da Roma
Due attorifamosi,un manager di successo.Una querela. Luca Barbareschi, di prima mattina, ha il telefonino che gli trilla e i giornalisti che gli chiedono come sia nata la querelle tra lui da un lato, Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo dall’altro. Ha paragonato la coppia a Giulietta e Romeo con finalità sarcastiche? Ha fatto battute pesanti a doppio senso?Luinegaericorre al diritto di replica. Scusi, Barbareschi, perché siete ai ferri corti? «Le pare possibile che io debba apprendere della citazione di Cattaneo e la Ferilli dal vostro giornale? Non mi avete nemmenoavvisatochescrivevate la notizia!». Se è per questo, nemmeno la Ferilli e Cattaneo… «Amenon importa». Non era compito nostro, visto che noi non siamo un tribunale. «Maio laquerelanonl’horicevuta… Le pare giusto?». Però lei immaginava che ci sarebbe stata una reazione, dopoil suo discorso su Cattaneo, la Ferilli, Giulietta e Romeonella trasmissione di Piroso… «Immaginavo?Mihachiamato lui stesso, Cattaneo, più volte, al telefonino: era furibondo ». Quando si litiga capita. «Ci sono i testimoni, e ne posso portare dieci». Così finirete in Tribunale. «Ci siamo già. Ma sarò lieto di essere convocato sul banco dei rei, insieme a William Shakespeare. Io querelato per diffamazione, per aver evocato Romeo e Giulietta. Shakespeare per istigazione al suicidio, avendo scritto il dramma, con quel finale così diseducativo ». Non pensa di aver esagerato, dunque? «Ma in cosa? Anche loro sono strani. È una bellissima storia d’amore, quella di Romeo e Giulietta!». Forsenonhannograditoperché le dice che «se Giulietta ha45annic’èuneffettocomico… » «E perché Sabrina si sente chiamata in causa? Nel teatro italianoèquasiunamaledizione, quella delle… fuori ruolo. Ci sono delle ottuagenarie, eh, eh, che vogliono amoreggiare come Giulietta: l’unico modo per impedirglielo è legarle». Nonparlava di lei, dunque? «Ma se persino la più grande ballerina italiana vivente,Carla Fracci, ha dovuto affrontare il problema! E poi la mia eraunaprosopopeadaars retorica: “Quando le attrici vogliono fare Giulietta a 45 anni”. Loro, esse,nonnecessariamente lei, chiaro? ». E ha aggiunto una battuta perfide persino sulla menopausa! Quella la ritratta? «Ancora una volta, che c’entra Sabrina? Nonmiriguardano i suoi fatti personali, mi pare bella e feconda, con lei ho girato una fiction, Gregorio e i miei figli…». È che avete diverse matrici politiche: lei socialista,Sabrina Ds… «Più che matrici, amatriciana… ». Insomma, un equivoco da chiarire, anche con Cattaneo. «No, il fatto è che non c’è tra noi stima professionale: è un reato?Io per tutto il periodo in cui lui èstato allaRaisonostato can-cel-la-to.Nonpossodirlo? Lo dico». Per carità, basta. «Ennò!Capisco se li avessi paragonati, tanto per restare a Shakespeare, ad Antonio e Cleopatra, schiacciati da ragion di stato e potere». Questi paragoni letterari sono a rischio… «Noooo! Perché nemmenointendo accostarli a Troilo e Cressida che alla fine del drammasi lasciano». Ci saranno due personaggi menoproblematici! «Se avessi voluto essere perfido, quello sì, avrei evocato il monologo del Riccardo III in cuiladyAnna,davanti alla bara del marito, dichiara il suo amoreperunaltrouomo,Riccardo. Sarebbe inopportuno. Io, invece, li accosto all’amore più puro e innocente, perché si lamentano?». Insomma, ho capito. È una questione tra voi due. «Separlardi teatroèuncrimine, ci vedremo in tribunale in tre: io, lui e Shakespeare».
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