Luca Telese

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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

La guerra di Piero (Marrazzo)

Siccome non abbiamo appartenenze di partito, ma siamo fatti anche noi di carne e sangue, in redazione ne abbiamo discusso a lungo, fin da quando è scoppiato il caso. Piero Marrazzo era indubitabilmente vittima di un ricatto, ma doveva dimettersi o no? Alcuni di noi (tra cui chi scrive) erano più draconiani: sì, lo deve fare subito. Altri lo erano di meno, soprattutto perché molto preoccupati (giustamente) di una politica combattuta a colpi di dossier, dalla possibilità di scalzare leader eletti a colpi di video e di veleni. Ma ieri (quando dal cilindro degli azzeccagarbugli è saltata fuori la soluzione delle dimissioni che non dimettono, o meglio dell’”autospensione” che serve unicamente a congelare una giunta) i dirigenti del Pd sono riusciti a metterci tutti d’accordo. Una “manfrina”, la definisce Marco Travaglio nel suo editoriale. Come dagli torto? O uno si dimette e se ne va davvero (se ha il fegato per farlo), oppure non si dimette (se ha il fegato per farlo).

La scusa con cui si supera questo banale sillogismo, quella che così la giunta può rimanere in vita, non mi convince: se non altro perché la legge parla chiaro. Al contrario di quanto accade per le elezioni politiche, nelle regioni il presidente viene eletto direttamente. Se cade, tutta la giunta se ne deve andare a casa. Quanti cittadini del Lazio sanno chi diavolo sia Esterino Montino? (Si accettano scommesse). Quanto a Marrazzo, Antonio Padellaro lo aveva scritto in modo molto chiaro nel suo editoriale di ieri: “Resta sacrosanta la tutela della vita privata di un uomo e dei suoi cari. Non però la protezione di un uomo e di una candidatura”. Malgrado tutto quello che è accaduto c’è poco da aggiungere a queste parole, perfettamente misurate.

Ma, ovviamente, il caso Marrazzo ci ha posto altri dubbi che ci piacerebbe girare a voi per sapere cosa ne pensate. Il primo: cosa c’è dietro la solitudine di questi leader, che sembrano trovare gratificazione solo in una vita parallela e in una dimensione sessuale diversa da quella che manifestano in pubblico (a tratti disperata)? In una intervista che pubblichiamo domani Rosy Bindi ci dice che esiste una questione morale anche nel Pd, e che il tempo del maggioritario e degli incarichi monocratici ha sradicato i leader dalla realtà in cui vivevano. Aggiuinge la Bindi che i paracadutati finiscono nel tritacarne della politica e troppo spesso crollano sotto il peso di una professione totalizzante. Che non ci si può improvvisare. E’ sicuramente vero.

Seconda domanda, sempre su Marrazzo e sulla sua battaglia disperata: era proprio necessario perdere una intera giornata a ripetere che era tutta una bufala, dopo che si era già ammesso tutto davanti al magistrato? Dire che il filmino non esisteva dopo aver spiegato il perché e il per come? Inventarsi che gli assegni non erano firmati da lui, dopo aver ammesso di averli pagati agli inquirenti? Stupisce la vista corta di molti politici che (anche a sinistra) preferiscono vivere alla giornata, tenersi sempre e comunque imbullonati fino all’ultimo minuto utile (non ci siamo scordati il mitico Villari). Questo sforzo non impedisce che i destini si compiano, ovviamente. Ma mettono in difficoltà gli elettori che hanno creduto in loro e nel partito che li ha candidati. Quando i riflettori sull’inchiesta si saranno spenti sarà il caso di ripartire da queste, e dalle altre domande per una riflessione più seria senza cui non c’è via di uscita dalla crisi della politica.

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18 risposte a “La guerra di Piero (Marrazzo)”

  1. Avatar alfio
    alfio

    Marrazzo ha perduto la testa, con ogni evidenza, e più di una volta: quando ha accettato di candidarsi sapendo delle sue debolezze, quando ha continuato nelle sue debolezze facendosi anche beccare, quando non ha lasciato appena beccato. Anche perché sapeva che il popolo di sinistra certe cose non le tollera e non le perdona. E non per moralismo bacchettone, ma perché non può parlare a nome dei “lavoratori” (che di questi tempi spesso combattono con la fame) un dirigente che dà migliaia di euro per le sue debolezze. Io credo che lui si sarebe dimesso, ma la politica è politica. Aveva già fatto tanti danni, gli avranno chiesto di non fare quello di riconsegnare la regione Lazio all’ultracorrotto e ultracorruttore Berlusconi. Che nel caso non c’entra, forse, se non per far dire che lui è davvero come tanti italiani, ma il potere che disonora non lo lascia: né dimettetndosi, né autosospendendosi.

  2. Avatar Marco B.
    Marco B.

    Salsicciotto(dell’informazione preconfezzionata – del Piddì),

    davvero in che mondo viviamo TUTTI noi?! Concordo con tuo giudizio(politico)sul personaggio pubblico Marrazzo. Le DIMISSIONI(e NON la sospensione dagli incarichi)dovrebbero essere(perchè così è nella democrazie liberali compiute)la REGOLA se il politico(o il personaggio pubblico che ricopre ruoli istituzionali, ANCHE se elettivi)si macchia di menzogna, occultamento o falsificazione della VERITA’ sui FATTI, poichè questa pruriginosa vicenda non si basa sulla predica o morale ai costumi privati di una persona(privato cittadino)ma si stà parlando di uno che ricattato – è EVIDENTE – ha preferito PAGARE i ricattatori e sottacere la VERITA’ pur di salvaguardare la propria immagine istituzionale e personale piuttosto che andare davanti a un magistrato e/o TUTTI i MEDIA UNIFICATI e UNIFORMATI – cosa NON insolita ai VIPs e personaggi pubblici di rilievo nazionale ed internazionale – e DENUNCIARE i suoi ricattatori!! E NON è cosa di poco conto se si è stati ELETTI con un PROGRAMMA POLITICO basato sulla TRASPARENZA e ONESTA’ nei confronti degli ELETTORI. CHI potrebbe ancora credergli ADESSO qualora prendesse una decisione in merito alla Sanità o di Ordine Pubblico o semplicemente si limitasse a redare il BILANCIO regionale?!
    CHI è personaggio PUBBLICO o CARICA ELETTIVA a MIO avviso PERDE OGNI DIRITTO alla PRIVACY(lo sà PRIMA di CANDIDARSI)e ha il DOVERE MORALE e PROFESSIONALE di RISPONDERE del SUO OPERATO(pubblico e privato)davanti ai SUOI GIUDICI .. gli ELETTORI … PUNTO!!
    Adesso che si è “sospeso” in attesa di DIMETTERSI(decisone che dovrebbe essere IMMEDIATA e DEFINITIVA … NON concordata col partito a seconda delle CONVENIENZE POLITICHE)per me è ANCORA un personaggio del quale(se prima lo fossi stato)ho perso la stima ed il rispetto!
    Speriamo che il caso Marrazzo(che ricordiamolo ha STORIA lunga nelle democrazie liberali come la nostra, dai Presidenti Amerikani fino ai giorni nostri più recenti e riportati da TUTTI i giornali e media)sia di ESEMPIO e di MONITO anche per gli ALTRI volti NOTI della POLITICA e delle ISTITUZIONI .. a partire dal presidente della regione Campania fino ad arrivare al presidente del consiglio dei ministri .. si facessero da parte una volta per TUTTE!!

  3. Avatar Demmini
    Demmini

    Caro Telese, noto che mi hai criticato sul blog di Antefatto.
    Questo è il mio post:

    Premettiamo subito una cosa, a scanso di equivoci: il problema morale non è che Marrazzo sia un frequentatore di trans (nè che Berlusconi abbia veicolato a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa interi flussi migratori di zozze, veline, mignotte e lesbiche), anzi, la cosa lo rende sinceramente simpatico.
    Un uomo di potere che si incula i trans in fondo è anche consolatorio, significa che l’uomo perfetto non esiste e per fortuna che non esiste, per fortuna insomma che ognuno ha i suoi difetti. E se a qualcuno piacciono i trans, non c’è nulla di male.
    Le questioni sono altre.
    1) La prima è il contesto. Scrive Repubblica che Marrazzo, senza precauzione alcuna, passava per le zone dei trans e questi, appena lo vedevano, mostravano le tette finte sperando che il Governatore (che pagava bene) le scegliesse come complici di una notte di amore e passione.
    Un presidente di Regione come Marrazzo ha il peso di un ministro che conta. E’ un esponente di altissmo livello delle istituzioni.
    Immaginatevelo a rimocrchiarebattone di strada, come nulla fosse, incurante del fatto di essere scoperto: evidentemente Marrazzo, in
    quanto potente, si sentiva circondato da una coltre di impunità. E’ la sua spregiudicatezza a rivelare un contesto marcio.

    2) Sempre a proposito di contesto sociale, e forse c’è una relazione con il punto 1), emerge la sicumera con la quale un gruppo di Carabinieri controllava la zona con metodi, sostengono i pm, illegali ed estorsivi. Repubblica scrive di connivenze con spacciatori, lasciati liberi di spacciare cocaina a domicilio presso i trans, in cambio di informazioni che permettesse ai carabinieri “mele marce” di ricattare il cliente di turno.
    Carabinieri talmente spregiudicati e sicuri di sè da poter ricattare un politico come Marrazzo passando per droga, puttane, travestiti brasilani.
    Ma questa è roba da Gotham City, è roba da fumetto, non da paese civile. Ed è uno dei sintomi che le regole sono saltate.

    3) Marrazzo ha mentito. Certo, non è facile ammettere oubblicamente di farsi inculare da un trans, ma considerato che sai benissimo che si verrà a sapere, se menti sei un imbecille. Un imbecille senza se e senza ma. Solo un imbecille totale non giocherebbe l’ultima carta: quello di ammettere di essere attratto dai trans, e chiusa lì. Se avesse detto la verità, il discorso si sarebbe spostato sui vizi sessuali, che in fondo sono tollerati. Ma la menzogna palese presso le alte istituzioni non puo’ e non deve essere tollerata.

    4) serve un minimo di coerenza tra quello che si è e quello che si dice di essere. Se Nichi Vendola fosse stato scoperto in privato nudo con un uomo, nessuno si sarebbe mai scandalizzato, nessun giornale avrebbe pubblicato alcuna notizia perché non ci sarebbe stata notizia.

    5) Inutile aggiungere che la ricattabilità di un uomo politico è inaccettabile. E che l’utilizzo di auto blu per andare a troie non è solo moralmente schifoso, ma potrebbe configurarsi il reato di peculato.

    —–

    Gentilmente, Telese, mi spiegheresti su cosa non sei d’accordo?

  4. Avatar NostraDannus

    A destra M’arrazzo e a sinistra Marrazzo, ma pare corra una sola voce tra gli ELETTI, sempre la stessa: “Ma al comune metto Claudio”. C’è sempre qualcuno che lo mette in quel posto… a tutti!

  5. Avatar Marco
    Marco

    Siamo storditi, frastornati, senza parole. Aggi molti di noi sono andati a votare solo perchè se finisce anche la speranza che qualcosa possa cambiare, allora crolla tutto, anche dal punto di vista personale.
    Certo che il potere produce negli uomini qualcosa che è difficile comprendere.
    Che sia Berlusconi o Marrazzo la domanda è: perchè la sera non hanno voglia di tornare a casa dalla moglie (o anche di un compagno) come altri milioni di italiani ma hanno bisogno di altro, di violare la morale comune, e in qualche caso la legge ?
    Purtroppo la risposta è semplice perchè in realtà anche altri milioni di italiani ogni sera vanno a trans e mignotte. Quindi penso che in definitiva non sia il potere la causa di quello che sta accadendo, ma una degenarazione dei costumi della nostra società, uno scadimento culturale e morale senza precedenti recenti nella storia.
    Forse solo la caduta dell’Impero Romano può essere preso come esempio, e dopo la lenta caduta che durò qualche centinaio di anni ci fu un periodo buio e prolungato, il medioevo.
    E’ questo che ci attende, ma penso che tutto si svolgerà molto più velocemente, in pochi anni. La speranza è in un’altrettanto veloce reazione della parte “buona” delle società, o almeno della parte migliore della società. Questo per continuare a sperare.

  6. Avatar manolo

    I politici vivono in un mondo altro, lontano dalla realtà dei comuni mortali. Da sempre. Mi permetto di dire che non mi sembra questo il punto. Oggi sembra abbia terribilmente ragione Concita De Gregorio e “L’Unità”, che dopo il caso Boffo, chiesero: “Chi sarà il prossimo ?” Dossier, veline, e carabinieri che dal carcere invitano a cercare “più in alto”.
    Alla sua seconda domanda, più che lecita, Marrazzo ha cercato di rispondere oggi su Repubblica: patto d’onore non rispettato da qualcuno.
    Una storia triste di un paese sempre più brutto.

  7. Avatar Roberta da Sydney
    Roberta da Sydney

    Caro Luca, certo che marrazzo avrebbe dovuto dimettersi, ma dopo che si fosse dimesso berlusconi.
    I pubblici rappresentanti del popolo non possono avere privacy, ne` a sinistra, ne` tantomeno a destra, dal momento che rivestono le cariche governative dello Stato, perche` sono loro che vogliono essere pubblici e fanno salti mortali per farsi pubblicita`. Quindi non possono regolarsi secondo il loro comodo.
    Probabilmente il complotto c’e` anche stato, ma marrazzo si e` consegnato mani e piedi legati e ha fornito pure l’arma carica.
    I suoi gusti sessuali non ci riguardano, ma la sua ricattibilita` si`, esattamente come ci riguarda la ricattabilita` del corruttore di Arcore.
    Per il momento marrazzo si e` comportato molto meglio dell’unto autosospendendosi e dalla carica e dalle retribuzioni, ma tanto a destra da quell’orecchio non ci sentono.
    Ciao.

  8. Avatar cricri13
    cricri13

    concordo con tutto ciò che dice Roberta da Sidney ….quando si è candidato sapeva che una cosa del genere prima o poi sarebbe venuta allo scoperto perciò dichiararsi per quello che si è! In ogni caso mille volte peggio Berlusconi…che non si dimette, va in chiesa e va in piazza per il family day. A proposito dov’è finito in questi giorni che non si fa sentire finita la tempesta di neve che lo tratteneva dall’amico Putin possibile che non avesse abbia strale da lanciare sui comunisti senza morale?

  9. Avatar Paola
    Paola

    Io credo che il problema più grande sia che occorra veramente tornare a far “POLITICA” con la P maiuscola, non si può più sopportare di vedere in prima pagina delle notizie “politiche” gli scandali, più o meno costruiti per distruggere l’avversario, al posto di un dibattito politico serio , anche duro, che affronti i veri problemi che abbiamo come Paese.
    Non me ne importa niente di cosa fa un politico nella sua vita privata (salvo aberrazioni che riguardino i minori e le violenze) , al massimo gli può andare o meno la mia comprensione umana alle debolezze che ognuno ha, ma mi interessa sapere cosa vuole fare per la comunità che lo ha eletto : è quello il campo di confronto! Forse ragionando così verrebbe meno anche il problema “ricattabilità” , non ci sarebbe mercato …..

  10. Avatar Giuseppe
    Giuseppe

    Per farla breve: si tratta di distinguere ciò che è reato da ciò che non è reato; posto che non è reato che una persona vada a letto con un’altra persona tanto non dovrebbe essere oggetto di ricatto in una Società di eguali e preparata; nel caso contrario la Repubblica ha lavorato poco nel rimuovere gli ostacoli relativi all’eguaglianza e alla tolleranza; ometto di citare i possibili principi costituzionali e quelli affermati dal diritto internazionale.

  11. Avatar mercuxio
    mercuxio

    l’ipocrisia dei compagni è nota ed ormai è inutile anche discuterne,mi spiace solo che Marrazzo non si sia dimesso come avrebbe dovuto senza se e senza ma…
    Il Pd si sa ha anche meno pudore di Berlusconi….Bassolino è plurindagato e sta ancora li,L’oiero,uguale….abbiamo una banca non ne parliamo….
    Pur di non perdere POTERE ,perchè una regione come il Lazio vuol dire solo potere…..

  12. Avatar libere terre
    libere terre

    concordo con quanto detto da Roberta da Sidney, Berlusconi prenda esempio (mi scuso per l’idiosincrasia di tale assunto) da Marrazzo e quanto meno si autosospenda (!!!!!) Non concordo affatto con la sparata di Veneziani (letta non ricordo dove) che preferisce gli uomini che vanno a puttane piuttosto che a trans (ci sarebbe da scrivere moltissimo su questa distinzione, per il maschilismo e per ben altro che emerge). C’è però una differenza che va sempre sottolineata: Marrazzo, i suoi amici trans non li portava in parlamento o non gli faceva fare carriera nei vari posti di lavoro (qualcuno dirà bello sforzo, per l’”impresentabilità” degli stessi, ma tant’è). Le amiche (chiamiamole così) del signor presidente hanno tolto, tolgono e continueranno a togliere posti di lavoro a tante altre donne che non accettano tali sistemi. E, credetemi, simbolicamente, ne basta una che prenda il posto ad un’altra che correttamente fa il suo lavoro per diventare un precedente pericolossimo per tutte le donne. Questo è uno dei punti nevralgici di un sistema ormai neanche più da basso impero. Spero solo che da questo pozzo nero si possa risalire…….

  13. Avatar rosaria
    rosaria

    nn voglio giudicare le tendenze sessuali di marrazzo, nè voglio voglio condannarle. ma quello che più mi rode è una domanda al quale nn so rispondere: è possibile che una tendenza sessuale maschile sia così forte da dimenticare un ruolo istituzionale quale presidenza di una regione così importante ? questa, secondo me è malattia

  14. Avatar sandra
    sandra

    PERCHE’ NESSUNO PENSA A QUELLE TRE POVERE FIGLIE E A SUA MOGLIE, SPEGNIAMO I RIFLETTORI PER FAVORE IN LORO RIPSETTO. SARA’ LA GIUSTIZIA A DIRE COSA E’ GIUSTO.

  15. Avatar Ivo Serenthà

    In riferimento all’articolo su antefatto

    Oltre l’interessante analisi di Telese,che per altro condivido,c’è da domandarsi come quattro carabinieri si siano esposti in questo modo,chiedendo soldi e favori,il loro comportamento così sicuro e disinibito è quanto meno sospetto,è molto probabile che avessero coperture d’un certo valore,si sentivano in una botte di ferro,la quale putroppo s’è messa a rotolare…

    Indubbiamente Marrazzo più che incomprensibile,era un uomo politico assolutamente ricattabile,lo scandalo tenuto nascosto con la pacca sulle spalle del divino,lascia intendere com’era diventato molto interessante.

    In ultima analisi,figuriamoci se un gossipparo come Signorini si tiene un colpo in canna,evidentemente è stato un gioco di squadra.

    Sempre più America latina dei bei tempi!!!

  16. Avatar Monica66
    Monica66

    Marrazzo si è comportato come un bambino. Ha mentito sapendo di mentire, sperando che al suo risveglio tutto si sarebbe rivelato come un brutto sogno. Era nel panico più totale ed è per questa mancanza di razionalità in un momento per lui grave che avrebbe dovuto dimettersi subito. Ma se fosse stato razionale non si sarebbe fatto ricattare e avrebbe preferito essere lui stesso a informare la propria famiglia e il proprio elettorato del tentativo di ricatto. Invece ha cercato di arginare lo scandalo con penose smentite, fino a quando è stato travolto dagli eventi, dimostrandosi un politico inaffidabile. Cosa avrebbe fatto se anzichè chiedere soldi gli avesero chiesto altre cose in cambio, magari di natura politica o, peggio, di natura delinquenziale? Non giudico i suoi gusti sessuali, quelli sono affari suoi. Giudico il politico che, accettando di essere ricattato, ha danneggiato se stesso e chi si è fidato di lui gettando delle gravi ombre sul proprio operato alla guida della regione Lazio.

  17. Avatar Lory
    Lory

    La solitudine in cui vivono gli uomini politici è generata dall’ onnipotenza (ovviamente illusoria) data dal potere stesso; fondono le loro relazioni pubbliche e private su dimaniche di autocelebrazione e di conferma della loro onnipotenza, nel loro vissuto relazionale c’è la perdità di reciprocità e autenticità …vivono in un delirio narcisistico che via via pervade tutti gli aspetti della loro esistenza….e inevitabilmente li porta lontani dalla percezione della realtà.

  18. Avatar Nando
    Nando

    E’la solita vecchia storia:il potere da alla testa e gli uomini piccoli (ominicchi) pensano di fare tutto quello che vogliono……………Ma nella vicenda Marrazzo vorrei capire se lo scandalo è avere pubblicizzato le sue già note tendenze sessuali o aver pagato i cari caruba per non vedersi “sputtanato” sui media come è poi avvenuto.
    Sarebbe interessante frugare nella vita privata dei nostri grandi politici: ne scopriremmo delle belle (e la storia già denunciata dalle reti mediaset sui parlamentari cocainomani che fine ha fatto???). Marrazzo può tornare tranquillamente a fare il suo mestiere di giornalista televiso dove avrà successo e solidarietà………….

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