“Guardi, io mi sono fatto questa idea. Sul bunga bunga c’è stato un equivoco giudiziario-informativo. Secondo me tutte le ragazze dell’Olgettina sono molto meno di quello che si pensa. Sono come… animatrici a una festa per bambini”. Se si parte da questa affermazione, scandita dal ministro Gianfranco Rotondi con il suo sorriso tenue e imperturbabile, motivata con granitica e inestricabile gommosità, si ha ben chiaro che questa intervista non può che cominciare con una ammissione di impotenza del suo autore (cioè mia): esiste una forma di berlusconismo, che sul caso Ruby si è sublimata, e che ormai è inattaccabile da qualsiasi strumento logico. L’intervista a Rotondi, così, è una testimonianza epocale: trascende se stessa e i suoi due protagonisti, diventando la fotografia di una incomunicabilità, il fermo immagine di un’epoca.Vista in questa luce, ovviamente, è persino divertente.
Ministro Rotondi, so che per un cattolico come lei questo scandalo è imbarazzante.
(Sorriso sereno) Per nulla. Hanno protestato i comboniani. (sorriso divertito) Prevedibile.
Il Vaticano…
Quasi un atto dovuto. E non si riferivano solo a Berlusconi…
Persino Cielle!
(Sorriso serafico) Si stupisce?
Sì. Che un morigerato e moderato come lei si imbarchi in questa missione impossibile.
Senta, ho difeso la Dc quando si diceva che i suoi dirigenti rubassero e tutti scappavano!
Però era vero che rubavano…
Qualcuno, marginalmente, è vero. Ma la verità storica è che i meriti della Dc oggi sono noti a tutti, avversari compresi.
E quindi?
(Sorriso di sfida) Presto farete così anche con Berlusconi.
Mi permetto di dubitare.
(Sorriso divertito) Lo rimpiangerete. Proprio voi del Fatto, che
siete nemici, ma almeno onesti.
Sta provando a ipnotizzarmi?
No, nessuna captatio benevolentiae. Sa, io mi leggo tutti i vostri blog, perché siete la fotografia di un mondo. Conosco i vostri lettori meglio di Padellaro.
Non sia temerario.
Le faccio un esempio? Ho letto il commento di un ragazzo che mi invitava a portare le mie figlie, minorenni, ad Arcore.
Spero che l’istinto di conservazione del padre prevalga sugli obblighi del ministro…
In che senso?
Ce le porterebbe o no? (Pausa) Le accompagnerei sereno.
Accompagnate è facile. Le manderebbe sole a una serata bunga bunga?
(Pausa, sorriso). Dunque: quando la grande compirà 16 anni, Berlusconi avrà 85 anni.
La relazione ideale, per voi difensori della famiglia…
Il mio bisnonno si sposò a 56 anni, la bisnonna ne aveva 16…
Se per difendere Berlusconi deve tornare indietro di due secoli siamo freschi! Per lei cos’è il bunga bunga? Non una barzelletta, spero!
Senta, ha presente quando si chiamano i clown per animare la festa dei bambini? Ecco, in qualche modo le ragazze dell’Olgettina svolgono questa funzione.
La ballerina della danza del ventre racconta: Fede metteva le mani nelle tette, Berlusconi in mezzo alle gambe…
(Sorriso lieve) Con rispetto, posso dar valore alle parole di una ballerina del ventre? Suvvia…
Le gemelle De Vivo volevano fregarsi l’argenteria di casa Berlusconi…
Ma no, al telefono si dicono tante cose…
Un’altra ragazza voleva sbattere un Duomo in faccia a Berlusconi. Mica male come animatrici.
(Sorriso cortese). È inutile. Lei non istruirà un processo sommario con brandelli di umori e conversazioni che non provano nulla.
Quindi animatrici, anche quelle vestite da poliziotte, che facevano strip tease…
Macché! Berlusconi ha allestito una specie di Drive in casto, in cui le ragazze giocavano con gli ospiti, più sul piano dello spettacolo e dell’ironia, che altro.
Un gruppo così casto che il ragazzo della Polanco andava in giro con 12 chili di coca nella macchina della Minetti.
(Spalanca gli occhi) Proprio questo prova la buona fede di Silvio!
Come come? Sta bene?
Certo. Erano feste innocenti, e quindi con pochi filtri, anzi quasi nessuno. Se uno deve fare un sabba erotico fa delle orge a numero chiuso, che dice?
Ma uno come lei, come può accettare la logica dell’harem e delle mantenute?
Siccome sono un cattolico liberale, quel che Berlusconi fa con i suoi soldi, sono affari suoi.
Era concepibile nella Dc di cui lei detiene ancora il simbolo?
(Sorriso trionfante) Eccome! Anzi, ci insegnavano a distinguere fra il ruolo pubblico, su cui si era giudicati, e quello privato.
Se lo immagina Fanfani con le ballerine?
Uhhh… C’erano storie sessuali anche scabrose, ai tempi della Dc.
Lei farà il solito riferimento al povero Colombo.
No, non parlo di lui. Ma applico un precetto evangelico che è guida per un cattolico: non giudicare se non vuoi essere giudicato.
Se lo intende così va bene anche per Riina.
Ma non scherzi! Io dico questo perché conosco Berlusconi, e mi fido ciecamente di lui. Ama decantare il peccato che gli si rimprovera, ma non ha fatto nulla di più di quello che ha sempre ammesso in pubblico.
Restano 115 mila euro l’anno alla Sorcinelli, più i benefit…
Silvio è un generoso, assiste in maniera caritatevole.
Come dice Bocchino, però, non assiste terremotate o pensionate, solo siliconate. Si sbaglia. Costruisce ospedali in Africa, mantiene madri bisognose… Non ama dirlo, ma io lo so. Ho capito, lei mi sta tratteggiando il ritratto di un santo.
No, non è padre Pio. È santo e peccatore come tutti noi. Come lei e come me.
La Minetti può essere scambiata per una maitresse?
Certo che no! Queste serate devono mandarle in onda su Media-set: battono il Grande fratello, e si scoprirebbe che le De Vivo sono come le Kessler.
Se Berlusconi viene rinviato a giudizio si deve dimettere?
Non lo sarà. E niente ipotesi.
E voi andrete al voto o no?
Lo dico a lei e ai nostri alleati. Se hanno dubbi, meglio votare ora.
Quindi non lo ha detto a me: è un avvertimento alla Lega.
Dico a tutti una cosa importante: se andiamo al voto ora noi possiamo vincere e decidono gli elettori. Se invece il governo cade a maggio giugno, non si vota e decidono gli eletti. Chiaro?
Potreste anche perdere.
Guardi. Con Bersani si vince senza partita. Con il Terzo polo e Vendola, la sinistra può vincere.
Dice sul serio?
Vendola rappresenta l’asse del sud contro quello del nord. Ha 20 anni meno di Berlusconi. E può fare il pieno a sinistra portando la coalizione al 42%! Per fortuna, forse, ce lo tolgono di mezzo loro, eh eh… (sorriso alla Rotondi).
Luca Telese
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