Spiace ammetterlo: tra i motivi per cui la destra vince c’è anche il fatto che la leggendaria “sinistra radical chic” purtroppo esiste davvero, con tutta la sua straordinaria capacità di apparire doppiopesista e fatua. Metti che a “Ballarò” Flavia Perina faccia un accenno (sacrosanto) alla ridicola performance elettorale di Renzo Bossi detto “la trota” (quello che non è mai andato più giù di Roma perchè ha paura dell’Africa nera, che tifa contro L’Italia ed è stato bocciato tre volte anche se nega). Metti che al suo fianco Roberto Cota, insorga: “Come ti permetti!?”. La Perina molla: “Lasciamo perdere…”. Metti che Luca Sofri, entri nel match spavaldo: “Se posso rilevare la battuta lo faccio!”. Eroico. Metti che nemmeno Cota lasci cadere: “Che dite? Si è preso i suoi voti! E’ stato eletto!”. Sofri grugnisce. Cota riparte: “Vogliamo parlare di figli e padri? Se vuole, mi ci metto!”. Allora pure Sofri molla: “No, Cota ha ragione… l’equivoco… non ne dubito… Non ci si metta!!”. Forse Sofrino si è accorto solo allora di essere pure lui “figlio di”? Caspita. O che il duello meritocratico con Renzo non convenisse? Forse l‘ha intimidito la grinta di Cota? Chissà. Forse anche Sofri ha la sua Trota.
di Luca Telese
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