signora pm Boccassini senza per questo incorrere nelle sanzioni dell’Ordine Giornalisti o dell’Autorità per la privacy o del CSM? Ad ognuno le sue perversioni.
    Buone letture.
    Fabrizio Spinella

  5. Avatar Tenna Piero

    In questi ultimi giorni, sovente si è sentito dire: – stanno rovinando il buon nome dell’Italia – riferito al Presidente del Consiglio e di tutti quelli che gravitano intorno a lui per dovere costituzionale o semplice amicizia.
    Allora ho percorso a ritroso la storia per capire bene cos’abbia potuto costituire questo rispetto per il nostro bel paese: Ponzio Pilato? Colui che si lavò le mani e la coscienza? O Nerone? Che perseguitava barbaramente i cristiani giungendo sino ad accusarli d’avere incendiato Roma? O forse i Crociati che “nelle loro scorribande per liberare il santo sepolcro, lo stesso in cui avevano seppellito anni prima, in combutta con l’igienista Pilato, Gesù Cristo, ammazzavano intere popolazioni”, la cui unica colpa era di trovarsi sul loro cammino? O magari, il buon nome deriva dai vari papi, più o meno santi, che hanno spianato la strada all’inquisizione? Alla Madre Chiesa, che ha mandato i suoi missionari in tutto il mondo per saggiare la fragilità di popolazioni che poi venivano invase da predatori senza scrupoli, poi benefattori della congrega che aveva permesso loro di spadroneggiare quasi fino alla distruzione di intere genie indigene? No, il nostro buon nome deriva certamente dalla Mafia-Ndrangheta-Camorra- Sacra Corona Unita, le cui delegazioni si sono ben insediate, oltre che negli stati uniti del sud e del nord, anche in tutta Europa! Per non parlare poi del buon nome che ci hanno procurato le varie stragi addebitate ora ai rossi ora ai neri, ai servizi deviati; del rapimento o dell’uccisione dei vari bambini, di tante donne fino a giungere al solo che invece ha veramente distrutto la buona nomea di un popolo fatto di santi, sul calendario: Silvio Berlusconi, colui che ha traviato e indotto alla prostituzione una bambina di quasi diciotto anni, la quale, per sua stessa ammissione, alla lunga fila di pene subite, l’unico a non averla penalizzata, è stato il vizioso di Arcore …! Forse non ho ben inteso il significato di “buon nome italiano” con cui si lavano la bocca specialmente i detrattori del Premier. Chi è in grado di spiegarmelo, in modo elementare, vista la scarsa perspicacia che mi annebbia il comprendonio? Grazie.

  6. Avatar Antonio
    Antonio

    Ambulanzaaaa!!!

  7. Avatar Nicola Perchiazzi

    Ciao, Luca. Per dirla con Luchino (Visconti), siamo alla caduta degli déi. Solo che gli dèi mancano: c’è solo una manica di poveri diavoli (ricchi fuori, poveracci dentro) che dovrebbe essere spazzata via con la manichetta (non dico la pompa, per evitare battute alla Pierino – ma i suoi film erano meglio…).

  8. Avatar Rita
    Rita

    Tenna Piero, sono d’accordo, ormai l’argomento del discredito dell’Italia agli occhi del mondo intero diventato un luogo comune, un ritornello che molti addirittura ripetono senza aver neanche mai messo piede fuori di casa, così, per sentito dire.
    E il motivo è sempre quello : B. mostro antropologico, origine e causa di tutti i mali.
    Grazie a lui – e limitatamente a lui – ora sono tornati di moda i concetti di immoralità e di perversione, da molti anni banditi in tema di morale sessuale.

  9. Avatar Giordano
    Giordano

    Bravi. Avete vinto. Berlusconi è un pervertito. Ho cambiato idea. La prossima volta voto Vendola.

  10. Avatar docpretta
    docpretta

    @giordano: Tutte merde, nessuna merda è sempre stato questo il gioco, no? ma che bello..

  11. Avatar Giordano
    Giordano

    Caro Doc, sei troppo se dici così offendi la tua intelligenza. Il concetto di normalità si basa su parametri statistici e storici. Per i greci ed i romani era normale accomagnarsi a giovinetti, fare mangiare i cristiani al Colosseo e sterminare le popolazioni vinte. Berlusconi ha fatto cose inopportune per il suo ruolo istituzionale ed immorali per un cattolico, ma assolutamente possibili e goduriose per un anarchico ateo e libertino quale è lui. Per cui: se mia figlia volesse uscire con lui la chiuderei in stanza e chiamerei lo psichiatra ma quasto è un giudizio mio, non necessariamente di tutti. Possiamo discutere sulla moralità attuale, e probabilmente diremmo le stesse cose, tu ed io. Ma questo è un altro discorso. Persino un veterocomunista bacchettone come Bobbio sollevava il dubbio che per tutti ci fossero stessa etica e morale. E poi, come ripeto: vogliamo carcerare tutti i sedicenni che allegramente trombano ad ogni piè sospinto? E’ reato. Dunque? Li intercettiamo?

  12. Avatar Giordano
    Giordano

    Dal punto di vista politico, infine, da persona che ha votato il centrodestra (come ricordiamoci la gran maggioranza degli italiani) mi è perfettamente chiaro e certo che la magistratura milanese sta agendo politicamente. In questo ed anche in tanti altri casi. Noi (cioè sempre la maggioranza degli italiani) siamo ostaggi di questa querelle che per noi è una chiara persecuzione a B. e, per similitudine, a noi tutti. Siamo ostaggi della persecuzione a B. ed anche della impossibilità di votare altrimenti, per evidente mancanza di alternative in grado di sostenere le nostre istanze. L’abbiamo ribadito per 4 elezioni. La soluzione? Che B. esca di scena a fine mandato, in modo che sia ribadito il concetto che in democrazia governa chi è in grado di esprimere la maggioranza e non una sparuta minoranza.

  13. Avatar Renato
    Renato

    Eh no, la scusa del così fan tutti non regge, così come non regge la teoria per cui una persona eletta, dopo aver comunque cambiato le regole perchè lo favorissero, diventi sopra ogni regola e legge; a questo punto ha ragione Cacciari quando afferma che bisogna fare una legge che renda Berlusconi innocente a prescindere.
    Inutile, poi, la disquisizione sui valori condivisi da questo o quel popolo: noi siamo il popolo della vergognosa legge sulla procreazione assistita, in cui giammai i gay potranno sposarsi, nessun diritto per le coppie di fatto non siamo ne i romani ne i greci; se Berlusconi è davvero un anarco libertino si comporti da tale e con coerenza faccia le leggi sui diritti civili, cosa che farebbe un libertino vero.
    Il punto è che qui si vogliono imporre ad altri regole a cui non si vuole sottostare, è la solita politica del “armiamoci e combattete” e questo non va bene, e sfido chiunque a sostenere il contrario.
    Invito, inoltre, chi sostiene che non c’è nessun buon nome dell’ italia da difendere, a leggere un qualsiasi giornale straniero (le famose terze parti) e a continuare a sostenere che il nostro non stia danneggiando l’ immagine di un intero paese, e quindi anche la mia, motivo per cui sono incazzato.

  14. Avatar Giordano
    Giordano

    Renato, le regole non sono state cambiate, senno B. sarebbe “al sicuro”. B., se ha commesso un delitto, deve pagare. Ma devono pagare anche tutti gli altri che commettono lo stesso delitto (cioè fare sesso con una minorenne). Cioè (mal contato) il 5% della popolazione italiana. Oppure il delitto è tale solo se compiuto da B. e non da (chessò) C.? Per le altre cose, basta fare un bel referendum. Come è stato fatto per il divorzio. Come è stato fatto per l’aborto. Due temi dove la cattolica italia non ha votato come diceva il Papa. Tu invochi (giustamente) il rispetto delle regole. Ma queste sono le regole della democrazia italiana. Se le vuoi cambiare, devi essere il 50%+1. Infine, come io non sindaco sull’empatia che porta un elettore a votare Fassino o Di Pietro, lasciami libero da elettore (obtorto collo) di B. di dirti che per me (e per altri 20 milioni di italiani) non c’era scelta.

  15. Avatar Giordano
    Giordano

    P.S. Polanski. La vicenda di Polanski presenta, secondo me, aspetti che la differenziano da quella di B. Ruby non mi sembra esattamente una novizia, non ha 13 anni, non mi sembra sia stata coercita e infine (particoalre raccapricciante) non è stata mandata da B. dai genitori.

  16. Avatar francesca varese
    francesca varese

    Dopo aver proclamato di “non veder l’ora di andare a processo” le scorse settimane, ora il PDC ricusa tribunale e magistrati, per incompetenza o per pregiudizio, a dire dei suoi avvocati.

    Ma io ricordo che per sanzionare i magistrati che sbagliano ci fu addirittura un referendum oltre 20 anni fa…..

    Perchè allora non si son fatte leggi in conseguenza di quel risultato, a tutela del buon nome della giustizia stessa?

    La colpa è della politica e, paradossalmente, soprattutto di Silvio Berlusconi che, ossessionato dai propri personali contenziosi giudiziari ha di fatto concentrato tutta la forza politica del suo schieramento verso il conseguimento di leggi ad personam in grado di salvare lui, trascurando la promulgazione di quelle riforme che la giustizia richiede e che, appunto, sono finora rimaste al palo. Col risultato paradossale di non essere riuscito neanche a proteggere se stesso: come la cronaca politica di questi ultimissimi giorni dimostra.

    http://cristianesimocattolico.splinder.com/post/23504163/i-magistrati-che-sbagliano-devono-pagare

  17. Avatar Tenna Piero

    @ Renato

    Indicami cos’ha ancora di onorevole da salvare l’Italia, o meglio, gli Italiani: pizza spaghetti e pummarò …? Poi, sai cosa valgono le opinioni scritte dai giornali esteri: un bel nulla, meno di niente, e cio lo si può intendere solo se ci ricordiamo che noi siamo ITALIANI, diversi da qualsiasi popolo europeo, e pretendere che noi adeguiamo le nostre caratteristiche alle loro, è soltanto utopia, chiacchiere che non sfoceranno mai in niente che non sia diverso dall’italianità innata che ci fa agire, pensare ed essere così, come siamo, a dispetto di tutti i media esteri.

  18. Avatar telesina
    telesina

    AMMAZZA OH CHE PESSIMISMO COSMICO, E CHE E’ , IO SE ANDIAM ALLE ELEZIONI QUESTA E’ LA VOLTA BUONA CHE LO VOTO , A GUARDATE STAVOLTA E’ LA VOLTA BUONA CHE LO VOTO E LO RIVOTO E SE VIENE DALLE MIE PARTI LO FACCIO ENTRARE PURE NEL MIO NURAGHE E A VOI VI LASCIO CANTARE

  19. Avatar Renato
    Renato

    @tenna piero

    Te lo spiego allora cosa ha da salvare di onorevole lì Italia: la dignità, e non è cosa da poco, o, almeno, non lo è per qualcuno.
    Altra favola, invece, è la nostra presunta italianità che ci rende incomprensibili agli occhi del mondo estero; una bella favoletta detta da chi se la suona e canta da solo. Sarebbe il caso, talvolta, di avere un atteggiamento meno presuntuoso e accettare anche le critiche.
    Io, e come me tanti, mi sento diverso rispetto a chi non accetta le regole o rispetto a chi non condivide i miei valori molto di più di quanto non mi senta rispetto a un altro qualsiasi cittadino europeo che condivide la mia visione della vita, questa storia dell’ italianità è una bufala che chiunque viva e lavori all’ estero può smontare in un paio di minuti.
    Quale sarebbe poi la nostra italianità? Essere furbi e disonesti? Bigotti e xenofobi? Io non credo proprio.

  20. Avatar giordano
    giordano

    Italianità è essere giacobini e giustizialisti, forcaioli e mangiapreti, intolleranti e assolutisti, antidemocratici a autoreferenziali. Vero?

  21. Avatar Renato
    Renato

    No, italianità è solo una parola vuota.
    Serietà è chiedere il rispetto delle regole dei ruoli e essere coerente, ciò a cui alludi tu lo lascio ad altri (bel artificio retorico rovesciare il problema).

  22. Avatar Tenna Piero

    @Renato

    Bravo, lo hai detto tu chiaramente qual è la nostra italianità: Furbi, disonesti, bigotti e xenofobi oltre misura; ed il mio elenco storico precedente, motivava questa nostra anomalia esclusivamente Italiana. Per quanto riguarda gli italiani che lavorano all’estero, credimi, non amano esternare il loro disagio poichè, una buonissima percentuale, si vergogna del proprio paese e, sovente, fingono di non esserlo per non venire messi in cattiva luce. Io ho vissuto all’estero e posso assicurarti che le cose stanno proprio così.
    Gli altri europei, sono fieri di dichiarare la propria nazionalità: noi no! In fine, che tu ti senta diverso, ti fa onore; ma non confermi la regola.

  23. Avatar Renato
    Renato

    @TannaPiero

    Bene, allora vuol dire che ci viene offerta ancora una volta l’ opportunità per dimostrare che siamo cosa diversa da ciò che dici tu; sta a noi, ed alle nostre classi dirigenti, ora non lasciare sfumare questa ennesima occasioni.
    Per quanto riguarda gli italiani all’ estero, invece, devo dissentire fortemente dalla tua analisi, ci si vergogna si ma non per il fatto di essere italiani, perchè quando un collega straniero ti chiede come è possibile che in Italia ci sia un premier che va a pagamento con le ragazzine non ti vergogni della tua gente ma solo di lui.

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