Luca Telese

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Luca Telese
Luca telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

La storia di Feltri, di Dino Boffo (e della moglie di Ezio Mauro)

di LUCA TELESE

Leggo sulla prima pagina del Giornale che Feltri attacca Dino Boffo direttore di Avvenire, pubblicando una sentenza con l’unico scopo di sputtanarlo: omosessuale e molestatore della moglie del suo amante. Meraviglioso il dispositivo giustificatorio, approntato dell’anziano (per testa, non per età) neo direttore di via Negri. Siccome Avvenire ha attaccato il Cavaliere, noi adesso lo massacriamo, così impara. Sembra di sentire quella canzone in cui Lillo e Greg si fingevano naziskin all’amatriciana e cantavano con il manganello di plastica in mano: “E noi a Gino lo menamo/ lo menamo lo menamo/ pampà…”. A lui – dice Feltri – rovistare nei fatti personali fa schifo. Però è costretto a farlo purtroppo, poverino.

E’ così fragile questa pallida foglia di fico da moralizzatore-inzaccheratore-castigatore, che pare un brutto scherzo. Invece è tutto vero. Ovviamente, avendo rassegnato da pochi giorni le dimissioni da quel giornale, tiro – se non altro per fatto personale – un sospiro di sollievo. Ma sono, ovviamente, solidale con i miei colleghi rimasti ostaggio della linea mettinculista, e dispiaciuti per il fatto che siano costretti a fronteggiare il cattivismo mannaro del nuovo corso “feltrusconiano” (come lo definisce Dagospia), con licenza di uccidere tutti i nemici del capo, a partire da quei pretacci bolscevichi (i prelati di Ratzinger!) e dei loro giornali che si permettono di difendere gli extracomunitari. C’è qualcosa di surreale, negli articoli del giornale in questi giorni: le telescriventi di De Benedetti del 1991, la sentenza di Boffo per un fatto del 2002… Non è l’Almanacco del giorno dopo, insomma, ma un fenomeno nuovo, il primo quotidiano del secolo prima (Aspettiamo trepidanti nuove rivelazioni sul caso Montesi).

Ma c’è di più. In questa estate, ben due direttori di area di centrodestra hanno lasciato i loro posti, sia pure in modo diverso, perché non hanno sposato questa linea disperata, il Muoia-Sansone-ma-tutti-i filistei, il vendetta-tremenda-vendetta il big stick, il grande bastone da abbattere sulle teste del "nemico". Come molti sanno, nelle redazioni di questi giornali e delle testate vicine al centrodestra, circola da mesi un mandato particolare che nessuno, per fortuna, ha ancora voluto (o potuto) portare a termine: quello di colpire Ezio Mauro e la sua attuale compagna. Sarebbe la vendetta finale di Papi, quella che fa il paio con la denuncia presentata dal Cavaliere contro le domande (avete letto bene, "le domande", del quotidiano di piazza Indipendenza). Adesso: per quanto molti antiberlusconiani siano convinti che tutti i giornalisti di destra siano dei prezzolati e dei pennivendoli, non è e non non sarà mai così. Di più: considero una fatto di grande civiltà che molti colleghi – anche molti che sono solidamente su posizioni di centrodestra – non condividano una virgola della campagna occhio-per-occhio di Feltri, perché la considerano aliena ai principi del giornalismo (anche di quello schierato) e sostanzialmente truce. Però attenzione, gli obiettivi originari erano almeno quattro: la Chiesa, l’Opposizione, l’editore progressista e il direttore di piazza Indipendenza. Se nei prossimi giorni non troverete questo articolo sulla moglie di Ezio Mauro sulle pagine del Giornale, dovrete fare un po’ di conto, e capire che se non c’è è per un solo motivo:  perché qualcuno si è rifiutato di scriverlo. Sarebbe molto bello, dopotutto, se l’anziano (di testa, non di anagrafe) cavallerizzo di via Negri, questa, e altre polpette al cianuro, fosse costretto a cucinarsele da solo.

luca@lucatelese.it

P.s. Non avrei mai pensato, un giorno, di trovarmi solidale, sui temi dei diritti dei gay con Dino Boffo e con i Vescovi. E’ una di quelle cose belle che possono accadere nei tempi sbandati.


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217 risposte a “La storia di Feltri, di Dino Boffo (e della moglie di Ezio Mauro)”

  1. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando, sarei io il baro?

    Tu avevi scritto questo: ” Per la cronaca, Di Pietro grazie alle cause intimidatorie intentate verso gli altri ha raggranellato 700mila euro!!! 1 miliardo e 400 milioni. Non la vogliamo spendere una parolina su questo signore?”

    Non ti riferivi certo a Mautone o alle minacce di querela al Giornale.

  2. Avatar Se la cantano e se la suonano
    Se la cantano e se la suonano

    piviero, guarda che il tuo messaggio c’è, è delle 16.55 e non c’è stata nessuna censura
    e, comunque, se non fosse quello e ne avessi mandato un altro, rimandalo e vedrai che comparirà
    qui non c’è nessuna censura, non siamo come berlusconi…

  3. Avatar Domandina retorica
    Domandina retorica

    Antonio e Armando, perchè non vi scambiate le mail e la finite di utilizzare questo spazio come se ci foste solo voi due???

  4. Avatar piviero
    piviero

    caro Luca, proprio adesso, ore 16,05 vedo pubblicato il mio commento sul tuo sito. Ti ringrazio, in primo luogo, poi mi scuso per le mie paroline un po risentite. Ma tu hai esperienza e capirai . FORSE DI INFORMATICA NON CI CAPISCO NULLA. 72 docet.Ahimè!

  5. Avatar Rispostina laconica
    Rispostina laconica

    Perchè con i nostri post non ti impediamo di scrivere i tuoi, e non ti impediamo di aderire alla discussione. Non è questa, la libertà. O ci vuoi censurare?

    @Antonio
    Erano due discorsi diversi. I 700 mila euro sono la prova che qualcuno utilizza questo strumento per arricchirsi.
    Le minacce di querela (sinceramente non ricordo se poi le ha anche attuate. Mi pare di sì, ma non ne sono sicurissimo) contro delle DOMANDE rendono Di Pietro IDENTICO a Berlusconi. Per uqesto dico che bari. Perchè dai diverse valutazioni su uno stesso comportamento, a seconda del personaggio per il quale tifi.

    Armando

  6. Avatar Rispostina laconica
    Rispostina laconica

    Mi correggo: non è questa, la libertà?

  7. Avatar Domandina retorica
    Domandina retorica

    No, va benissimo, Armando, liberi tutti.
    Ti favcevo solo notare, con una battuta, che in questo argomento, e questo mio è il post n° 157, i tuoi post sono 30, quasi il 20 %.
    Manco fossi Pazienza, che almeno lui era una moltitudine… :-)

  8. Avatar Antonio
    Antonio

    Armando

    Ma in quale commento ti avrei dato l’impressione di aver usato parametri diversi a seconda della persona implicata? E dove, di grazia, avrei fatto intendere di tifare per Di Pietro (il fatto di citare la faccenda del risarcimento ottenuto non prova certo che io tiferei per Di Pietro)? A meno che tu non mi confonda con Antonio2, che ha aggiunto il 2 proprio per differenziarsi da me.

  9. Avatar Rispostina sardonica
    Rispostina sardonica

    Perdona Antonio, oggi ho fatto confusione, ti ho scambiato davvero per l’Antonio2 di ieri. Ritiro tutto, e anzi ti chiedo scusa per averti fatto perdere anche del tempo a rispondermi. Che pasticcio. Scusa davvero.
    Meglio che mi prenda una pausa, che già ho occupato il 20% dei commenti, contravvenendo a quel principio democratico secondo il quale se alla gente non frega nulla di parlare di certe cose mentre a me preme molto, devo contenermi entro una certa percentuale (che mi verrà sicuramente notificata) di interventi.
    Ciao

  10. Avatar Domandina retorica
    Domandina retorica

    Se ce l’ha fatta Armando ce la può fare anche Silvio.
    Well done, Arma’.
    Ma nun ce lassa’ (stai tra il 6 e l’8 %…)

  11. Avatar Rispostina sardonica
    Rispostina sardonica

    Ok, nun te lasso!
    Ho fatto il calcolo, per assestarmi all’8%, mi farò vivo al post 402.

    Sono o non sono una volpe?

    Scrivete, gente, scrivete!!!

    A presto, baci.

  12. Avatar Domandina retorica
    Domandina retorica

    No, potremmo fare come la regolarizzazione delle colf e delle badanti.
    Paghi il silenzio fino al post n° 190 e rientri partendo da 0…

  13. Avatar frenf
    frenf

    Caro Luca, posso chiederti in che senso sei con la Chiesa nel tema dei diritti gay? Nel senso che sei d’ accordo a negare loro il matrimonio civile ed altre tutele giuridiche ma sei disposto a tollerali nascostamente offrendo loro importanti cariche purchè non manifestino pubblicamente il loro orientamento sessuale? In tempi sbandati è un’ ennesima cosa brutta da leggere.

  14. Avatar bafius
    bafius

    Luca Telese: Quando ho letto il giornale che sputtana Dino Boffo dandogli del gay molestatore perchè ha criticato Papi ho tirato un sospiro di solievo: ho fatto scelte difficli. Ma sagge…

    Ce ne hai messo però per svegliarti! Sembra che finora tu abbia scritto sul Corriere dei Piccoli…

  15. Avatar ile
    ile

    Caro Luca, bello sapere che abbiamo premier puttanieri, mogli di premier che rompono i coglioni sui giornali per le corna che portano e cattolici praticanti che praticano sodoma. Volevo segnalare il caso di mia figlia che, suo malgrado, è stata inchiappettata a sangue dai gabellieri sgunzagliati dal ministro Robin Hood (tax). 1035 sudatissimi euro pagati all’erario per aver lavorato come una deficente da un lavoro precario all’altro, nel 2003. Questi sono gli evasori fiscali che tireranno fuori i soldini per pagare le ridicole social card, date a gente che non ha mai versato un c…, per aiutare le banche in difficoltà (quanti manager hanno pagato qualcosa?) e se avanza qualcosa per finanziare la fondazione “Bettino Craxi”…viva i liberal…di metterlo sempre in quel posto alla povera gente…

  16. Avatar Riccarda
    Riccarda

    Caro Luca,
    sono contenta che tu te ne sia andato dal Giornale. Ti ho seguito a Tetris e, quest’estate, mi hai fatto compagnia con le 750 pagine di “Qualcuno era comunista” e, ad ogni pagina, mi chiedevo come potesse, un giornalista acuto e fondamentalmente libero di pensiero, lavorare a “Il Giornale”. Concordo che anche lì ci siano fior di professionisti, ma mi chiedo come un giornalista, che di solito ha scelto quella professione per poter scrivere i suoi pensieri e relazionare su ciò che accade, anche in base al suo modo di vedere i fatti, la realtà, obbedire agli ordini del padrone.
    Feltri poi, a mio avviso, ha tradito tutti i principi che dovrebbero sorreggere la professionalità del giornalista e mi chiedo come mai l’ordine dei giornalisti non intervenga.
    E’ possibile che, in questo paese, nessuno più colga la differenza fra le azioni di un capo del governo (con le lettere minuscole,sì) e di un libero cittadino ? Davvero qualcuno crede che le accuse a B. vengano da pruderie e moralismo e non invece da un tentativo di salvaguardia delle istituzioni ?
    Ed è possibile che ancora non ci sia una mobilitazione sulla libertà di stampa ? Ma in quale paese un capo del governo denuncia giornali che gli pongono delle domande, scaturite, peraltro, da dichiarazioni sue e dei suoi famigliari, oltre che dall’evidenza dei fatti ?
    Ci sono momenti in cui verrebbe solo voglia di andare a vivere altrove, ma poi la voglia di resistere prevale sempre.

  17. Avatar Graziano
    Graziano

    Non sta a me dare giudizi sui post che arrivano ma ,Riccarda, grazie del tuo.
    Concordo al 100% con il tuo intervento, virgole incluse, anche se delle 750 pagine di “Qualcuno era comunista” ho letto, per ora, solo le prime 100…
    Resistere, resistere, resistere.

  18. Avatar luca telese

    Caro Frenf,
    l’ho già spiegato sopra. Era una BATTUTA…. Non te ne sei accorto?

  19. Avatar luca telese

    Nel senso che, come ha giustamente detto Grillini, l’Avvenire di Boffo tuonava contro i gay, e adesso si trova colpito dall’omofobia

  20. Avatar paolo

    Una sentenza di un tribunale è pubblica, fino a prova contraria, non mi risulta di sentenze private. Il signor feltri, che ha collezionato diverse condanne per diffamazione a mezzo stampa, ha reso pubblica una notizia, pubblica, questo è grande giornalismo, magari potrebbe rendere pubbliche molte sentenze, sempre pubbliche, che riguardano esponenti di destra, in tal caso, credo, che non rimarrebbe a corto di notizie, ma solo di lettori e di editore. Tanto rumore per nulla, qualcuno dirà, ma non è così perchè l’utilizzo di un giornale per condurre una battaglia personale, contro un privato cittadino e le sue eventuali colpe, è non solo ignobile, ma grave perchè di intento intimidatorio. Un direttore di giornale, ha solo il potere delle proprie opinioni, l’Avvenire, organo ufficiale dei vescovi italiani, è un giornale, una delle voci della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, il centro di potere è la Chiesa non il suo giornale, o peggio il direttore di un suo giornale. Quando il signor Boffo, si dimetterà, tornerà ad essere un giornalista con le sue opinioni. Io non credo che questo paese, questo per rispondere a l’unica verità, si meriti una compagine governativa così scadente, dire e sostenere che non ci sia alternativa, credo sia un errore, perchè ci fanno credere che sia così, e anche questo è l’effetto di uno strapotere mediatico. E’ triste e un po’ sospetto sostenere che un paese come il nostro non abbia alternative ad un intrattenitore da crociera, e ad un perito diplomato per corrispondenza alla scuola radio elettra. Le alternative ci sono, ed è importante che a queste alternative si dia il giusto spazio di espressione. Questo è semmai il problema, che il ridanciano cavaliere te lo trovi di fronte allo schermo anche prima del derby Milan- Inter, e non venitemi a dire che la ragione sta nel fatto che è il presidente del Milan, perchè allora il “presidentissimo” lo intervisti anche e soprattutto dopo una sconfitta rovinosa, magari per capire le ragioni di una crisi alla seconda di campionato. Al presidentissimo è bene, tuttavia, non parlare di crisi, l’immagine deve essere vincente, deve apparire come l’unica possibilità di un paese, che per quanto abbia sbagliato in passato, non meritava questa mediocrità fatta regime

  21. Avatar Marco Mandorla
    Marco Mandorla

    Ma chi se ne frega dell’economia che va e non va..del premier giapponese (amico di Prodi?Deve essere uno sfigato)…del meeting….di Barbapapà che sostenne DON Michele SIndona..chi se ne frega del nuovo virus(che poi nuovo non è)…delle frecce tricolori….della CEI, della troika Bertone-Ballestrero-Wells… io sono qui che pagherei oro x sapere chi è quell’uomo di cui Boffo era innamorato a tal punto da molestarn? la moglie (e chi è questa santa donna?). Io pagherei oro puro(senza nichel,ottone,platino in lega) per sapere chi è questo tipo e per sapere soprattutto com’è..se ne valeva la pena..se era un figone masculo o meno. E la manona…cosa dire della Manona.?Quella che x invidia o gelosia ha mandato l’informativa a mezzo episcopato sulle tendenze (molto Veronica ) del nostro sodomita di Onè di Fonte?(a proposito:qui al Piave c’è una spiaggia gaia e ultimamente si parla…….susssurra….si miagola scompostamente sul reticente Boffa):” Io so…non ho indizi..non ho prove…ma so.” Ma nessuno ..proprio nessuno che abbia qualche informativa sulla Manona..sulla santa donna e sul suo maritino bisex?Non ho molto da offrire in cambio ma qualcosa c’è.Sono curioso…MORBOSO!

  22. Avatar Gino Pesca
    Gino Pesca

    Tu sei un pirla. Magari sei anche morboso ma, prima di tutto, un pirla.

  23. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    Sono davvero esterrefatto nel leggere l’articolo del Sig. Telese (Dr.?). Egli sposa, cavalca, fa sua la linea politica-editoriale di tutti, ma proprio tutti coloro che leggono solo in superficie una notizia. Qui bisognrebbe scavare, capire tutte le posizioni ma soprattuto quella di chi (come il sottoscritto) si sente assediato dalla assenza totale di moralità, senso dell’equità e della giustizia. Il Sig. Boffo è dichiaratamente omosessuale, bene nessuno ha a che dire. Ma è anche un pregiudicato e per un reato quantomeno odioso come la molestia ad una donna (oggi definita stalking da una nuovissima legge); è forse un caso di malagiustizia? no, ha patteggiato, ha ammesso.
    Allora mi chiedo come fa una persona del genere a scrivere certe cose, ad avallare la campagna fortemente critica nei confronti del Presidente del Consiglio italiano per comportamenti, certamente censurabili, ma che comunque non sono paragonabili a quanto da egli stesso fatto. Ed i Vescovi, mi chiedo, come fanno a confermare fiducia ad una persona che si è macchiata di un tale crimine?
    Ed il Procuratore di Terni, perchè permetterà la visione pubblica di “solo una parte” del fascicolo di Boffo? perchè se sonbo io o Giuseppe o Michele a commettere un reato il nostro fascicolo è reso pubblico mentre nel caso Boffo no? dov’è la giustizia, che fine ha fatto l’equità.
    Un personaggio pubblico, è pubblico sempre. Perchè dobbiamo avere il diritto di conoscere le frequantazioni sessuali di Berlusconi e Sircana mentre Boffo ed i suoi precedenti penali devono essere mantenuti al “sicuro”. Non che me ne freghi più di tanto. Sinceramente mi fa anche tenerezza. Al suo posto avrei paralato chiaro, dopo di che avrei preso una strada diversa, molto diversa.
    Sono un cattolico particante. Non discrimino nessuno, ma mi chiedo: la Chiesa fa altrettanto? gli omosessuali sono condannati come peccatori, ma in qualche modo accettati. I molestatori? sono peccatori come noi tutti. Ma era prprio necessario conferire la direzione del giornale della Conferenza ad un omosessuale processato per molestie ad una donna, compagna del suo amore omosessuale? è una storia da romanzetto noir degli anni 70, possibile che i Vescovi italiani siano tanto sprovveduti, tanto assenti? O forse hanno voluto dimostrare qualcosa, dire che tutti noi peccatori siamo uguali davanti alla Chiesa, anzi chi è più lontano dagli insegnamenti e tanto più bisognoso di essere tenuto vicino. E allora lo dicano e la smettano di fare poiltica. Ci sta nauseando.
    E visto che ci siamo, ci spieghino con molta cura come mai un molestatore omosessuale è degno di cotanta stima, mentre una divorziato non ha diritto nemmeno a partecipare all’Eucarestia.
    Saluti. Luca

  24. Avatar L'unica Verità
    L’unica Verità

    Ma, insomma, cari partecipanti di destra a questo blog, vi ribadiamo (mi arrogo il diritto di scrivere a nome di molti dei partecipanti) che , a noi, non ce ne frega niente né delle troiette e del viagra di Berlusconi, nè dell’amante di Veronica Lario, nè degli uomini di Boffo, nè della indegnità morale di Feltri.

    A noi Interessa solo ribadire che:
    Berlusconi, e la sua cricca mafiosa, sono la rovina del nostro paese.
    All’estero ridono di noi.
    Voi potete anche dire ” e chissene frega” ma, purtroppo, è così.

  25. Avatar Sergio
    Sergio

    E’ vero: Berlusconi e la sua cricca sono la rovina, certo, ma della sinistra in tutte le sue forme e colori!
    Chiarite una cosa: se non ci fosse l’Usurpatore, quali proposte politiche avrebbe la sinistra per rendere felice e luminoso il nostro futuro? o quanto meno per convincere la maggior parte degli italiani che è in grado di fare una qualsivoglia proposta accattivante? O il suo ruolo è soltanto dire il contrario di quello che propone il governo (anche se magari la stessa proposta era in altri tempi stata avanzata dall sinistra)?

  26. Avatar L'unica Verità
    L’unica Verità

    Sergio, il tuo modo di impostare il ragionamento è sbagliato, a mio parere.
    Qui non si tratta di contrapporre dieci soluzioni di centro destra contro altre dieci di centro sinistra.
    Alcune cose saranno, per forza di cose, abbastanza simili.
    Ma il problema è avere alla guida di un paese un farabutto potente e spregiudicato come Berlusconi (e, ribadisco, non me ne frega un cazzo che vada con le troie, accetterei che mi dicesse sono cazzi miei, ma non tollero che dica che ce l’hanno con lui), che ha reso “mentalmente” schiava, distribuendo posizioni di potere altrimenti per loro irraggiungibili, un’intera classe poltica ed ha annullato l’esistenza di un centro destra serio (cazzo, fra un po Fini diventa il leader del centro sinsitra!)!
    Lui se ne deve andare.
    I suoi schiavi se ne devono andare.
    Questo è il vulnus da rimuovere.
    E, poi, ne parliamo.

  27. Avatar luca telese

    Caro Luca,
    mi spiace che tu sia esterrefatto. Vedi, il nodo è molto semplice. QUell’articolo viene pubblicato ora per un atto di giornalismo vendicativo. La notizia era già stasta scritta da Mario Adinolfi, nel suo blog. Adesso, visto il clima, Feltri, che evidentemente non l’aveva considerata importante la ripesca – a quanto scrive lui! – perchè Boffo va punito. Questo, secondo me, apre un interrogativo su qesto tipo di rappresaglia, su questo uso intimidatorio di un giornale. Tutto qui.

  28. Avatar Graziano
    Graziano

    Un ricordo per una grande donna.

    ADDIO A TERESA STRADA, PRESIDENTE DI EMERGENCY

    E’ morta Teresa Sarti, presidente di Emergency, l’associazione per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo che aveva fondato nel 1994 insieme al marito Gino Strada. Aveva 63 anni e da due anni le era stato diagnosticato un tumore che negli ultimi mesi curava a Torino. Dopo tutte le possibili cure, questa mattina e’ tornata a Milano a casa sua con la figlia Cecilia e il marito Gino, che da dicembre e’ stato ininterrottamente al suo fianco. E’ morta nel pomeriggio intorno alle 16.30.

  29. Avatar Nero come il corvo
    Nero come il corvo

    Berlusconi ha finalmente confessato che i file sonori della D’Addario erano autentici . Tuttavia la voce non era la sua ma quella di un suo intimo amico, erotomane inguaribile, che abitualmente usava il suo telefono. Essendo costui un povero <cristo psicolabile, il premier sinora ha preferito tacere. Anche perché il povero libertino ossessionato da una sola cosa è mancato da tempo e il primo ministro non voleva strumentalizzare il defunto facendo sfoggio della sua grande umanità e del suo spiccato altruismo. Berlusconi è ricco ma anche un uomo generoso.

  30. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    come spesso accade sarà necessario ammettere che tutti ed ognuno sono portati a leggere un evento sulla base di uno stato d’animo nel migliore dei casi, sulla base di preconcetti nel peggiore. Qui tu vedi una intimidazione, allora io ti chiedo di cosa debba essere intimidito uno che non ha avuto paura di farsi portare alla sbarra per una storiella da cronachetta di provincia. Intimidazione per cosa? a non parlare male di Berlusconi, siamo seri. Questo è un paese libero, non mi verrai a raccontare che non tutti possono parlare, che non tutti possono esprimere il loro giudizio.
    Nel nostro caso mi sembra suia evidente come una persona che ha scagliato una o più pietre, non aveva alcun titolo a farlo. Nessuno di noi lo ha, per i giornalisti vale una deroga, è giusto per l’alto fine della divulgazione di una informazione trasparente ed ancora una volta libera. Ma chiedere che siano almeno “puliti”, cristallini o quanto meno fuori dalla stessa melma nella quale vedono annaspare il target dei loro strali è chiedere troppo?
    Io non so niente della notizia scritta da Mario Adinolfi. So solo che conosciuto grazie a questa polemica la montagna di ipocrisia nella quale si è cacciata il CEI mi ha reso un servizio. Che tu mi stai integrando appunto con la notizia del blog.

  31. Avatar Marco Mandorla
    Marco Mandorla

    Ma la Signora di Terni non si fa viva? Su,cara Signora, metta da parte la Sua peritanza e ci faccia conoscere la Sua verità! Le esitazioni timorose in questi casi sono disutili e rovinose!

  32. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    Rispondo a “l’unica verità”. Viaggio molto, sono all’estero ogni mese. Non mi pare proprio ridano di noi per Berlusconi. Non sono un suo elettore come invece tu starai pensando, nè dei suoi accoliti. ma noto spesso con piacere, in particolare in Spagna, Canada e Stati Uniti come egli susciti molta ammirazione, direi invidia bonaria per ciò che è riuscito a fare. E’ tipico infatti di quelle popolazioni e di recente anche degli spagnoli ammirare che ce l’ha fatta, invidiare nel senso di anelare a raggiungere certe posizioni e risultati. Qui da noi no, il personaggio che ha fatto soldi, ha potere, fama e quant’altro è invidiato in modo basso, sterile se non controproducente. Questa è la verità.
    La barzelletta che quando mettiamo il naso fuori dall’Italia ci prendono per i fondelli è buona per il provincialismo di chi la va ancora a raccontare in giro. Chi conosce ambienti internazionali, chi viaggia non solo con la mente, sa come stanno le cose.
    Se vogliamo dirla tutta, quando avevamo Prodi, lì si che c’era da vergognarsi. Non so chi di voi ha avuto il dispiacere di sentirlo parlare in inglese, o vederlo apparire sul mega schermo di un ristorante in Belgio, silenzio, balbettio e risata fragorosa degli avventori. Chi rappresenta il paese ci deve mettere la faccia e non solo.

  33. Avatar L'unica Verità
    L’unica Verità

    Luca, non mi pare abbia un gran senso risponderti.
    Una vecchia massima dice: non parlare mai con uno stupido, la gente potrebbe non accorgersi della differenza.

  34. Avatar Schivalenza
    Schivalenza

    L’unica Pravda. Quando non ci si bastona con slogan ritriti e luoghi comuni(sti), non ha un gran senso rispondere. Meglio risolverla trattando l’altro come un povero stupido. Ah, le vecchie cliniche psichiatriche della grande Unione Sovietica! Lì pronte per quando non aveva molto senso rispondere.
    Non cambieranno mai!

  35. Avatar Graziano
    Graziano

    Da Ezio Mauro, Repubblica di oggi – “La strategia della menzogna”

    Anche se bisognerebbe avere rispetto per la disperazione del Primo Ministro, l’insolenza, la falsità e la faccia tosta di quest’uomo meritano una risposta.
    Partiamo da Carlo De Benedetti, l’editore di “Repubblica”: ha la cittadinanza svizzera, chiesta come ha spiegato per riconoscenza ad un Paese che ha ospitato lui e la sua famiglia durante le leggi razziali, ma non ha mai dismesso la cittadinanza italiana, cioè ha entrambi i passaporti, come gli consentono la legge e le convenzioni tra gli Stati. Soprattutto ha sempre mantenuto la residenza fiscale in Italia, dove paga le tasse. A questo punto e in questo quadro, cosa vuol dire “editore svizzero”? È un’allusione oscura? C’è qualcosa che non va? Si è meno editori se oltre a quello italiano si ha anche un passaporto svizzero? O è addirittura un insulto? Il Capo del governo può spiegare meglio, agli italiani, agli elvetici e già che ci siamo anche ai cittadini di Danzica che lo hanno ascoltato ieri?

    Siamo in presenza di un Capo del governo che ha praticato pubblicamente l’elogio dell’evasione fiscale, e poi si è premurato di darne plasticamente l’esempio più autorevole, con i quasi mille miliardi di lire in fondi neri transitati sul “Group B very discreet della Fininvest”, sottratti naturalmente al fisco con danno per chi paga le tasse regolarmente, con i 21 miliardi a Bettino Craxi per l’approvazione della legge Mammì, con i 91 miliardi trasformati in Cct e destinati a non si sa chi, con le risorse utilizzate poi da Cesare Previti per corrompere i giudici di Roma e conquistare fraudolentemente il controllo della Mondadori. Si potrebbe andare avanti, ma da questi primi esempi il quadro emerge chiaro.

    Il Presidente del Consiglio ha detto dunque ancora una volta il falso… ricostruendo a suo comodo l’estate delle minorenni e delle escort, negando infine di essere malato, come ha rivelato a maggio la moglie. Siamo felici per lui se si sente in forze (“Superman mi fa ridere”). Ma vorremmo chiedergli in conclusione, almeno per oggi: se è così forte, così sicuro, così robusto politicamente, perché non provare a dire almeno per una volta la verità agli italiani, da uno qualunque dei sei canali televisivi che controlla, se possibile con qualche vera domanda e qualche vero giornalista davanti? Perché far colpire con allusioni sessuali a nove colonne privati cittadini inermi come il direttore di “Avvenire”, soltanto perché lo ha criticato? Perché lasciare il dubbio che siano pezzi oscuri di apparati di sicurezza che hanno fabbricato quella velina spacciata falsamente dai suoi giornali per documento paragiudiziario?

  36. Avatar paolo

    Luca Jamoia, è tipico di tutti ammirare chi ce l’ha fatta, come dici tu, con tono da “sopravvissuti”. Il problema è capire come, per non trovarsi ad ammirare ingiustamente un baro. Berlusconi, non ti sarà sfuggito, non essendo tu un suo elettore ma certamente un suo equilibrato critico, non ha mai spiegato al popolo italiano le origini della sua fortuna. Io credo, che le sue leggi ad-personam, gli abbiano evitato di pagare, le sue colpe quelle di avere accresciuto illecitamente i suoi capitali, e magari verrà ammirato anche per questo, forse e magari in Colombia. Qui, non c’è un problema di propaganda, non siamo in campagna elettorale, Berlusconi e le sue incapacità le conosciamo, in quanto malgovernati da molti anni, sappiamo che oltre alla retorica delle sue reclame, non c’è nulla, ma non per modo di dire, non c’è prorpio nulla. La questione è semmai un’altra, qui si discute, se un privato cittadino, debba essere aggredito non solo da un giornale , ma da quello dal presidente del consiglio dei ministri, aggressione giustificata dal fatto di esprimenre una linea editoriale non gradita. Schivalenza, mi dispiace per te e per i tuoi luoghi consueti, ma il nostro paese ha propensioni per dittaure che non siano di colore rosso. Così è la storia, e i suoi ricorsi.

  37. Avatar marcello

    Non entro nella vicenda Boffo, se non per dire che continuiamo a leggere commenti su documenti che non vengono mostrati, ma solo fatti sbirciare, nelle parti che sembrerebbero dimostrare la tesi (o il suo opposto). E’ la abituale e desolante carenza del giornalismo (italiano): l’inattendibilità nel racconto dei fatti. Vuoi per un chiaro interesse di parte (caso Boffo) vuoi per mille altre ragioni. Da quando ho smesso di credere a giornali e televisioni, ho cominciato a capire. Non è una battuta, ma prassi quotidiana, antidoto contro la realtà fantasmagorica che ci viene dai mezzi di informazione. Aggiungo che del caso Boffo non mi interessa nulla. Oggi si dovrebbe parlare di banche, dei loro bilanci (andate a vedere come sono stati valutati i titoli nel bilancio 2008 delle banche), informare i risparmiatori a non perdere i loro (pochi) soldi. Altro che Feltri e Boffo. Si dovrebbe parlare degli aiuti sbandierati e non dati alla piccola impresa, alle famiglie in difficoltà, delle banche (ancora loro) che hanno chiuso i rubinetti nei confronti delle imprese, eppure soldi e aiuti pubblici li hanno avuti. I vari casi Papi, i Boffo, e le altre cento stupidaggini che fanno L’Informazione in Italia non sono altro che diversivi, fumo negli occhi, rispetto a una realtà che andrebbe descritta in ben altro modo. A me ha fatto bene scrivere un romanzo, Disinformatika, che riassume questa idea di irrealtà che viene dall’industria dell’informazione e ne mostra gli effetti concreti nella vita delle persone. Penso a molti farebbe bene leggerlo.

  38. Avatar francesco
    francesco

    aggiungo una cosa:
    è possibile che l’incoerenza fra comportamenti reali e principi sostenuti possa legittimare un linciaggio di queste dimensioni?
    Ammettiamo pure che Boffo che difende la famiglia abbia attentato ad essa perseguitando una moglie, che Boffo, che contrasta l’omosessualità , l’abbia praticata, che Boffo, che incita alla moralità pubblica, si sia reso artefice di condotte immorali.
    Ma è sufficiente questo, è sufficiente l’ipocrisia, per istigare al suicidio una persona?
    Perchè – parliamoci chiaro – situazioni di questo genere, la perdita di dignità, la pubblica derisione, il linciaggio, il fatto che in Italia si parli solo di questo (chi conosceva Boffo prima di questa vicenda?) portano al suicidio.
    E’ un delitto così grave l’ipocrisia? Può essere un peccato che merita la pena di morte?
    Pechè la stampa si presta ad istigazioni al suicidio?
    E mi riferisco anche a tanti articolisti e commentatori del mondo cattolico.
    C’è qualcosa di piu’ anticristiano di non perdonare i peccati degli altri, denigrarli, lapidarli, indurli alla morte civile, senza alcuna pietà e misericordia?
    E non è questione di destra o di sinistra.
    Ricordo il linciaggio di Don Pierino – che neanche è stato condannato, ma solamente indagato dopo le accuse (tutte da dimostrare) di pregiudicati – da parte di Repubblica e di altri giornali si sinistra, perchè “di destra”.Era diventato il demonio sulla terra. E un miracolo che Don Pierino, anziano e con diversi by pass, non ci abbia lasciato le penne. E’ stato costretto per sopravvivere a scappare (e tanti, comunque l’hanno rimproverato perchè si sottraeva al linciaggio italiano e hanno ironizzato sui luoghi frequentati) e a spretarsi.
    Guerra totale sia della sinistra che di alcuni cosiddetti preti progressisti che si sono messi in fila in procura per maramaldeggiare, violare il segreto del confessionale (“si, nel confessionale uno mi ha detto di essere stato molestato”), tentare di accaparrarsi qualche tossico in piu’ con tutto ciò che ne consegue coi compensi delle ASL.
    E’ questa la funzione della Chiesa? E’ questa la funzione della stampa? Ma quanto fa schifo questo paese?

  39. Avatar Graziano
    Graziano

    Da sinistra, francesco, d’accordo con te sul tuo post.

  40. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    L’Unica Verità di nome e difatto. Della serie evviva il confronto.
    Mi hai dato dello stupido, ma ti pedono perchè non sai quello che fai. D’altronde da un poveraccio di spirito, come hai ampiamente dimostrato di essere, da un provincialetto che parla dell’estero senza aver probabilmente varcato la soglia dell’uscio di casa, nessuno in questo blog come altrove può aspettarsi di meglio. Quindi stai tranquillo non c’è pericolo che qualcuno non si accorga della differenza. Non avere il terrore di essere scambiato per me, non c’è pericolo ahitè!
    E visto che ti piacciono tanto le massime, perchè non metti in pratica questa: “meglio stare in silenzio e lasciar pensare agli altri che tu sia uno stupido, piuttosto che parlare e dargliene la certezza”. Sia l’autore che la profondità del messaggio mi pare facciano proprio al caso tuo.

  41. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    Caro Paolo, mi piace precisare. Non ho mai detto che Berlusconi sia uno stinco di santo, nè che abbia raggiunto i suoi targets in maniera pulita. E’ però giusto abbandonare i ragionamenti da educande delle orsoline. Lo ammettiamo o no che per fare qualcosa, qualsiasi cosa, qui come altrove se sia hanno amici ed appoggi questi vengono usati, sfruttati. Chi in modo diretto, chi di sponda, chi spenseriatamente, chi tra mille tormenti. Ma è certo, tutti lo fanno. Ed allora vogliamo andare a scavare per scoprire come Berlusconi abbia pagato, sfruttato appoggi e chissà cosa altro? E’ utile? E che dire di De Benedetti, di Agnelli e di tutti coloro che ce l’hanno fatta? A tutti i livelli caro Paolo, ma proprio tutti. Dovremmo guardarci dentro, allo specchio ed ammettere che è il sistema a dare il voltastomaco, è l’uomo ad essere indegno. Invece di armarci della pietra che pensiamo, piccoli come siamo, possa pulirci dentro e fuori…

  42. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Arrivo a questo sito, e alla lettura dell’articolo del 28 Agosto, attraverso il sito web di Repubblica.
    A volte mi sono trovato in disaccordo con lei e con Giuseppe Cruciani che la ospitava alla “Zanzara”, ma per quanto scritto sopra mi sento in dovere di ringraziarLa. La sua “testimonianza dall’interno” ha il pregio oltretutto di far chiarezza e di mettere a nudo il vero scopo di quest’attacco a freddo ai “dissenzienti” e a chi non intende “normalizzarsi” alla dottrina del Capo (Papi).

  43. Avatar Gianky
    Gianky

    Ma scusate questi Tommy, Gianpaolo etc, sono veri? Ci fanno? Ci sono? Hanno dei seri problemi? Ma come si fa a giustificare quello che ha fatto quel delinquente di Feltri?? Ma vi rendete conto che e’ stata tutta una montatura?? Io vivo all’estero dove tutti e dico tutti sono esterefatti che ancora c’e’e gente in Italia che vota l’innominabile (mi viene da vomitare ogni volta che sento il suo nome). Ma dove vivete? Oramai l”italia e’ veramente popolata da pazzi. Che schifo che fate

  44. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    Facciamo schifo noi italiani in Italia? e tu chi sei per dire questo? uno che ricorda di essere italiano solo quando ha i conati? non sei credibile. Rimani dove sei.

  45. Avatar raguso
    raguso

    personalmente, in genere, leggo Avvenire e Il Giornale (certo con le danze dei direttori di destra ho ballato un po’ fra libero e Il Giornale… ma li considero pressochè una cosa sola)
    Da questo nasce un certo imbarazzo… ma mentre Boffo, mentre fa la morale al grande Silvio (secondo uomo della provvidenza), fa ciò che non potrebbe non fare… (per me berlusconi farebbe benissimo a passare il tempo libero in mezzo a belle donne a fare quel che vuole, ma il giornale dei vescovi una minima difesa della morale cristiana deve pur farla), non si può dire la stessa cosa di Feltri… è garantista se c’è di mezzo la destra, giustizialista e sputtanatore se c’è di mezzo qualcuno di una parte diversa…
    certo io sono della sua parte, ma è obbiettivo meno di emilio fede… e questa rottura di palle ad avvenire, che è il giornale dei cattolici di destra (opposto invece a famiglia cristiana) non l’ho capita… a mio parere Feltri ha agito molto peggio di quello che hanno fatto gli altri giornali con berlusconi (a parte ovviamente Repubblica… se vogliamo definirlo un giornale…)
    comunque continuerò a leggere Avvenire, dirò invece addio a Il Giornale (e libero… tanto sono la stessa cosa)… ormai i giornali di destra non valgono più niente (gli altri, a parte avvenire, non valevano più niente già da un pezzo). Francamente mi sono rotto il xxxxx anche del PDL!!! chiacchiere chiacchiere e niente fatti da troppo tempo.

    Mi spiace per alcune firme, come Veneziani… Luca, da quel che ho capito, passi altrove… anche se non ho capito dove…

    ciao ciao

  46. Avatar baba yaga
    baba yaga

    Vi linko un articolo illuminante di Raul Montanari che forse puo’ far luce nelle testoline di chi crede che un direttore di una testata “frocio” sia la stessa cosa di un presidente del consiglio che si porta le bagascie nei palazzi istituzionali e le fa infilare dentro le liste elettorali se non nei ministeri.

    http://www.nazioneindiana.com/2009/09/03/dopo-il-frocio-aspettiamo-laltro/

  47. Avatar dnairb
    dnairb

    Bravo Luca, hai coraggio. Non è assolutamente facile, ai tempi del nuovo duce, esporsi come hai fatto tu e (pochi!) altri giornalisti ancora degni del loro mestiere.

    Io non sono mai stato di destra, ma riesco ad apprezzare la destra intelligente che, pur nella diversità delle opinioni, rispetta la controparte politica e si sforza di usare i propri neuroni (pochi o tanti che siano), evitando di ripetere solo a pappagallo le parole d’ordine del Capo.

  48. Avatar luigi zoppoli

    Sono davvero colpito dal suo post e francamente non avrei mai voluto leggerlo così come non avrei mai voluto leggere opinioni di tanti suoi colleghi giornalisti. Il motivo è che il suo post e le tante opinioni rendono evidente, palpabile il grado di declino, la ferocia, la distruttività a cui siamo giunti, a cui è stato condotto il paese.
    Non ho mai fatto un mazzo di tutti, neppure dei giornalisti di tante testate legittimamente schierate eppure, mi perdoni, il suo post mi impressiona anche per il suo così netto ed apprezzabile dissociarsi non certo dalle sue convinzioni ma da un modo di svolgere la professione di giornalista.
    Le faccio davvero moltissimi auguri
    luigi zoppoli

  49. Avatar Luca Jamoia
    Luca Jamoia

    Anche tu dnairb (nome) fgrtse (cognome) hai un coraggio da leone a metterci faccia e connotati!

  50. Avatar Astolfi Giovanni
    Astolfi Giovanni

    Sono entrato nel blog dopo aver letto nell’odierna Repubblica l’articolo di Giuseppe D’Avanzo dal titolo “Mandante e utilizzatore” in cui si faceva cenno, tra l’altro, proprio alle sue rivelazioni relativamente alla campagna denigratoria avviata dal Giornale sotto la guida del neo direttore Feltri (chiamato dal D’avanzo Brighella). Sono dell’avviso che quanto da lei affermato (spero sia anche provabile) dovrebbe trovare un’eco ben più ampia per rendere edotta l’opinione pubblica sul comportamento di chi sfrutta i media di sua proprietà, alla faccia del conflitto d’interessi, per bloccare o intimidire quei giornalisti che denunciano apertamente atteggiamenti confliggenti con la dirittura morale che dovrebbe caratterizzare qualsiasi statista degno di questo nome.

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