Carissimo Luca Telese, vorrei invitarti a ripensare la tua partecipazione alla zanzara, funzionale solo ad accrescere l'audience di Cruciani, un qualunquista perfettamente organico alla macchina mediatica del berlusconismo più becero. Hai bisogno di farti sentire dal pubblico dellla zanzara? Non penso proprio. Sei un ottimo giornalista, ma fai come Travaglio, non ti prestare a reggere il moccolo. Lascia perdere le cose sporche e subdole come la zanzara! CIAO
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metterò la tua lettera e questa breve replica sul mio blog. Rispondo a te per rispondere a tutti quelli che mi scrivono cose di questo tipo (e, in una logica speculare, fanno altrettanto "da destra", con Giuseppe). Perdonami ma non sono per nulla d'accordo con quello che dici: non solo non credo di essere "funzionale" ad un ipotetico "Grande fratello" di destra che sarebbe la Zanzara. Non solo non pretendo mai di essere "puro" o nel "giusto", e appena arriva qualcuno che mi parla di un cattivo, mi viene voglia di indagare quel clichè e romperlo..
Non mi sento "ospite" del programma, ma parte integrante di quel programma. Lo spirito della Zanzara corrisponde alla mia idea del dibattito: guerreggiato, vivo, politicamente scorretto, controversiale purchè libero. Sono – è quasi banale – per la contaminazione, per il confronto, per il dialogo fra le diversità che collidono facendo scintille. Io e Giuseppe siamo come il bianco e nero, due facce della stessa medaglia. Perché ci unisce un minimo comune denominatore forte, che è la professionalità, il piacere di andare a scovare le storie. Ieri eravamo in diretta a fare le pulci alla parentopoli del consiglio regionale piemontese. Pensi che ce ne freghi qualcosa, a lui o a me, di che partito sono quei tristissimi trafficanti di paghette? Li mettiamo sotto la lente di ingrandimento perché sono un frammento dell'Italia nonnista che uccide il merito e la competizione. La consigliera che ieri diceva: "Non ho trovato nulla di meglio di mia figlia", non si rende nemmeno conto della bestialità che dice. E' come se un cadavere firmasse il suo certificato di morte. Perché questi politici mediocri sono morti, e non si rendono nemmeno conto di esserlo, senza bisogno di scomodare Ariosto. Se io e Giuseppe abbiamo idee diverse su Berlusconi, siamo perfettamente d'accordo nell'andare a sparare con il bazooka sulll'Italia del privilegio. Chi ci ascolta sente entrambe le campane. Pensa. E giudica con la sua testa – ttZzz, tizzz – il mestiere della Zanzara è questo.
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