Luca Telese

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Luca Telese
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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

La storia di Feltri, di Dino Boffo (e della moglie di Ezio Mauro)

di LUCA TELESE

Leggo sulla prima pagina del Giornale che Feltri attacca Dino Boffo direttore di Avvenire, pubblicando una sentenza con l’unico scopo di sputtanarlo: omosessuale e molestatore della moglie del suo amante. Meraviglioso il dispositivo giustificatorio, approntato dell’anziano (per testa, non per età) neo direttore di via Negri. Siccome Avvenire ha attaccato il Cavaliere, noi adesso lo massacriamo, così impara. Sembra di sentire quella canzone in cui Lillo e Greg si fingevano naziskin all’amatriciana e cantavano con il manganello di plastica in mano: “E noi a Gino lo menamo/ lo menamo lo menamo/ pampà…”. A lui – dice Feltri – rovistare nei fatti personali fa schifo. Però è costretto a farlo purtroppo, poverino.

E’ così fragile questa pallida foglia di fico da moralizzatore-inzaccheratore-castigatore, che pare un brutto scherzo. Invece è tutto vero. Ovviamente, avendo rassegnato da pochi giorni le dimissioni da quel giornale, tiro – se non altro per fatto personale – un sospiro di sollievo. Ma sono, ovviamente, solidale con i miei colleghi rimasti ostaggio della linea mettinculista, e dispiaciuti per il fatto che siano costretti a fronteggiare il cattivismo mannaro del nuovo corso “feltrusconiano” (come lo definisce Dagospia), con licenza di uccidere tutti i nemici del capo, a partire da quei pretacci bolscevichi (i prelati di Ratzinger!) e dei loro giornali che si permettono di difendere gli extracomunitari. C’è qualcosa di surreale, negli articoli del giornale in questi giorni: le telescriventi di De Benedetti del 1991, la sentenza di Boffo per un fatto del 2002… Non è l’Almanacco del giorno dopo, insomma, ma un fenomeno nuovo, il primo quotidiano del secolo prima (Aspettiamo trepidanti nuove rivelazioni sul caso Montesi).

Ma c’è di più. In questa estate, ben due direttori di area di centrodestra hanno lasciato i loro posti, sia pure in modo diverso, perché non hanno sposato questa linea disperata, il Muoia-Sansone-ma-tutti-i filistei, il vendetta-tremenda-vendetta il big stick, il grande bastone da abbattere sulle teste del "nemico". Come molti sanno, nelle redazioni di questi giornali e delle testate vicine al centrodestra, circola da mesi un mandato particolare che nessuno, per fortuna, ha ancora voluto (o potuto) portare a termine: quello di colpire Ezio Mauro e la sua attuale compagna. Sarebbe la vendetta finale di Papi, quella che fa il paio con la denuncia presentata dal Cavaliere contro le domande (avete letto bene, "le domande", del quotidiano di piazza Indipendenza). Adesso: per quanto molti antiberlusconiani siano convinti che tutti i giornalisti di destra siano dei prezzolati e dei pennivendoli, non è e non non sarà mai così. Di più: considero una fatto di grande civiltà che molti colleghi – anche molti che sono solidamente su posizioni di centrodestra – non condividano una virgola della campagna occhio-per-occhio di Feltri, perché la considerano aliena ai principi del giornalismo (anche di quello schierato) e sostanzialmente truce. Però attenzione, gli obiettivi originari erano almeno quattro: la Chiesa, l’Opposizione, l’editore progressista e il direttore di piazza Indipendenza. Se nei prossimi giorni non troverete questo articolo sulla moglie di Ezio Mauro sulle pagine del Giornale, dovrete fare un po’ di conto, e capire che se non c’è è per un solo motivo:  perché qualcuno si è rifiutato di scriverlo. Sarebbe molto bello, dopotutto, se l’anziano (di testa, non di anagrafe) cavallerizzo di via Negri, questa, e altre polpette al cianuro, fosse costretto a cucinarsele da solo.

luca@lucatelese.it

P.s. Non avrei mai pensato, un giorno, di trovarmi solidale, sui temi dei diritti dei gay con Dino Boffo e con i Vescovi. E’ una di quelle cose belle che possono accadere nei tempi sbandati.


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217 risposte a “La storia di Feltri, di Dino Boffo (e della moglie di Ezio Mauro)”

  1. Avatar Armando
    Armando

    Voglio essere esplicito. Io guadagno circa 2500-2600 euro al mese. In base a questo dato economico, mi sapresti dire quale deve essere il reddito minimo di una persona affinchè io possa querelarla?

  2. Avatar Andrea
    Andrea

    Ciao! Ti ho conosciuto a Tabloid e dopo aver trovato la tua conduzione fresca, leggera e ironica sono stato a cercare notizie sul tuo conto, e aver letto che scrivi (evi) per Il Giornale di Berlusconi mi aveva sorpreso, positivamente, perchè non immaginavo che da quelle parti, che per la verità non frequento, ci fosse una testa come la tua. Adesso che scrivi per il mio giornale, si perchè io i soldi li ho inviati, ho un motivo di soddisfazione in più sapendo che potrò avere il piacere di leggerti di frequente in quasi esclusiva (^_^) Certo ti ascolto quotidianamente su radiotre, ma da oggi sarai opinionista, uno di quelli che seguirò con attenzione e simpatia. Ciao e benvenuto

  3. Avatar Liam
    Liam

    Abito a Lugano,
    seguo con interesse – antorpologico ormai – le vicende “politiche” italiane… Berlusconi doveva (deve) dare le dimissioni e basta. O almeno fare finta… Poi, se caso, pulito, lindo, in conclamata salute (mentale), potrà ridiscendere in campo e sbaragliare tutti alla luce della Verità Vera – io non sono un ricattabilissimo sporcaccione che ama fare cavalluccio alle minorenni –

    Poi: che il direttore di Avvenire sia o non sia un tipo coerente fra morale pubblica e quella privata, chissenefotte, scoprire un filo di ipocrisia fra i moralisti, capirai che novità, che scandalo, che notizione!!

    Il problema è della destra italiana – Only Silvio, Silvio Forever… Perfortuna che Silvio c’è – minchia, la situazione è tragicomica…. ve lo assicuro, cari amici italioti, dopo Chiasso ci si fa grandi risate sul vs. Premier “cumenda infoiato”…
    Dico io, ma i vecchi fascisti! quelli là, tutti d’un pezzo (come un direttore de L’Avvenire, probabilmente) non si sentono offesi?
    Come possono accettare che alla guida della Cara Patria (e del loro partito) ci stia un Nerone, un Ficaiolo addizionale, uno che l’Italia ci piace prenderla da dietro o fra le tette, alla Spagnola?

    Possibile cazzo, che ‘sto Berlusconi sia così potente da essere Assolutamente necessario?

    A chi? A cosa? Ma chi lo vuole più?
    Ma non ha rotto il cazzo? Dai, ammettiamolo. Sono sicuro che anche Feltri lo odia. Non ne può più.
    Come è possibile una tale concentrazione di poteri ed interessi – in un sistema democratico, basato su un capitalistico liberale (cominciamo a nutrire forti dubbi in merito) – fra le mani del miliardario no.1?

    Il popolo della libertà è a qusto punto davvero la più gran Fuffa politica mondiale.
    Il piddì a confronto è verace.

    Nemmeno Bush era così Fuffa. Nemmeno la Palin.

    Ma forse Berlusconi è avanti, avanti nel fare arretrare la Storia a tempi francamente bui che speravamo superati – e non mi riferisco qui al solito Fascismo, ma a una specie di Monarchia alla Marchese del Grillo.

    Gli italiani nell’intera faccenda non contano più un cazzo, e i giornali sembrano fatti per un uomo solo, per dargli soddisfazione o farlo incazzare, di mattina presto, che pure, il poveretto, fra una doccia e l’altra, è tutta notte che si da alle soddisfazioni.

  4. Avatar max
    max

    Ma la privacy del cav. B. in cosa è diversa da quella di tanta gente messa alla berlina sui suoi giornali patinati e nelle tavole rotonde della sua tv?
    Nessuno gli ha mai fatto notare di non fare agli altri qullo che non vuoi sia fatto a te? o che chi la fà l’aspetti?

  5. Avatar virginia

    Hai fatto una scelta saggia ma non difficile; difficile sarebbe stato farla quando ancora non si era certi del n. degli abbonamenti.
    Non è molto difficile abbandonare un giornalaccio per passare su uno che sai, per i numeri di cui disponi, che è destinato ad avere un grande successo;-)

  6. Avatar Marco

    Caro Telese,
    sarei d’accordo con tutto quello che scrive se non fosse che da mesi alcuni giornali ci stanno propinando mattina e sera il tormentone di Papi, delle “10 domande”, manco fossero i 10 comandamenti, della “povera” Veronica (che in realtà 20 anni fa ha smesso di essere povera per vivere come una regina coi soldi di Papi), portando in palmo di mano come fossero agenti segreti fior di prostitute (il termine è volutamente non volgare).
    Suvvia, adesso non possiamo scandalizzarci per la pubblicità ad un fatto, anche vecchio se vogliamo, ma che qualche dubbio di opportunità lo pone.
    Credo che Boffo farebbe bene a sgombrare il campo da dubbi e perplessità raccontandoci la sua verità e lasciandoci giudicare.
    Lo strumento lo possiede, no? Eppure ha già perso due occasioni: una col comunicato di ieri ed un’altra col giornale di oggi.
    Non vorrà calcare le orme di Silvio che si sottrae alle 10 domande da mesi?
    Oppure, dica chiaro e tondo, sono gay, andavo col marito di un’altra, ma adesso non lo faccio più e smoraleggio su chi voglio.
    Non piace neanche a me questo tipo di giornalismo, ma ad infilare registratori e macchine fotografiche sotto le lenzuola e i vestiti altrui non ha cominciato Berlusconi; altri hanno iniziato il gioco e se adesso si fa duro, dovevano pensarci meglio prima.
    Aggiungo solo che il titolo degli editoriali di Repubblica di oggi “L’aggressione come strategia” e “L’artiglieria pesante del Cavaliere” sono veramente da sballo: secondo me pensano che i loro lettori non abbiano più il cervello, o almeno la memoria, ma quanto è successo negli ultimi mesi non possono averlo completamente dimenticato.
    Marco

  7. Avatar Antonio 2
    Antonio 2

    Marco,. Marco sei peggio di Armando in quanto a pagliuzze…
    Acoltate chi come Liam ci vede chiaro da Chiasso.

  8. Avatar Armando
    Armando

    Sentito, Marco? Diamo ascolto ad Antonio. Domani, io e te si va a far vendemmia di pagliuzze!! Che ne dici?
    Solo che mi sorge un problema: come distinguere le travi dalle pagliuzze. Perchè come avrai capito, per Armando quelle dei suoi amici sono sempre pagliuzze, mentre quelle dei nemici sono sempre travi. Ci sono piduisti e piduisti, mafiosi e mafiosi. E, pechè no, assassini e assassini. Questione di pesi. Capisci cosa intendo? Io francamente no. Pensa non ho ancora capito chi posso querelare e chi no! Anzi non ho ancora capito se la querela è un diritto o una intimidazione. Anche qui, questione di pesi e contrappesi. Insomma, doppipesismo.

    Antonio, sei rimandato a settembre in Coerenza!

    Suvvia, non te la prendere, si fa per dire. Mica mi metto a pesare le pagliuzze…

  9. Avatar paolo

    E’ il solito polverone, messo in atto per nascondere tutto.
    Questa è una verità scomoda, come quella di papi, e delle escort, che ci sono e ci sono state, e hanno frequentato residenze di stato, utilizzando voli di stato. Il moralismo, sta tutto qui, sta nella assoluta inattendibilità di un premier, che copre le sue debolezze con delle bugie propinate ad un pubblico succube, in una trasmissione amica, perchè senza contraddittorio in quanto priva di domande imbarazzanti. La falsa storia del padre di Noemi, autista di Craxi, ne è un fulgido esempio, questo non desta scandalo, e una parte del popolo di destra, quello che tifa e che non ragiona, si accontenta di buttare in una mischia scomposta tutto e tutti, senza verificare nulla.
    L’importante è che tutti risultino variamente colpevoli agli occhi del popolo elettore, una sorta di democrazia dello scandalo, che tuttavia nel momento stesso in cui diviene popolare, cessa di essere scandalosa.
    Le telefonate con Saccà sono anche queste esempio materiale, di una corruzione, che di fatto non ha censori in questo paese, ne critici severi, ma solo un pubblico imbambolato dalle tante parole. Questo perchè in fondo alle parole, non c’è nulla, e lo spettacolo deve essere tanto più chiassoso, quanto più assordante è il silenzio di un vuoto pneumatico, fatto sorrisi di facciata, rassicurazioni sulla crisi, e reclame di un prodotto stravagante di nome Berlusconi. Nulla si è mosso, ad oggi, solo la propaganda incessante e fuorviante, per impedire di scorgere le nudità, certamente scandalose, di chi è stato in grado di mentire su un argomento minore come quello di Noemi, e non credo si farà problemi a rifarlo quando la posta in gioco sarà più alta. In effetti, è anche vero che: “il lupo perde il pelo ma non il vizio”; un vizio antico quello che va coperto oggi, alzando il polverone, sì da impedire di scorgere che il re era da sempre “nudo”.

  10. Avatar Giulio Fauri
    Giulio Fauri

    Bell’articolo di merda, complimenti. Sembri un picciotto che lancia messaggi. Se sai qualcosa dilla, altrimenti taci.
    Credibilità in discesa, caro Luca…

  11. Avatar Federico
    Federico

    Perchè Berlusconi vi spaventa così tanto? Perchè tutto questo abbaiare inconsulto? Ma vi interessa veramente tanto se il Silvio si inzuppa un paio di signorine consenzienti o siete più preoccupati da questioni politiche? Mi sembrate, quelli che attaccano Berlusconi sulla questione “morale”, tanti piccoli cagnetti, lo dico in senso affettuoso non offensivo, che abbaiano istericamente non appena si avvicina un cane più grande che magari vuole solo giocare. Perdonatemi l’esempio, ma non c’è ragionevolezza nelle vostre affermazioni. Ma come, per mesi viene attaccato il Premier su questioni che ancora non hanno costituito nulla di penalmente perseguibile, e nessuno di voi si scandalizza, non appena qualcuno dei “vostri”, inteso come antiberlusconiani in spe, viene smascherato sulla base di un fatto che lo ha costretto a patteggiare, voi, a questo punto un pò in malafede, inorridite e disapprovate? Ma state scherzando o pensate veramente quello che dite? L’unica cosa che traspare dalla parole che leggo è odio, tanto odio, dovreste cercare di capire come mai siete tanto ossessionati da un essere umano. Io sono un “rozzo” leghista, non odio nessuno a prescindere, ma se qualcuno mi odia solo perchè secondo lui non sono degno di vivere mi difendo e difendo i miei simili. Attenti, lo dico a tutti, questo è solo l’inizio, siamo in tanti e tante brave persone, ma siamo stufi degli sfruttatori cattolici e comunisti. I primi vogliono toglierci la libertà di coscienza imponendoci di mortificare la nostra natura, umana, i secondi annichilire il nostro pensiero per assecondare un’ideologia che ha prodotto e produce dove ancora esistono dittature comuniste, povertà e miseria. Io rivendico il diritto di decidere cosa è buono per me e cosa non lo è, non accetto che qualcuno me lo imponga. Se voglio leggere per ore Novella2000 sono affari miei, se voglio leggere la Bibbia e impararla a memoria sono altrettanti affari miei. Se voglio inebetirmi per due giorni a guardare i “Simpson’s” sono affari miei e via discorrendo. Proprio per questo non giudico nessuno per i propri gusti o desideri. Ma se qualcuno mi vuole impedire di farlo sulla base di una propria inadeguatezza esistenziale che non gli permette di vivere serenamente senza guardare quello che fanno gli altri, lo inchiodo. Con affetto, Federico

  12. Avatar Armando
    Armando

    Papillo, ma c’hai più fan club e sostenitori te che Noemi Letizia!!!
    Ti rendi conto, Paolino, che ormai sei diventato un fenomeno! Come Umberto Smaila, come Biscardi, come Pippo Baudo. Come Emilio Fede, Lele Mora, la Ventura, Nilla Pizzi, Edoardo Vianello, Bobby Solo.

    Papillo, continua così che ormai all’ospitata televisiva manca davvero poco!

  13. Avatar Andrea L.
    Andrea L.

    Caro Telese,
    l’attacco di Feltri non mi stupisce affatto: un “destro” cinico, arrogante ed opportunista come il neo direttore de Il Giornale non poteva comportarsi diversamente. Che l’Unto del Signore fosse all’oscuro della “vittoriata” è la barzelletta di fine agosto: forse il padrone non gli ha commissionato direttamente l’articolo ma, sicuramente, ne è venuto a conoscenza ben prima che andasse in stampa. E’ il trito e stomachevole gioco delle parti: tu dici, io nego, lui replica. Si crea una gran polverone, si simula la presa di distanza e poi, con una splendida giravolta, si dichiara che il povero Feltri è stato frainteso e strumentalizzato dalla sinistra e via discorrendo. Uno spettacolo pietoso, al termine del quale il PDL non avrà perso un voto né Il Giornale un lettore, anzi.
    Tuttavia il sig. Boffo, prima di pontificare sulla morale altrui, pensi alla celebre frase della pagliuzza e della trave: dovrebbe conoscerla molto bene, viste le sue illustri frequentazioni. Ma al di là della vita privata del direttore di Avvenire, resta il fatto che il “Libero Bergamasco” non perde occasione per infierire in modo becero sugli avversari, veri o presunti, del suo pigmalione. Insomma, più realista del re. L’effetto finale di tutta questa baraonda sarà quello di far perdere all’Italia un’altra fetta di credibilità (a livello internazionale) e di accrescere i consensi interni per il presidente del Consiglio, ormai novello Putin italico, alla faccia di tutti i suoi alleati anticomunisti!

  14. Avatar InOut
    InOut

    Già..che c’entrano i diritti dei gay? Qui si parla di molestie..di un reato commesso da un tal Boffo direttore di un giornale che ultimamente si è specializzato in morale comparata :da un lato la morale cattolica e dall’altro quella berlusconiana. Molestie caro Luchino..molestie e non di diritto a essere gay (diritto che x me è scontato..essendo io stesso fieramente omosessuale). Ora mi chiedo:può un molestatore (condannato da un tribunale) sodomita puntare il dito sulle presunte pratiche lussuriose (mai provate) di un primo ministro? Certo che può ma deve aspettarsi che la sua vita sia passata al setaccio…deve essere irreprensibile perchè il vero moralista è prima di tutto un moralista di sé stesso. Altrimenti è un bluff. E’ la storiella che Berlusconi è premier mentre Boffo è un comune cittadino non regge: Boffo non è un comune cittadino perché può amplificare bene la sua opinione. Boffo è il direttore del quotidiano dei vescovi italiani(ma non di quellla volpe di Bertone a quanto pare che io reputo persona assai intelligente)..un giornale che per inciso non dovrebbe avere nulla di gaio. Ah..caro Luchino..ti leggo da anni..sei sempre stato un po’ lagnoso ma adesso ti sento lamentoso. Non mi starai diventatondo un cultore della litote….spero..

  15. Avatar Oronzo
    Oronzo

    Ma via, è la storia più bella del mondo! Boffo che per settimane si lancia in attacchi moralistici verso il Berlusca e poi viene scoperto con uno scheletro (maschile) nell’armadio grosso così! Il piffero di montagna che viene per suonare e viene suonato! Questo, e solo questo è il senso di tutta questa storia. Assolutamente godibile, da parte di chiunque abbia onestà intellettuale, indipendentemente da simpatia o meno per Berlusconi.

  16. Avatar DeLeech
    DeLeech

    Almeno la cosa comincia a farsi grottescamente divertente a sto giro.
    Dall’articolo che leggo dal sito de Il GIornale, Gabriele Villa accomuna Gesu Cristo ed il Cavaliere, quali vittime uniche nella storia, di una crocifissione fatta di chiacchiere. L’uno per “certi suoi miracoli” l’altro per delle mignotte per la verità molto disponibili. Ecco da ora Villa diventa il mio maestro dell’analogia.

  17. Avatar Blogger Solitario
    Blogger Solitario

    29/08/2009

    Milan – Inter 0 – 4

    Dopo l’editoriale di Feltri, 4 PAPPINE dall’Inter di Moratti(altro personaggio che meriterebbe la GALERA).

    AVVISO AI MILANISTI:BERLUSCONI PORTA SFIGA!!! SMETTETE DI VOTARLO!!!

  18. Avatar doremind
    doremind

    hahaha il pretucolo ipocrita contro il diavolo in persona.. ma che è Don Camillo e Peppone? vogliono farci credere che un raffreddore è come il cancro..e tutti appresso al furbacchione Feltri, mago nel mischiare le acque, in tutti i sensi. Abbiamo ca…pito da tempo che l’acqua santa poi cosi santa non è, ma voi allora che fate? vi bevete l’acqua sporca di Berlusconi e Feltri? meglio il vino rosso.

  19. Avatar Storci
    Storci

    ma Baffanculo!!!

  20. Avatar Armando
    Armando

    Boffo querela Feltri.

    E’ intimidazione?

  21. Avatar Giovanni
    Giovanni

    Vittorio VELTRI è stato ed è un amico/dipendente di BERLUSCONI e, in maniera inequivocabile, nel bene e nel male, lo ha sempre difeso senza guardare in faccia nessuno.
    Ma questa volta, anche se per vendicare un “AMICO”, ha dato un’ informazione di cronaca assolutamente, a mio modo di vedere, esemplare. Infatti i valori e la responsabilità morale devono essere applicate per tutti gli uomini a 360 gradi (papa e cardinali compresi). E come dice GESU’ CRISTO, unico esempio di correttezza assoluta:
    – CHI E’ SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA. Non aggiungo altro.
    Giovanni RUSSO

  22. Avatar Antonio
    Antonio

    Ma per carità. Feltri avrebbe fatto il suo dovere di giornalista se la notizia l’avesse data all’epoca della sentenza, cioè nel 2002, ma allora se ne è ben guardato. Tirarla fuori soltanto adesso significa solo punire chi aveva, peraltro blandamente, criticato Berlusconi, con un attacco volgare e squadrista. Lo capirebbe anche un bambino, sempre che non sia accecato dall’ideologia berlusconiana.

  23. Avatar Armando
    Armando

    Ciao Antonio. Concordo con te su una cosa. Dissento su un’altra. (Sono schizofrenico? Probabile)

    Concordo: “Feltri avrebbe fatto il suo dovere..etc etc.. Tirarla fuori soltanto adesso significa solo punire”. Aggiungo: significa solo smerdare gratuitamente.

    Dissento: “chi aveva, peraltro blandamente, criticato Berlusconi”. Se mi permetti, criticare il Governo per la politica sull’immigrazione (cosa legittima, se fatta con equilibrio) equiparando l’ultima tragedia di clandestini affogati (con evidente colpa di Malta, peraltro) alla Shoah, mi pare sia il tipico esempio di giornalismo alla Feltri. E gli editoriali sulla vita sessuale di Berlusconi erano su quella falsariga: non erano critiche equilibrate, bensì cercavano solo il clamore.

    Non difendo Feltri, sia chiaro. Dico che in entrambi i direttori hanno dato prova di pessmo giornalismo e di faziosità. Hai letto l’editoriale di oggi su Avvenire a firma di Boffo? Si conclude così: ” Per ora sappi che hai pestato una cacca ciclopica”. Che professionalità!!! Sul giornale dei vescovi, poi.

    Ora Boffo querelerà Feltri. Legittima difesa o intimidazione? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi…

  24. Avatar Antonio
    Antonio

    Caro Armando, personalmente ritengo che la querela sia un diritto sacrosanto quando, ad esempio, un articolo di giornale mette in giro voci palesemente diffamatorie e/o false allo scopo di screditare una persona. Anche perchè, proprio oggi, in un articolo su Repubblica a firma di Giuseppe D’Avanzo ( che puoi trovare sul sito della testata) viene fuori che la cosiddetta informativa che accompagnerebbe la sentenza sia una patacca. Cioè : la sentenza è vera, ma è l’altro documento che è falso: non sarebbe infatti un’informativa che accompagnerebbe la sentenza, in quanto nessuna sentenza è mai accompagnata da documenti del genere, ma si tratta in realtà di un dossier fatto da chissà chi e soprattutto non si sa per conto di chi, fatto poi pervenire e spacciato dal Giornale come documento ufficiale che accompagna la sentenza. Lo stesso Boffo ha raccontato di aver ricevuto una telefonata da Maroni, il quale sostiene che la nè la polizia nè altri organi “attenziona” nessuno, men che meno i “sospetti” di omosessualità. La faccenda si fa inquietante.

    Comunque, sulla questione querela: se la si fa per difendersi da un attacco palesemente diffamatorio che ha come scopo quello di screditarmi, ci sta tutta; se io addirittura querelo delle domande (DOMANDE!!! Ma che vergogna…), o querelo qualunque giornalista che si occupi delle mie vicende, senza dire falsità alcuna, ma solo per il fatto di essersi occupati di me, allora si tratta di intimidazione. La differenza sta tutta qua.

  25. Avatar Armando
    Armando

    Antonio, tu scrivi:
    “se io addirittura querelo delle domande (DOMANDE!!! Ma che vergogna…), o querelo qualunque giornalista che si occupi delle mie vicende, senza dire falsità alcuna, ma solo per il fatto di essersi occupati di me, allora si tratta di intimidazione”.

    Hai ragione, che vergogna. Immagino il discorso valga anche per Di Pietro.

    Ma soprattutto, se querelo un giornalista che non dice falsità, come potrà questo giornalista sentirsi intimidito? Se ha scritto la verità, non avrà nulla di cui temere. E Repubblica non ha certo problemi economici che le impediranno di difendersi, vincendo la causa e facendosi risarcire dal premier. Dire in nel caso di B. la querela è una intimidazione significa dire che il nostro ordinamento giudiziario fornisce ad alcuni cittadini degli strumenti per intimidire altri cittadini. Ma ti pare? Dai, non scherziamo. Il premier sta semplicemente perdendo la testa! LUI CREDE di minacciare con un bastone, in realtà è una persona ridicola che minaccia con una carota!!! La querela non è MAI una forma di intimidazione, ma uno strumento per accertare la verità e tutelare la propria onorabilità!

    Caro Antonio, Berlusconi non è pericoloso, è ridicolo!

  26. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando, Repubblica non avrà problemi economici a difendersi, questo è vero. Ma la querela comporta poi il processo in un tribunale, è a dir poco una seccatura, e comunque comporta spese,dato che gli avvocati bisogna pagarli,anche se poi magari ti risarciscono le spese processuali, oltre a perdite di tempo ; il discorso è ancora più grave se si tratta di singoli giornalisti: ti ricordo che quando Berlusconi fece causa a Travaglio oltre a Luttazzi, Veltri e Freccero per la celeberrima intervista a Satyricon, chiedendo miliardi di danni, la causa si trascinò per 4 o 5 anni, adesso non ricordo bene. Tra l’altro il risarcimento di cui parli è delle spese processuali, e nient’altro. Il giornalista querelato ci rimette tempo, denaro e anche salute a volte, mentre il potente di turno, anche se perde, non avrà certo problemi a pagare qualche migliaio di euro per le spese processuali. Inoltre le spese processuali vengono risarcite solo dopo eventualmente, ma al momento del processo sei tu a pagare . Se sei un semplice cronista e vieni querelato dal Berlusconi di turno sono cazzi amari, specie se la causa si trascina avanti per anni; quindi parlo di intimidazione perchè se un umile cronista viene querelato se si azzarda ad occuparsi di un potente, un altro collega al posto suo ci pensa bene prima di correre gli stessi rischi, specie se lo stipendio non è un granchè e c’è una famiglia da mantenere.

    Berlusconi, per me, è ridicolo e pericoloso allo stesso tempo. Non dimentichiamoci lo sfacelo delle istituzioni dopo la sua comparsa sula scena politica, il progressivo scadimento della cultura della legalità, oltre al degrado della stampa in Italia, che già non era un granchè prima, e adesso è persino peggiorata.

  27. Avatar Antonio 2
    Antonio 2

    Armando è davvero interessante il gergo che usi. parli di nemici. Dici che parlo male dei nemici e sono indulgente con gli amici. Questa purtroppo è la visione della politica e del mondo dopo ventanni di etica berlusconiana. Tutto si riduce ad inter e milan. Ad essere tifosi dei NOSTRI e nemici dei loro. Per mia fortuna non ho amici. Non è mio amico Di Pietro e men che mai il PD. Non mi piace parteggiare per i politici, vorrei poterli giudicare per il loro operato. Ma non è così che va. Non è questo il metro del dibattito che si svolge sui media. La questione Di Pietro come quella Boffo si regge appunto su quello. Occorre dimostrare che chi accusa è peggio dell’accusato così che ogni discussione finisca in cori da stadio. Nella polemica rovente tra tifosi non c’è posto nè per lo scambio, nè per il ragionamento. L’obiettivo è fregare l’avversario “Meglio se con un gol di culo all’ultimo minuto”. Solo che la battaglia che combattiamo non è la nostra battaglia ma un teatrino di pupi per conto terzi…

  28. Avatar Antonio 2
    Antonio 2

    Berlusconi come tutti i dittatori è ridicolo. Di conseguenza è anche pericoloso…

  29. Avatar Armando
    Armando

    @Antonio

    “sfacelo delle istituzioni” “progressivo scadimento della cultura della legalità” “degrado della stampa in Italia”. Antonio, stiamo parlando di Berlusconi, non del Padreterno! Lascia perdere queste analisi pseudo-sociologiche. Di Gad Lerner in Italia ce n’è già uno ed è più che sufficiente, non credi?

    Io ti rinnovo la mia domanda. Se davvero pensi quello che scrivi nella prima parte dell’ultimo post, significa che per te ad alcuni cittadini dovrebbe essere negata la possibilità di difendersi querelando per diffamazione. Tra questi cittadini è incluso Berlusconi. Io vorrei che tu riflettessi bene su quello che ciò comporta. E soprattutto, come già ti dicevo, mi piacerebbe che ti rendessi conto di come questo tuo discorso sia berlusconianamente ineccepibile.

    Insomma, a Berlusconi si dovrebbe negare per legge la possibilità di difendersi querelando chi, secondo lui, lo diffama? Mi spiego ancora meglio: a Berlusconi si dovrebbe negare per legge la possibilità di andare davanti a un giudice il quale decida SULLA BASE DELL’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO ITALIANO se sul cittadino italiano Berlusconi sono state raccontate verità o falsità?

  30. Avatar Armando
    Armando

    Per la cronaca, Di Pietro grazie alle cause intimidatorie intentate verso gli altri ha raggranellato 700mila euro!!! 1 miliardo e 400 milioni. Non la vogliamo spendere una parolina su questo signore?

  31. Avatar piviero
    piviero

    Trovo molto grave che da gran tempo si perseguiti “politicamente” il Presidente del Consiglio sulla base di fatti inerenti la sua moralità, non provati, per cui nessun giudice, finora, ha scritto SB sul registro degli indagati. L opposizione, con questo, ha di fatto, cessato di fare Politica. Altresì, il Governo Berlusconi , ha risolto tanti problemi, quanti, mai un governo della Repubblica, prima e seconda, abbia fatto- Io sono un cattolico, ma mi guardo bene da giudicare – e persino con perfidia – un mio simile di cui si dicono cose che, anzitutto andrebbero provate.Ma neanche se lo fossero non giudicherei!! Quindi mi trovo in profondo disaccordo con la CEI, che, ahimè, somiglia – è mia opinione – sempre piiù a un partito di questo MONDO DI REALTA SECONDARIE che non un consesso in perpetua preghiera affinchè il Cristo lo penetri. Mi stupisce, però, l attacco veemente di vittorio Feltri a Boffo- Feltri è un uomo se non coraggioso, ben determinato! E chiaro che lui ha reagito con eccessiva furia agli attacchi dolorosi, insensati, crudeli che da mesi vengono condotti – sul tema della morale – a UNA SOLA DIREZIONE, ovvero, SB, da opposizione, giornali , commissione episcopale (vedi Avvenire), ma, vorrei sottolineare, se potessi, non dal Santo Padre. Questo è importante per un cattolico che non si è fatto avvelenare da alcun gossip! Perchè? Chiediamocelo! Ho diritto di chiedermi cosa sta accadendo nella Chiesa? Miro io, a vedere una, diciamo, dialettica fra il PAPA e la cei? Da nessuna parte sta scritto, ma penso , pensiero soggettivo, è ovvio, che vi sia molto di più!
    Alcuni vescovi usano termini brutali verso alcuni ministri di un Governo legalmente in carica, che, a mio parere, la cei non usa neppure per un golpista o liberticida.
    (birmania, venezuela (chavez) ecc ecc. Tornando ai due amici Feltri e Boffo, visto che provengono entrambi da una concezione del mondo, comunque distorta, ormai non resta che provare la propria verità, coraggiosamente, anche se cercata con desiderio di vendetta, testimoniando come fossero entrambi dinanzi a Gesù, che tutto perdona, qualunque sia la colpa di cui ci siamo macchiati. Basta chiederlo con umiltà, deponendo, da un lato la protervia e dall altro un vittimismo che a me, sembra più “clericale che cristiano”

  32. Avatar mercuxio
    mercuxio

    Comunque resta il fatto che la cacca più si rimesta e più puzza….
    A nessuno è venuto in mente che con questi giochini iniziati non certo da Feltri il nuovo.vecchio direttore sta ottenendo esattamente quello che era stato chiamato a fare?
    Aumentere il numero delle copie vendute?
    Questo è il mercato bellezza!!!!!
    Saluti festanti a Luca,

  33. Avatar salvatore
    salvatore

    la notizia quale dovrebbe essere scusate?
    boffo gay, condannato per molestie.
    e quindi? quello che voglio dire è che se Il Giornale decide di dare una notizia [tra l’altro non smentita e mi pare non smentibile] personalmente me ne compiaccio… almeno una volta tanto!
    semmai è il sottofondo della notizia che fa schifo! non solo nel metodo [dente per dente come già detto da Telese] ma nel merito!!!
    l’etero: ok
    l’omo: no
    io ho letto questo messaggio… morale e moralizzatore al contrario delle parole di feltri.
    sono indignato.

  34. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando, il paragone con Di Pietro proprio non lo capisco. I soldi raggranellati da Di Pietro sono il giusto risarcimento per una campagna diffamatoria orchestrata dai giornali di Berlusconi per le tangenti mai intascate dall’ex magistrato da Pacini Battaglia, manipolando l’intercettazione in cui Pacini sembrava dicesse che avesse dato soldi a Di Pietro, peccato che avevano tagliato i pezzi in cui poi aggiungeva che non gli aveva dato proprio nulla, tant’è che per evitare il peggio Feltri si scusò con Di Pietro sulle pagine del Giornale nel 1997 e di lì a poco rassegnò le dimissioni dopo tempestose polemiche.

    Qui NESSUNO NEGA A BERLUSCONI LA POSSIBILITA’ DI QUERELARE QUALCUNO. Io ho ben distinto la possibilità di far querela in caso di affermazioni palesemente diffamatorie, o nel caso in cui l’unica colpa è quella di essersi occupata del potente di turno. Se io scrivo ad esempio che Berlusconi ha violentato una minorenne faccio sicuramente della diffamazione ed è giusto che venga querelato e, in seguito condannato. Se io invece vengo querelato semplicemente perchè domando, ad esempio: ” Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo di incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?”, come ha fatto D’Avanzo su Repubblica si è di fronte ad un abuso di potere in quanto si tratta di semplici domande a cui Berlusconi si rifiuta di rispondere; inoltre ha dato molte versioni differenti fra di loro e si è dimostrato come abbia mentito spudoratamente in molte circostanze.

    Per il resto io credo che Berlusconi sia pericoloso per la democrazia, ma non che sia l’origine di tutti i mali perchè, come ha detto efficacemente Santoro, Berlusconi è “una degenerazione del sistema” , cioè il frutto di un sistema già marcio in precedenza.

  35. Avatar Micky
    Micky

    dai commenti che ho letto ho capito solo una cosa che i comunisti non hanno capito ancora nulla della democrazia
    si perchè per loro la democrazia e a senso unico io ti posso smerdare come dice graziano ma tu non poi dire
    niente contro di me altrimenti mi offendo
    per caso vi servono dei fazzolettini per asciugarvi le lacrime perchè non siete nemmeno entrati in parlamento
    allora parlate a vammera su internet ragazzi e ora di crescere

  36. Avatar Francesco
    Francesco

    Una domanda: il giornalista giustizialista D’Avanzo e’ lo stesso che ai tempi del processo a Enzo Tortora era il portavoce ufficiale dei pentiti di camorra
    che accusavano lo stesso Tortora ?
    Tortora fu assolto da tutte le accuse ,poi mori’. I PM che lo accusarono ingiustamente fecero carriera, il giornalista giustizialista D’Avanzo continua
    a fare il censore ,il fustigatore di costumi ,il referente diretto di tutta quella magistratura che vuole eliminare il presidente del consiglio per via giudiziaria
    ,e in subordine per via di comportamenti moralmente “censurabili”.
    Ebbene ,era ora che qualcuno cominciasse a rispondere adeguatamente a tutti quei moralisti a senso unico che frequentano le redazioni di certi
    giornali .

  37. Avatar L'unica verità
    L’unica verità

    Berlusconi è un pezzo di merda ed è la rovina del nostro paese.
    All’estero ridono di noi.
    Noi possiamo anche dire ” e chissene frega” ma, purtroppo, è così.

  38. Avatar Morning
    Morning

    Ma guardate che il Boffo ha molestato una donna…nessuno che si ricordi questo piccolo dettaglio e nessuno che abbia un pensiero x questa povera donna. Tutti con la storia del Boffo omosessuale(si è scomodato persino Heinrich Himmler)..e per inciso a Milano si sa da tanti anni che il Boffo batteva in ambienti omosessuali di marchette. Mica è una novità.

  39. Avatar L'unica Verrità
    L’unica Verrità

    Non ce ne frega niente né delle troiette e del viagra di Berlusconi, nè dell’amante di Veronica Lario, nè degli uomini di Boffo, nè della mafiosità di Feltri.

    Interessa solo ribadire che:
    Berlusconi è un pezzo di merda ed è la rovina del nostro paese.
    All’estero ridono di noi.
    Noi possiamo anche dire ” e chissene frega” ma, purtroppo, è così.

  40. Avatar Sergio
    Sergio

    Luca,
    e se cambiassi thread? Questo sembra la succursale del sito di Travaglio…

  41. Avatar L'unica Verrità
    L’unica Verrità

    Sergio, Luca può cambiare thread ma la situazione non cambia.
    Chi scrive ha, come te, tutti i diritti, di scrivere quello che vuole.
    E, ti assicuro, anche cambiando thread, questo sito continuerà, probabilmente, a sembrare la succursale del sito di Travaglio (chevvordì, poi?).
    Ma dove è il problema?
    Scrivi “something different” e tenta di farlo somigliare al sito di qualcun altro :-)

  42. Avatar paolo

    Non sono solo condotte morali, attenzione, il trucco c’è e si vede. Il Presidente del Consiglio, uomo depositario di segreti possibili, che può avere accesso a molte informazioni riservate, se la spassa con le escort, a dire con le prostitute, partecipa stranamente alle feste di compleanno di diciottenni, di cui si ignorava l’importanza. Io, con tutto il rispetto, non confiderei mai un segreto, peggio ancora se di una certa rilevanza, ad un “puttaniere”, ciò perchè storicamente è stato il metodo più sfruttato dalle intelligence, per ottenere informazioni riservate. C’è, poi, un direttore di giornale, che fino a prova contraria, gestisce solo le proprie opinioni, e lo fa o dovrebbe farlo, solo in base alla propria coerenza personale. Equiparare, dunque, le due figure è errato. Berlusconi fonda e ha fondato il suo consenso politico, sulla vendita di un prodotto, se stesso, e lo ha fatto anche, spacciandosi come uomo irreprensibile, verso un target preciso. Scopriamo, invece, e questa è una verità sostanziale che quel prodotto è “pezzottato”, come dicono nel napoletano. Questa è o no una questione pubblica? La scelta di delegare una persona piuttosto che un’altra a governare lo stato, scelta che compie un qualunque cittadino all’atto di votare, è vincolata o no alla conoscenza della statura morale di chi si candida? E’ legata o no allle bugie che quel candidato gli ha detto? E’ legata o no, alle domande a cui quel candidato dovrebbe fornire una risposta? Questo per inciso, le domande, su Repubblica, sono sciocchezze rispetto a quelle che da ben quindici anni attendono una risposta da parte dell’attuale premier. Ogni ruolo ha la propria importanza, così come i rapporti di forza. Un direttore di giornale, ha delle opinioni che sono opinioni personali, che si possono apprezzare o no, comprando o meno il quotidiano che questo dirige. Il lettore di un giornale non va dal giornalaio, come se andasse a votare, le due funzioni sono differenti, lo stesso lettore se si reca a va a votare, ci va per decidere la persona a cui delagare la gestione della cosa pubblica, e non la lettura di un articolo.
    Siamo invece al paradosso che chi esprime opinioni, e fa quindi il suo mestiere, lo deve fare preoccupandosi, di non fare domande, altrimenti viene querelato. Chi querela è il capo di un dei poteri dello stato, quello esecutivo, potere conferitogli da quegli stessi cittadini a cui dovrebbe rispondere, ma lui non perde il suo prezioso tempo a rispondere all’opinione pubblica, perchè ama sperperarlo in festini privati, fatti nelle residenze di stato, nella sicurezza che i soliti scagnozzi, appositamente prezzolati, gli copriranno le spalle. Di fatto, nei giorni passati, non è stato così. Il re, ripeto, è apparso in tutta la sua imbarazzante nudità, e allora sotto a recuperare la credibilità perduta attraverso il solito polverone del mal comune mezzo gaudio. Poco importa se nella rete di illazioni montata su false informative confidenziali, ci cada il direttore di un giornale, è tutto polverone, e quindi fa comodo, non importa se il metodo è scorretto e deontologicamente aberrante, del resto quel direttore ha avuto l’ardire di tenere una linea editoriale avversa all’esecutivo. Mescolare le carte, dimenticando i formalismi di cui vive un regime democratico, è disonesto e in questa sede anche puerile L’Italia, intanto a dispetto dei soliti polemisti da forum, aspetta che qualcuno metta mano ai suoi problemi, ma un vecchio errore ci ha riservato nel destino solo nani, soubrette, saltimbanchi e cantastorie.

  43. Avatar L'unica Verità
    L’unica Verità

    Beh, “pezzottato”, pur conoscendolo, non lo ricordavo, come termine, ma è assolutamente fantastico e centrato!!!
    Ottimo anche il post.
    Ma, caro paolo, “nun ce vonno sta…”.
    E “noi” (permettimelo), caschiamo nella “loro” rete (o mestatori e i benaltristi, intendo…) di confusione.
    Non dovremmo perdere tempo a polemizzare perchè, come scritto sopra, nun ce vonno stà!.
    Dovremmo domandarci che fare, invece.
    Perchè nè Franceschini, nè Bersani, nè Marino, nè Di Pietro, né Grillo sono una soluzione credibile.
    La soluzione saremmo noi ma come cazzo si fa?

  44. Avatar Markus Antico
    Markus Antico

    Che Boffo, il direttore di Avvenire fosse stato condannato è cosa risaputa dal 2005…date un’occhiata qui, al blog del compagno Mario Adinolfi…

    http://marioadinolfi.ilcannocchiale.it/2005/09/20/pare_che.html

    ovviamente, la cosa era stata tenuta accuratamente segreta dall’informazione di regime…Feltri ha avuto però il merito di aver reso la cosa pubblica, togliendo il coperchio all’ipocrisia dei moralisti.

    http://antikom.myblog.it/

  45. Avatar Graziano
    Graziano

    La soluzione credibile, come la chiama L’unica verità, a mio parere, sarebbe la seguente.
    Un Partito di sinistra non rivoluzionario, che ha capito i tempi nei quali stiamo vivendo ed in grado di comprendere le variazioni alle quali stiamo andando incontro (faccio solo l’esempio eclatante della necessità di una gestione intelligente del fenomeno immigrazione).
    Questo partito non potrebbe essere guidato dagli attuali dirigenti del PD (come può trovare soluzioni chi una parte, e grossa, del problema l’ha creato?) anche se, ovviamente, non sto parlando di rinchiuderli in un gulag; solo non possono prendere le decisioni strategiche.
    Questo partito dovrebbe prendere atto della situazione complessiva di un paese, per certi versi, ormai allo sbando, e dovrebbe “rassegnarsi” a proporre una politica fatta di pochi punti essenziali (una decina, non di più) e accantonare i distinguo che sono sempre stati il male endemico della sinistra (alle ultime elezioni penso che si sia visto il massimo, partitini dello 0, percento!).
    Questi punti, ripeto, non rivoluzionari, dovrebbero, comunque, essere “chiaramente” (prego notare le virgolette) di sinistra.
    Penso che, prima o poi, a questa soluzione si arriverà.
    “Conditio sine qua non” è, sempre a mio parere, che si attivino intelligenze e passioni che, dalla attuale politica, sono sempre stati distanti, e per diverse motivazioni.
    Questo non è, però, più il momento di rifugiarsi nella propria situazione “particolare”, a volte anche gratificante ma, alla fine, individualista.
    Occorre una presa di coscenza della gravità della situazione e un ritorno al sentire comune.
    Let’s “moveon”!

  46. Avatar Graziano
    Graziano

    Coscenza=coscienza, ovvio! (lapsus calami tecnologicus…)

  47. Avatar Armando
    Armando

    Antonio non intendevo quel fatto.
    Intendevo quando Di Pietro minacciò il Giornale di querela perchè gli pose delle DOMANDE sul modo un pò torbido in cui gestiva i soldi del partito e su come avesse fatto a sapere in anticipo dell’inchiesta su Mautone. In teoria non lo poteva sapere in anticipo, a meno che non avesse avuto qualche talpa.

    Vabbè, lasciamo perdere. Te la dò vinta. Non riesco a giocare con i bari. Ciao

  48. Avatar Alfredo

    (il giorno che capirò perchè ogni qualvolta si cerca di articolare discussioni sensate se ne esca un imcebille che si fissa sulle battiture sarò felice. Un suggerimento: correggete gli errori e spediteli a mezzo posta senza intasare le discussioni con il vostro ego, forse ne ricaviamo tutti una boccata d’aria ad occhi e cervello :-)

    Boffo non è un privato cittadino? attenzione a una cosa però: egli ha indubbiamente un ruolo di “potere” in termini di informazione, specie per chi si riconosce nel mondo cattolico, ma non ha alcun ruolo politico, e meno che mai un ruolo politico altrettanto centrale di quello di un Presidente del Consiglio. La differenza direi che salta agli occhi.
    Peraltro questo articolo di Feltri trovo che sia una brutta caduta di stile per un giornalista in genere dotato di una certa rivendicata indipendenza e onestà intellettuale, anche perchè si fa riferimento a concetti come quello della “moralità” e del moralismo poi, associando intepretazioni morali della condotta di Boffo e di quella del signor B. Ma circa il signor B. il problema non è la sua moralità privata ma quella pubblica, o quantomeno l’impatto politico della sua tendenza a infarcire della sua vita personale la cosa pubblica.

  49. Avatar piviero
    piviero

    caro amico luca telese, perchè, ieri sera non pubblicasti il mio commento sul caso feltri/boffo? erano le 17,3o del 30 agosto Io pigiai invia, per un momento rimase on line, poi è sparito.Era un commento educato e, da me, pensato, per non offendere nessuno dei due antagonisti. Tanto meno, questo tuo spazio.Dico: tuo per dire tuo e basta. O dei tuoi amici o, comunque, di quegli avversari che TU ritieni di non temere; gli altri vanno nel gulag della carta straccia, dove nessuno li possa leggere, non è così? Sono un vecchio scrittore dimenticato – 72 anni – ma qualcuno che tu conosci e sicuramente stimi, testimonia per me sul mio valore. Forse, il più grande o uno dei più grandi scrittori del secolo scorso.. ma ormai sono solo un poveretto che chiede sia pubblicato il commento di ieri sera 30 agosto 2009, Ciao, Luca, grazie di cuore.

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