Volgarità
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147 risposte a “Volgarità”
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Se ognuno è prima di tutto le parole che adopera, le azioni che compie, i modi e i mezzi che adotta, perchè arrabbiarsi tanto da un parte e dall’altra se non rivelando a se stessi questa elementare verità ? E’ vero, non c’è nulla di così sacro da non poter essere oggetto di sarcasmo o di satira: così come non c’è affermazione o presa di posizione o decisione che non presti il fianco a qualche critica o diversa opinione; ma anche una provocazione, in generale, che non raggiunge il suo scopo, ammesso che lo abbia davvero dichiarato e che sia pronto poi a difenderlo – perchè qui è richiesta la sua onestà professionale – , si deve interrogare a sua volta della sua efficacia, ognuno si deve interrogare su ciò che compie e sul perchè… Oppure siccome tutto è mercato, è lecito trarre vantaggio da ciò che capita o dove meglio si colgono le occasioni da una parte o dall’altra (non c’è giornalismo “neutro”); ed allora si ha che fare con i professionisti della provocazione i quali però non possono pensare di esser loro gli attori del cambiamento del mondo: mentre invece ci sarà pur qualcosa in cui ci si sporchi nel senso buono del termine, personalmente in qualche opera costruttiva o propositiva, di quellle che per natura, non appena viene presentata, manifesti i suoi limiti, i punti deboli ecc.. Che poi si voglia pensare che quella pubblicità iniziale contenga delle incongruenze, o che interpreti male l’intenzione, può anche darsi, ma anche qui ci dovremmo chiedere: siamo sicuri che quel messaggio non sia stato sufficiente o non sia stato capito da parte di chi era il destinatario ? non vale più il principio che alla fin fine qualsiasi pubblicità (ammesso che nella fattispecie si possa parlare di pubblcità) in qualche modo funziona sempre tanto che, in molti casi, essa viene ricordata proprio per la sua incongruità ? E’ davvero un problema politico ? Con affetto.
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Sento, come molti ahimè, di provare una rabbia infinita per questa idea di sinistra. Per questa idea di partito di sinistra. Essere un pò sporchi di cacca di fronte e fissare immobili il letamaio istituzionalizzato e governativo non significa fare opposizione: significa vivere di rendita di posizione. E non si puzza meno per questo. Il PD fa effettivamente cagare, indipendentemente dalla presenza o meno di molte e lodevoli energie che, sempre ahimè, non ne costituiscono i vertici. E il PD è un partito verticista, ingessato nel suo ruolo di eterna alternativa obbligatoria. E io sono francamente stufo di questo ricatto. Le/la volgarità sta altrove. Il resto sono pippe di cui nessuno sente il bisogno.
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Vedi Stefano,
é davvero un bel dibattito. Benigli quando dice “topa” o “fregna” o “sentrapapere” (nel suo famoso monologo genitale) é volgare? Secondo me no. É il contesto, direbbe sciascia che definisce il ruolo e il peso di parole che prese in se possono essere volgari. Il contesto del misfatto é volgare? Non so dirlo, visto che ne faccio parte. Abbiamo fatto ima copertina feroce sulla lega e non ridevamo affatto, te lo assicuro. Abbiamo paragonato il sindaco di adro a un nazista! Per me è stata una delle copertine migliori. Perché il contesto che avevamo intorno era drammatico. La satira non va confusa con la comicità. La satira può far ridere. Ma il suo obiettivo é far pensare! -
in effetti anche a me le battute sulla cacca danno fastidio e quelle sui pompini no… ne parlerò col mio analista.
Sul fatto che giorni migliori sia volgarissimo siamo d’accordo. E suona anche un po’ come le case di cura per gli anziani… residence anni verdi, giorni migliori… sarà che l’elettorato è invecchiato? -
perchè scandalizzarci tanto se in fondo è quello che molti di noi pensano, e poi la mattina capita atutti di dover andare a cagare che differenza c’e tra andarci o esserci mandati….
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Ciao a tutti,
A mio modesto parere, la ormai famigerata vignetta non ha nulla di volgare. E’ satira e come tale deve essere trattata, ovvero il trattare un problema serio, anche se “drammatico” sarebbe il termine esatto, in chiave scherzosa. Se i diretti interessati vogliono capire il messaggio che sta sotto, bene. Altrimenti la liquideranno come una volgarità. Dal PD non mi aspetto più niente di buono, anche se ci sono persone assolutamente degne che ne fanno parte: penso alla Serrachiani, allo stesso Bersani, alla Bindi e tanti altri. E’ la compagine che fa cagare!
Una cosa che mi ha fortemente impressionato è la somigliaza impressionante tra i discorsi e financo i termini usati da alcuni partecipanti a questo blog, con quelli dei berluscones. Roba da lavaggio del cervello: “insultatori di professione”, ad esempio, l’ho sentita più volte da Bondi. E’ il caso di dire: repetita iuvant…
Un caro saluto -
Non vedo la polemica. Viva la satira: ora e sempre!
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Caro Enzo
ho giá detto ma proseguo. A me le pale eoliche non danno fastidio. A te sì. Discutiamone, ma io sono d’accordo con Vendola. Solare ed eolico sono a impatto zero! Meglio di petrolio o carbone!!!? Cazzo sì! Gli iceneritori inquinano. Certo. Ma meglio delle discariche? Cazzo siiiiiì! Certo che vorrei reciclare tutto, ma nel frattempo che faccio? Discariche? No, cazzo! ( e non dite che sono volgare….) -
Apprezzo l’articolo e condivido dalla prima all’ultima parola.
Basta con la politica degli slogans, andavano bene nel 68 ed erano pregni di signicato…oggi sono solo una presa per i fondelli o una base ghiotta per i comici e gossippari.
Il PD non è altro che l’altra faccia della medaglia…stesso vuoto politico, con facce diverse.Dio c’è
Silvio c’è
C’è Mastercard
ci sono tutti ma il PD non c’è. -
Bersani e D’Alema giocano a scacchi pensando di avere ancora a che fare con la Democrazia Cristiana. Sono fermi alla politica di venti anni fa. È per questo che sono inadeguati a fare opposizione.
La parodia dell’annuncio ha centrato in pieno il problema.
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Volgarità?? Quale volgarità? Ormai il linguaggio è quello…è stato sdoganato a suon di insulti, barzellette, corna e sberleffi..fine, non si torna indietro. Oggi al cinema vai a vedere il cinepanettone con tette culi pernacchie e parolacce, chi andrebbe a vedere Mario Pio o in tv i monologhi di Franca Valeri?
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Secondo me prima di tutto definire il Pd come un partito di opposizione ad oggi è una grossa forzatura (questo sì che potrebbe essere ai limiti del volgare); seconda cosa tutti quelli che si indignano per l’utilizzo della parola “cagare”: senza offesa per nessuno, ma o hanno 120 anni oppure non cagano perchè oramai dire che una cosa “fa cagare” è un intercalare diffusissimo, quasi da dizionario e non posso credere che loro non lo usino (salvo appunto che siano 120enni..).
Secondo me per come stanno le cose in questo Paese sono ben altre le cose per cui indignarsi e dire che il Pd “fa cagare” dovrebbe essere addirittura considerato un complimento!! -
Ciao Luca! Sono Enrico Montesano. Io ti dico: libera satira in libero partito. Solo un’osservazione: se la carta è finita, le maniche… non ce convie’ allungarle? Ti pare?
Ciao Luca! Sono Roberto Corradi! Il post mi-ci fa molto piacere e traduce in parole un’immagine, cosa difficilissima! E poi come diceva quello slogan di Tino Scotti del famoso confetto: Pd? Basta la parola!!
Enrico Mont & RobCor
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con una battuta hai ben fotografato la realtà dei fatti. magari facessero qualcosa per smentirla, la battuta. complimenti Luca.
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Nella situazione in cui siamo con la sinistra che non è pronta assolutamente ad elezioni anticipate, con bisticci da separati in casa, senza uno straccio di programma, senza che nessuno di loro che parli di riforma elettorale, purtroppo non si sente solo odore di bruciato, ma di altro….. poi “augurare (sperare) giorni migliori ” mi ricorda tanto il proverbio “chi vive sperando, muore c…..o”, e così si ritorna al tema della copertina… altro che rimboccarsi le maniche!
Questa satira dovrebbe aiutarli a fare un po’ di autocritica, magari sorridendo anche un po’….. ma poi dando qualche messaggio di politica vitale e non stantia agli (eventuali) elettori che ancora sperano in qualcuno che li rappresenti…….
Agire altrimenti , comportandosi da PD meno Elle, è “volgare” nei confronti di noi cittadini. -
sarà pure satira, ma a me pare per nulla divertente. evidentemente vi accontentate di molto poco. sparare sul pd, poi, è diventato lo sport nazionale, va di moda e – non ci sono dubbi – telese è molto di moda.
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Per il mio omonimo Stefano che scrive, probabilmente riferendosi (anche) a me: “seconda cosa tutti quelli che si indignano per l’utilizzo della parola “cagare”: senza offesa per nessuno, ma o hanno 120 anni oppure non cagano perchè oramai dire che una cosa “fa cagare” è un intercalare diffusissimo”
Caro Stefano, io non mi indigno nè mi scandalizzo, e l’ho pure scritto, basta leggere.
Dico solo che la parola “cagare” è e resta volgare, che ti piaccia o no.
Prova a dire a tua moglie (o alla tua ragazza, o a chi ti pare): “cara, secondo me con questa pettinatura fai cagare”, poi mi racconti…”ma amore, è satira, non capisci?!?”Non ho 120 anni ma 35, e in quanto a turpiloquio me la cavo, ma questo non mi impedisce di saper distinguere.
Non è difficile da capire…
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Gentile Luca Telese,
ho letto pochi commenti che precedono il mio quindi mi scuso se dovessi ripetermi. Sarò diretta.
Le ultime pagine domenicali del “Misfatto” non mi piacciono. E non per le volgarità (eventuali, come disse il buon Troisi), ma perchè non mi piace proprio il “Misfatto”!
Scopo della satira è strappare un sorriso amaro o, se ben fatta, una sonora risata: il “Misfatto” non li suscita. Sono molto più mordaci gli articoli che riempiono le altre pagine: brillanti, purtroppo veritieri, taglienti, davvero piacevoli.
Mi scuso con gli autori satirici del “Fatto”, ma il mio giudizio sull’appuntamento domenicale è negativo. Con molta probabilità la causa è la mia distratta e svogliata propensione alla satira: in poche parole, mi annoia! Perciò, volgarità a parte (che sono comunque, come già sottolineato da altri, impercettibili rispetto alle volgarità di un governo vomitevole), vi chiedo: perchè non ridurre le pagine del “Misfatto”? Sono un po’ troppe.
Grazie e buon lavoro. -
l’Antiberlusconismo ha stufato, le cucine idem, i ribaltoni, pronunciare le parole “la maggioranza è in crisi”, dare credito/considerazione alle cazzate sparate da Bossi (anche se un’interrogzione ci starebbe), alla smorfia del figlio accomodante quando parla il padre Lumbard, sbraitare … tutto questo non puo’ costruire l’opposizione.
I programmi, i programmi perdinci.. questi servono… cambi la faccia, lo slogan e poi ci si abbassa ad urlare come CAPRE, accomodare come un GREGGE, e via quello e via questo… ma caspita nemmeno i leaderS nei loro discorsi propositivi sono riusciti a convincere il loro elettorato a crederci… aho? … vedo più unione e piu dialogo in questi commenti che a Montecitorio )))
Luca? Fai riemergere Tribuna Politica… -
Buongiorno a tutti e Caro Luca,
ti scrive uno che vota ormai solo per dovere, un comunista del XXI secolo. Mi accapiglio ormai da tempo con chi difende Pierluigi Bersani (non tantissimi ormai), esattamente come si farebbe con un cagnolino trovato fradicio in strada in una notte di pioggia. Onestamente mi sarei oltremodo stancato del silenzio di chi dovrebbe già essere esploso da tempo, anche perché, personalmente, sento venire da sinistra soltanto una gran puzza di bruciato da una quindicina di anni a questa parte. Quindi avanti tutta e buona satira a tutti.
V. -
luca, ma sei dislessico?
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volgare? veritiera!
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perchè perdere tempo a fare satira “su” Bersani, quando si può farla “contro” Berlusconi? perchè attaccare Fini che non ha commesso alcun reato quando è Berlusconi che ha i conti all’estero?
Perchè perder tempo a proporre idee costruttive e alternative, quando si possono rilasciare decine di interviste piene di frasi fatte e luoghi comuni. “Questo Governo cadrà”, “Berlusconi ci deve spiegare”, “Noi siamo uniti”, “l’Italia ha bisogno di proposte alternative”, “non ci sono più le mezze stagioni”, ecc…
Ma che credono che noi che votiamo a sinistra siamo dei “cog….i” bipartisan?
Berlusconi ce lo dice apertamente e Bersani ci tratta come taliE a questo punto mi chiedo… ma se domani Berlusconi alla Camera dice che tutti sono uguali davanti alla legge, che fa Bersani? si arrotola le maniche della camicia e gli mena?
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A me la vignetta ha fatto morire dal ridere. Non è volgare, perchè la satira è satira e deve prendere in giro il potere, pungere e stimolare. Io la satira l’accetto tutta, anche se fosse rivolta a persone che stimo. Allora che ne dicono questi benpensanti delle vignette di Vauro?. Se la vignetta era rivolta a Berlusconi, andava bene?. Mi chiedo perchè quelli di sinistra si incavolano sempre (vedi D’Alema, che ha fatto tante querele a Forattini) quando prendono in giro i loro beniamini. Dai, un po’ di apertura mentale non guasta. Inoltre i nostri beniamini non sono perfetti.
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p.s. non sono piddino/grillino e affini.. ma nei miei commenti mi limito ai fatti…
dopotutto ci fosse un bel confronto/discussione/dibattito tra i due schieramenti, sarebbe più interessante e più appassionante parlare di politica, e più interessante e appassionante ascoltare un TG oggi giorno (provate a contare quante volte nei Tg Rai e Mediaset viene pronunciata la parola “teatrino”…)e ritornando al tema dell’articolo, LUNGA VITA ALLA SATIRA
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Un po’ fuori tema, me ne rendo conto e chiedo scusa: ma è un fatto che la domanda di energia elettrica è da sempre -e presumibilmente sempre più sarà in futuro- costantemente in crescita. Se milioni di pale eoliche -pulite- possono evitare di costruire anche una sola centrale termoelettrica, nucleare, o basata su una qualsiasi altra tecnologia “sporca”, per favore, costruitemi una pala eolica davanti alla porta di casa!
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Volgare? Io sto ancora ridendo.
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vi sorprendete? telese ha sempre fatto lo stesso mestiere: parlare male della sinistra. lo faceva al giornale, continua a farlo al fatto. gli ho sentito dire che al giornale, dove ha lavorato per ben 10 anni, è stato libero di scrivere ciò che voleva. Nessuno ne dubita: sul giornale parlava male della sinistra, rivestendo i panni di quello di sinistra deluso dai suoi rappresentanti. E, ovviamente, Feltri e Belpietro lo lasciavano libero di scrivere perché rientrava perfettamente nel disegno del quotidiano della famiglia berlusconi.
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RIBALTAMENTO
Guardate,
non cerco prove tautologiche, ma vi chiedo. Avremmo fatto un dibattito di settanta interventi se il problema non esistesse? Non credo. La parodia di bersani gioca sul ribaltamento. I suoi slogan sono fumosi, vaghi, contorti? Noi facciamo una cosa diretta grave, impossibile da ignorare.
Provo ancora a chiedere: ma se il pd provasse a usare slogan diretti ( non necessariamente inviti lassativi) non staremmo a discutere del pd invece che della sua parodia? -
Definire “l’opposizione fa cagare” non è fare satira, ma è il definire un elemento di intolleranza che il nostro organismo rifiuta e rigetta, quindi se ne libera.
Di cosa dobbiamo liberarci? Degli slogam fini a se’ stessi, senza proposte e senza precisazioni.
Di cosa dobbiamo liberarci ancora? Degli zii e dei nipoti che immancabilmente sia con un governo che con l’altro diventano “vice”-presidenti.
E poi di cosa dobbiamo liberarci? Di chi propone le stesse scelte della “concorrenza” come il nome, prima PDL e poi PD meno L. Per non nominare le ultime proposte di nascita di nuovi gruppi parlamentari, prima li propone Fini e poi, dall’altra parte, come i bravi imitatori, li ri-propone l’opposizione.
Cos’altro? Forse è meglio liberasi degli imprenditori che fanno “affari” sia con uno che con l’altro schieramento.
Ci sono già tante cose da cui liberarci senza aver nominato la politica, se poi nominiamo lquella…………dovremmo scrivere un libro. -
Ciao Luca,
non insisto nella critica su Vendola xkè nn avendo le capacità della bravissima gisella ruccia preferisco linkare il suo articolo http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/28/vendola-vs-grillo che esprime al max tutte le mie perplessità e invito chiunque a leggere.
x il dibattito volgarità, sarà che sono cresciuto pensando che la satira non può limitarsi soprattutto nell’uso del linguaggio e deve essere quanto + penetrante. e se mandare a cagare o a fare i bicchieri può essere + efficace credo sia giusto lasciare piena libertà all’autore.
forse x questo adoro Vauro. -
Caro Antonio
proviamo a ribaltare anche quello che dici di me. La sinistra perde più o meno da sedici anni, e quando Prodi ha battuto berlusconi si é fatta karakiri da sola. Il pd passa dal 33per cento al 24 (Veltroni poll) ma per non dispacere te dovrei scrivere tutto va bene, madama la marchesa. Dimmi che la tua è satira, dài, che ci facciamo una bella risata…. -
luca, é difficile darti torto, ma sento un po’ di malessere quando da sinistra si attacca bersani. E’ un po’ scemo quel che dico ma lo penso: bersani è una gran brava persona e dirigere il pd o fare la sintesi di quel che c’è dentro è un bel problema. Sintesi di che?
Nel PD c’è dentro di tutto, basti pensare che hanno votato l’accordo con gheddafi.
Quando vedo l’uscita di veltroni o sento parlare renzi, bersani mi sembra un gigante.
Il pd sono anch’io – iscritta o no – con quelli della mia generazione, un po’ apocalittici un po’ integrati, che dal 68 facciamo casino, non abbiamo portato a casa niente, non abbiamo salvaguardato nemmeno la democrazia. Poi ci svegliamo ipercritici e attacchiamo la sinistra come se fosse altra cosa da noi. -
ti faccio una domanda: quando prodi, che aveva portato l’italia in europa e aveva un governo con ministri eccellenti come ciampi, cadde nel ’98, come votò il tuo vendola, in parlamento: a favore o contro prodi? contribuì la scelta di rifondazione, condivisa da vendola e magari anche da te, a rilanciare berlusconi? adesso noi dovremmo fidarci di vendola e di te (che hai passato la vita a sputtanarci sul giornale)? ma a chi vuoi darla a bere…
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Caro Antonio
nel 1995 Vendola salvó il governo Prodi con il suo voto, espresso in dissenso dal partito. Pagò un prezzo, ma fece quel che credeva. Nel 1998 non votò la fiducia. Ma il problema di Prodi non fu il dissenso alla luce del sole di rifondazione, quanto quello sotterraneo di chi nel PDS gli remava contro.
Io non credo e non ho mai detto che non fosse giusto criticare Prodi. Credo che abbia fatto male alla sinistra ammazzatoi per ben due volte facendo finta che non ci fosse nessun dissenso. Se hai letto il libro, Qualcuno era comunista ( non lo pretendo, ma forse ti potrebbe interessare) sapresti che per me la vocazione autolesionista Del pd nasce nel 1989. -
Per quel che mi riguarda. Nel 1995? Erò così contrario al siluramento di Prodi
che me ne andai a lavorare nel giornaletto dei comunisti unitari, ovvero quelli che avevano lasciato rifondazione per difendere PRodi. scrivevo per sette ( delle brevine) e per Cominforn (che voleva dire: commenti e informazioni). Pensa tu. Hai trovato la persona giusta! -
Ma stiamo scherzando??? In Puglia Vendola, alle ultime elezioni, ha dovuto fare le primarie perchè il Pd, vittima della propria vanagloria PARALIZZANTE, si è voluto mettere in mezzo per farlo fuori! Suvvia, un po’ di sincerità!
Il Pd, come abbiamo modo di sentire ogni giorno, ha come suo 2° avversario, dopo Berlusconi, proprio Vendola!!!
Il Pd si sta suicidando lentamente. -
nel 1995 non c’era nessun governo prodi, visto che l’ulivo ha vinto nel 1996, nel 95 c’era il governo dini. prodi è caduto perché qualcuno, tra cui vendola, ha votato contro il governo prodi. questi sono i fatti. come sai le opinioni sono tutte discutibili, comprese quelle del dissenso sotto traccia del pds che anch’io giudico sbagliato. ma non credi che vendola dovrebbe quanto meno chedere scusa per aver contribuito ad affossare l’unico governo veramente riformista che il paese ha avuto da qualche decennio a questa parte? io penso di sì, altrimenti la sua auto candidatura non ha alcuna credibilità. francamente non capisco poi l’accanimento su bersani, che a me sembra un politico serio, competente, onesto: uno dei pochi che, quando era ministro, ha provato a cambiare qualcosa. ti racconto una piccola storia: mio zio faceva il lavoratore precario in uno studio fotografico e, dopo trent’anni di servizio, è stato buttato fuori. quando avvenne aveva oltre 50 anni, due figli e nessuna possibilità di rilevare, pagandola, una licenza. sai perché si è salvato? perché ha potuto aprire in maniera praticamente gratuita un negozio di fotografia, e questo grazie ad una delle riforme di bersani. credo sia anche questa la concretezza della politica, mentre mi pare che un certo giornalismo chieda a bersani di fare il berlusconiano e siccome si rifiuta di farlo viene brutalmente criticato. io credo che l’alternativa al berlusconismo sia rappresentato da persone serie, che non raccontano balle, non cercano slogan facili e che fanno invece di chiacchierare. non penso che ce la caveremo affindando la nostra comunicazione all’agenzia di cui si serve vendola e non credo che un uomo solo al comando, vendola o chi per lui, rappresenti la soluzione ai nostri mali.
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Cariisimo Telese,
Lecito che tu dia addosso ad un PD che è incapace di stare al passo della politica ipermediatica di oggi.
Detto questo, io resto scettico sul mediaticissimo Vendola ( che di eolico ed inceneritori parla con te mentre filosofeggia su FB o quando è in primetime).
Aggiungo che noto in giro un accanimento verso il PD ( da parte di Vendola, Di Pietro, Grillo).
Che porterà inevitabilmente al rafforzamento di Berlusconi stesso, specie ora che Fini è stato sbattuto ben bene come un polpo da lessare.
In fondo, chi vota B. non è uso a dubitare: lo fa per interessi propri o per qualcosa che somiglia al tifo calcistico, con l’eccitante differenza che nel calcio lo spettatore non determina il risultato. -
“Io con la mafia non c’entro”.
Per chi eventualmente potesse permetterselo, non sarebbe un pessimo slogan, non trovate? -
Caro Luca, grazie per l’intelligenza con cui ci accompagni da un anno sulle pagine de “Il Fatto”. Da abbonato ho recuperato il piacere di leggere il Quotidiano, che avevo perso da troppi anni. La delusione per la situazione attuale, oltre che dal desolante spettacolo offerto dal sultano e dai suoi mammelucchi, è amplificato dall’inconsistenza colpevole, al limite della connivenza e della complicità, dell’opposizione. Ché oltre a non esserci, riesce addirittura a volte anche ad aiutare la compagine scompaginata di governo.
Per cui, ben venga l’ironia e l’invettiva anche caustica contro “lor compagni” !P.S. : visto il tema…credo che non fosse solo puzza di bruciato….. ;-)
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Vendola?
Non credo che Scaiola non sappia chi ha pagato a casa sua.
Non credo che Bertolaso non si sia reso conto di operare in un sistema corrotto.
Non credo che Fini non sapesse dove abitava il cognato.
E non credo nemmeno che Vendola non si sia accorto che la sanità della Puglia stava andando a rotoli mentre lui era Presidente della Regione. -
Ciao Luca,
Ma sai che quando ho visto lo slogan la prima cosa che ho pensato è stata: Finalmente l’ha capito! bravo Bersani…vuoi vedere che finalmente sta nascendo un’opposizione dopo essersi resi conto che il fondo non solo l’hanno toccato, ma sono riusciti a scendere anche più in basso!
Quando ho capito che si trattava di una parodia ci sono rimasto male! :) -
Anche a me la campagna ha dato la stessa sensazione. Manca di una vera strategia per eccesso di strategia e povertà di contenuti.
Mi sa che il politico ha voluto dire troppo (condizionando i pubblicitari) e con un sillogismo che porta ad un non sense…
“per giorni migliori” richiama la frase “arriveranno giorni migliori”: sposta troppo in là il risultato positivo che si preconizza…
Il vero obiettivo è mobilitare i cittadini invitandoli alla partecipazione “sacrificata”… un benefit non certo appetibile in una situazione di crisi… -
LACRIME A MONTECITORIO
Ovviamente mi riferivo alla crisi del 1995, al voto per salvare ” il rospo” ovvero il centrosinistra guidato da Dini, è stato un lapsus, ovviamente, grazie della correzione. se vuoi chiedere a Vendola le scuse scrivi una mail a lui – Antonio- non sono il suo rappresentante legale. Ti ho già detto come la pensavo nelottobre 1998. Ma ripeto: dovrebbe chiedere scusa mezzo centrosinistra che lo mandò a fondo. Mi pare che tu ragioni in termini autoaffettivi. Ti senti come il portavoce del bene. Vedi, nel 1995 e nel 1998 a Montecitorio c’ero. I deputati di sinistra discutevano, litigavano e piangevano nei corridoi. Io avrei votato la fiducia, ma c’erano discussioni portanti e serie, dietro quel dissidio. Sulla caduta di Prodi si sono scritti libri. Fu un regalo di Bertinotti e di D’Alema. Che io considero due delle iatture toccate alla sinistra in questi anni. Su D’Alema ho scritto fiumi di articoli e un libro, ti rimando a quelli: è ciò che io definisco un pop- brezneviano. Bertinotti invece era un minoritario per vocaZione: non a caso la sua formazione è quella del socialismo massimalista.
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Ma che volgare,è la verità! Vorrei sapere chi è che sceglie gli slogan del pd, sono vecchi, banali, fanno letteralmente. . . diciamo andare di corpo.
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Betta,
non essere troppo allusiva, adesso!
Luca -
Vorrei evitare questo paradosso:
chi ama il Pd dice che la satira contro di lui è corretta,
chi non lo ama dice che è bellissima.
La satira non è una appendice della faziosità. Se possibile vorrei che fosse un corollario della libertà. Quando Disegni fa le vignette sul fatto prendendo per culo il sottoscritto e Travaglio sui rispettivi difetti fatali io mi diverto assai.
Luca -
Comunque io ho non ho capito cosa aveva da rimproverare Grillo a Vendola sull’eolico, non va piu’ bene nemmeno quello? A parte l’inquinamento visivo delle pale non vedo altri problemi, io questo criticare e basta sempre senza fare mai nulla non lo reggo piu’.
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Ohhhh! Sono d’accordo con se, ovviamente. E’ quello che cercavo di spiegare. Vedi, nella lingua della sinistra ottocentesca, l’idea che tutto sia un compromesso intollerabile (ad esempio: l’eolico va bene, però rovina il paesaggio) è esattamente quello che veniva definito “massimalismo”.
Luca
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