Luca Telese

Il sito web ufficiale del giornalista Luca Telese

Luca Telese
Luca telese

Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Crimini e misfatti

Nota: vedo che Roberto D'agostino (forse dopo aver ricevuto qualche spiffero) pubblica un mio presunto editoriale seguito da una presunta risposta di Stefano Disegni che se la prende con dei presunti "politicamente corretti". Si tratta di una informazione parzialmente vera, cioè non vera, non certo per colpa di Dago, temo, ma per via della foga autopromozionale che ha veicolato queste informazioni.
In primo luogo perché ci tengo a dire l'editoriale non è mio, ma "anche mio". Firmato, cioè, dal collettivo di persone che per un anno ha mandato in edicola ogni domenica il Misfatto (eravamo quattro gatti, io Roberto Corradi, Manolo Fucecchi, Stefano Ferrante e gli altri avventori periodici come Melissa P. Bebo Storti, Bertolotti e De Pirro, ma quattro o sei è diverso da uno). In secondo luogo perchè questa meravigliosa polemica che Stefano Disegni immagina di aver intrattenuto con noi sulla natura della satira (noi saremmo "politicamente corretti", lui anticonformista e ribelle, wow!) semplicemente non esiste (avendo smesso di partecipare alla seconda riunione per fare l'autore di un programma di successo chiuso alla terza puntata, non c'è stata alcuna possibilità di polemizzare con lui, nemmeno volendo: lui non c'era). Ha ragione su una cosa, Dago: noi ce l'avevano proprio con Disegni (ma non solo con lui). Perchè il Grande Professionista della Satira ha scalpitato da matti per farsi dare un giocattolino, dopo – come abbiamo raccontato – aver rifiutato la proposta (di Padellaro e anche mia) di condurlo quando non c'erano certezze, perchè non voleva mettere in gioco il prestigio della sua firma. Dopo aver proposto come coordinatore del supplemento Corradi, ed essersi arrabbiato una settimana dopo perchè Corradi non gli portava l'acqua con le orecchie, Disegni è venuto da me dicendo: "Cacciamolo via". Visto che gli ho risposto picche è andato dal vicedirettore del nostro giornale e a quanto pare è riuscito a convincerlo che fosse una buona idea.
Fra l'altro bisognerebbe informare Disegni che il numero precedente del Misfatto era su Moretti, che abbiamo fatto una copertina (credo non graditissima) su Saviano, e una su Santoro, che abbiamo messo in prima pagina persino uno sfottò autoironico su Padellaro come ispiratore dei responsabili, che il primo numero (e almeno altri dieci) erano su Bersani, ma che a capodanno abbiamo massaggiato D'Alema, e poi anche Veltroni, e poi persino Franceschini, e che il prode Corradi ha coniato il delizioso slogan "OLTREtomba" come contributo alla campagna pubblicitaria del Pd. Landini lo abbiamo crocifisso (davanti a uno stabilimento di Marchionne) ed effigiato insieme ad Airaudo (i tuta blue's brothers) Vendola è stato raccontato dal tratto visionario di The hand come un frate millenarista e comunista con falce e crocifisso. Questo mentre il Grande Professionista della Santira, l'anticonformista che non risparmia la sinistra, da dieci numeri disegna una infinita e noiosissima striscia a puntate (ridono solo lui e Bondi) in cui Berlusconi, con una grande e originale trovata, è raffigurato come un cazzo scappellato. Viva la satira anticonformista che non ha paura di andare controcorrente rispetto alle certezze della sinistra becera!

Luca Telese

 

– STORIE TESE PER TELESE

Con questo numero, per volontà del direttore e del vicedirettore de il Fatto, il gruppo di lavoro che in questi 14 mesi ha ideato e curato questo perfido Misfatto viene mandato a casa. Inutile dire che questa decisione non ci piace nemmeno un po'. Persino in questo giornale che dovrebbe essere sempre diverso, ecco il paradosso dei paradossi italiani: si toglie ai giovani per dare ai babbioni.
La storia qui è semplice: questo gruppo di lavoro aveva creduto alla possibilità di fare un settimanale di satira quando i Grandi Professionisti della Satira pensavano che non ci fossero le condizioni per riuscire. Lo abbiamo fatto senza mezzi, alla garibaldina, riunendoci nella stanza del direttore (quando il direttore era in riunione), ai tavolini del nostro beneamato RAF, qualche volta persino nel vestibolo dei bagni della nostra vecchia sede di via Orazio.
Adesso che lo spazio c'é, e i soldi pure, i Garibaldini che hanno voluto la presa di Porta Pia vengono mandati a casa per dare spazio al Grande Professionista della Satira che all'inizio aveva declinato l'invito. Non é bello, ma càpita. La domenica era il giorno in cui il Fatto vendeva meno, adesso é quello in cui vende di più.
Un piccolo grande risultato (da 10mila copie più di prima in su) di cui siamo orgogliosi. Tuttavia, essendo Garibaldini, ma non rosiconi, facciamo pure gli auguri al nuovo responsabile del supplemento (voluto dal direttore e dal vicedirettore) perché, col triplo del nostro budget, raggiunga risultati comparabili ai nostri migliori. Certo, Corradi l'inserto l'ha battezzato il Misfatto. Però non pensavamo che l'avrebbero preso in parola.

 

– STEFANO DISEGNI SVIGNETTA LA SATIRA POLITICAMENTE CORRETTA DEI DEFENESTRATI TELESE & CORRADI


Scopri di più da Luca Telese

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

191 risposte a “Crimini e misfatti”

  1. Avatar clarabel
    clarabel

    io come abbonata della prima ora non mi mi strappo i capelli per il cambiamento di un inserto di poco conto e che potrebbe anche non esistere-

    vi ricordo che queste polemiche domani, saranno POMPATE a dovere , da Olindo e
    LungoMuso (Bruttopietro) sui loro rispettivi organi politici di stampa di regime.

    considerazioni:
    1) gli articoli pubblicati dimostrano la totale trasparenza e libertà di movimento dei giornalisti del FQ
    2)questo tipo di polemica sugli altri quotidiani sarebbe stata ammazzata nella culla.

    buona serata

  2. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Sì, forse ha ragione Clarabel.
    D’altra parte io non lavoro al Fatto. Io voglio bene a Il Fatto. E se Disegni riuscirà a fare un bel supplemento io sarò solo contento, non tanto per lui, quanto per il mio giornale.

  3. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    OPINABILITA’

    Quanto alla satira, ho capito che non c’è nulla di più opinabile al mondo. Cose che fanno piegare in due dalle risate qualcuno non piacciono ad altri, e viceversa. Motesano, per esempio, a me non faceva ridere mai. Ma aveva un suo pubblico, i suoi fan, che spesso erano entusiasti di lui: ci sono i cultori delle Madrakate che sono una tribù…. Quindi un supplemento satirico poteva (e forse deve) avere sapori diversi. A me fa piacere che qualcuno, muovendo i suoi passi su quelle pagine si sia fatto strada. L’ultimo esempio è Arnald, il ragazzo che disegna i dialoghi tra i due sacchetti e che spesso ha delle battute folgoranti. Io non lo conoscevo, mi ha mandato una mail. ci siamo consultati con Corradi e Fucecchi, lo abbiamo mandato in pagina, adesso lo pubblicano anche sul quotidano e sforna quasi una vignetta al giorno.

  4. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Ma poi la satira deve far ridere? Una delle prime pagine più belle, per me, è quella sul sindaco Lancini, quello che lasciava i bambini a digiuno. Lo illustrammo con una caricatura di Fucecchi (realistica e meravigliosa) una uniforme un po’ da SS e i bambini tatutali con il sole delle Alpi. Titolo: IL L’ADRO DI BAMBINI.

  5. Avatar flavio
    flavio

    Clarabel, piaccia o non piaccia, da lettore del Fatto non mi identifico più in questo giornale. Quello che è successo è profondamente ingiusto. Tutto il resto son chiacchiere.

  6. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Io invece vorrei che compraste il Fatto tutti i giorni, a maggior ragione la domenica.

  7. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Diciamo così: vorrei rifutare sia la visione cominternita (non si rompe l’unità del partito, si dissente in silenzio, non si esprime la propria diversità di opinioni), e nemmeno quella catastrofista (bisogna mandare tutto all’aria, bisogna fare casino, bisogna boicottare). Invece direi il contrario: siamo umani, siamo fallibili, commettiamo degli errori, come tutti, e siamo diversi perchè non copriamo le differenze con il solito manto di ipocrisia. Raccontare è catartico. Se non altro perchè, in una stessa redazione, lo stesso problema dififcilmente si ripeterà.

  8. Avatar Angelica
    Angelica

    bhe, questa conclusione a tarallucci e vino mi sembra decisamente fuori luogo. “compratelo a maggior ragione la domenica”. ma cosa? prima parliamo di babbioni, di schifezze sotto banco e poi “compratelo”. che è successo? che t’hanno fatto? sei ostaggio a casa di travaglio o disegni? dacci un recapito e mandiamo qualcuno a liberarti

  9. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Se mi conoscete sapete che non sono proprio il tipo da Tarallucci e vino: ma a qualcuno pare possibile che io inviti a boicottare un giornale che abbiamo fondato, in dodici, quando non ci credeva nessuno? Il senso di appartenenza che abbiamo non dovrebbe essere difficile da spiegare.

  10. Avatar Roberto Corradi
    Roberto Corradi

    dal blog di Roberto Corradi

    Mi chiedono una mia versione dei fatti riguardo la nostra defenestrazione. Qualcosa che non abbiamo già detto nell’editoriale di domenica scorsa. Qualcosa che non sia emerso dal dibattito nel facebook del Misfatto o dall’articolo di Luca. Non è facile. Riassumo. Dov’è il problema del Misfatto? A Travaglio non piacevamo. Perché? Boh. Qualche tempo prima m’aveva pure fregato il soprannome di Al Tappone per Berlusconi. L’aveva pure apprezzato, Berlusconi. Caruccio. E invece Travaglio aveva detto di esserselo inventato lui. Mi scompiscio. Riguardo al Misfatto mi espresse il suo disappunto via mail. Circostanziando. Mi scrisse: “Non mi avete chieste neanche tre righe”. E non gli piacevamo. Gli abbiamo chiesto di unirsi a noi, di essere dei nostri. Ma niente. Ha scritto: “Io su quelle cagate la faccia non ce la voglio mettere”. E allora ho provato a parlargliene in redazione. Ma quando lo incontravo, sorrideva e me fissava le caviglie. Quando andava bene, le ginocchia. Non sono riuscito a creare un dialogo tra Travaglio e le mie ginocchia. La causa della defenestrazione è stata tutta lì.
    Un giorno, forse a Sofia, ha riunito una conferenza stampa dicendo “L’uso che Corradi… come si chiama quell’altro?… Telese… ma l’altro, Ferrante e Fucecchi hanno fatto del Misfatto pagato coi soldi di tutti un uso criminoso e io credo che sia un preciso dovere da parte delle nuova dirigenza di non permettere più che questo avvenga”.
    Ho una dritta su chi occuperà la prossima domenica: Max e Tux. E la lira si impenna.
    RobCor

  11. Avatar roberto ranieri
    roberto ranieri

    Luca, il tuo primo scritto contro Disegni aveva e ha l’effetto di una bomba, per chi legge; non dovrebbe sfuggirti che il “chiarirsi” in redazione non presuppone alcun effetto comintern, specie se chi fino al giorno prima condivideva un’avventura comune, almeno per il lettore, nel tuo chiarimento pubblico diventa un babbione infame cacciatore di poltrone. Il tuo dire ora “compratelo” è ipocrita; se sputtani con livore il timoniere, come fai a dire “imbarcatevi”? Per la cronaca: nessuno qui cita Lia Celi, l’unica vera fuoriclasse che valeva, da sola, l’acquisto del Fatto domenicale.

  12. Avatar Tiberio
    Tiberio

    Concordo con Roberto sul genio di Lia Celi (ma al commento 22 ne ha parlato Virginia!), concordo con ciaski (commento 33) e soprattutto con clarabel (commento 51) quando dice che Sallusti &Co. stanno avendo un’erezione nel giorno della Liberazione; nemesi aggiuntiva. Continuiamo così, facciamoci del male.
    PS – Ora mi sintonizzo sulla rassegna stampa di Sky per vedere il titolone del Giornaledifamiglia … Prevedo fotonotizia centrale e attacco ai paladini della libertà, a dopo

  13. Avatar virginia
    virginia

    ma scusate… ma se Travaglio diceva chiaramente che considerava Il Misfatto una cagata come fate a stupirvi della sua decisione? Anzi conoscendo l’uomo, che dietro l’irresistibile sorriso nasconde una determinazione e una ambizione micidiali, ha resistito anche troppo.
    E’ pure evidente che Travaglio ormai sa bene che FQ è lui prima di ogni altra cosa; se Travaglio va via e fonda un altro giornale prendendo nuovamente qualche giornalista del gruppo Espresso e un paio di gnocche blasonate si porta dietro tutti i lettori:-)) chiaro che la sua parola lì dentro non si discute anzi ogni suo desiderio appena intercettato viene subito realizzato.
    Mi pare pure che il fattore giovinezza per Travaglio poco conti dato che Chiaberge da lui chiamato è 66enne; evidentemente professionalità ed esperiienza sono fattori importanti (e vorrei vedere il contrario) e Marcolino vuole che , non solo lui, ma anche la sua creatura faccia storia.

  14. Avatar flavio
    flavio

    Spiegami due cose allora cara Virginia: qual è la differenza tra travaglismo e berlusconismo? E Padellaro che cavolo sta a fa’ la’ dentro? Ricordo che le quote azionarie del giornale non sono tutte di Travaglio o sbaglio? La creatura Saturno dubito che fara’ storia al massimo gossip

  15. Avatar Stefania
    Stefania

    Da quel che dice Corradi, Travaglio è un tipetto non da poco. S’era capito che il ragazzo ha l’ego piuttosto sviluppato, ma che si fotta pure le battute altrui lascia davvero di stucco! Che delusione se fosse vero.
    Comunque il Fatto continuerò a leggerlo. Sperando ovviamente che la sua linea non si identifichi realmente con quella di un’unica persona (da Padellaro in giù). Nel tal caso potrei pure cominciare a comprare Il Giornale…

  16. Avatar virginia
    virginia

    la differenza è che Berlusconi è un affarista che usa la politica e le istituzioni per farsi i fatti suoi e nel fare questo distrugge lentamente istituzioni e paese; Travaglio è un bravo giornalista dotato di bellezza e carisma che usa per raccontare e affascinare un pubblico generalmente giovane, spesso femminile, che ha voglia di sentirsi raccontare quello che già mia nonna diceva tanto tempo fa, e cioè che noi siamo bravi e a posto e un sacco di politici brutti sporchi e cattivi ci causano un sacco di problemi. Marco non dice mai nulla di nuovo (io per prima lo ascolto volentieri) ma ha un modo di dirlo che ti incanta. E’ nato per stare in scena questo è certo. Se poi qualcuno si “innamora” al punto di pensare che quella lì è ll’Informazione, bè è un lollone. Io se proprio voglio leggermi una bella inchiesta mi leggo l’Espresso e se voglio legermi un giornale completo ed esaustivo mi leggo Repubblica.
    C’è un bel pezzo scritto da Michela Murgia su Travaglio, si intitola “Il capro nobilitatorio”; a me la Murgia non piace ma lì ci prende.

  17. Avatar Paolo
    Paolo

    Personalmente non vedo in tutta questa storia “errori imperdonabili” da parte di nessuno.
    Può spiacere che vengano prese delle decisioni che contrastano con le nostre personali preferenze, però non facciamone una tragedia…
    Per quel che riguarda Travaglio no, non si compra il Fatto solo per leggere lui,seppure bravissimo, lo si compra per leggere moltissime ottime “penne” e per misfatto e saturno. E lo si comprà (soprattutto?) perchè dà le notizie!!!
    Saluti

  18. Avatar Tiberio
    Tiberio

    Concordo con Paolo (quante notizie il Fatto ha dato in esclusiva, senza essere poi citato – se non in rarissime eccezioni – dalle corazzate dell’editoria?) ma non quando dice che le decisioni sono fatte per essere prese, tanto piùin un giornale: io penso ci sia modo e modo, e poi alcune cose te le aspetti solo se fatte da una certa parte, sarò un sognatore… Comunque, in rassegna stampa Sky ho appena appurato di averci “azzeccato” (fotonotizia enorme con attacco a Travaglio e doppio senso scontato sul misfatto al Misfatto) ma non nella testata: trattasi del Tempo. Ma ancora non hanno mostrato il Giornaledifamiglia… A dopo per eventuale aggiornamento

  19. Avatar PENTAGRAM
    PENTAGRAM

    SINCERAMENTE,A PARTE DISEGNI E FLAVIO OREGLIO IL MISFATTO NON ERA GRANCHE’.PER QUANTO RIGUARDA CORRADI AVRA’ PURE LE SUE RAGIONI MA TUTTA ‘STA INCAZZATURA …BAH! ADESSO TRAVAGLIO E ‘ DIVENTATO UNA MERDA CHE COPIA LE BATTUTE MA PRIMA QUANDO TI HA ASSUNTO MAGARI ERA UN DIO…IL LAVORO NOBILITA L’UOMO,COME SEMPRE!

  20. Avatar flavio
    flavio

    Travaglio assume giornalisti e collaboratori ora? Ma ‘sti commentatori da dove vengono, dalla fogna di Sallusti?

  21. Avatar luca telese
    luca telese

    Guardate che bella questa lettera di un nostro lettore sul sito del Fatto. E’esattamente quello che spero pensino i nostri lettori.

    Dastandly:

    “Sarò banale ma credo che le diversità all’interno del Fatto debbano essere la forza di questo giornale e non il nervo scoperto… io non ho condiviso la visione della provocazione di Asor Rosa da parte di Disegni, ma sono contentissimo che abbia fatto quella striscia e ho infatti apprezzato quella seguente.. adoro comunque Disegni (come Telese e come Travaglio) e sono fiero e orgoglioso di leggere e sostenere un giornale dove non troviamo solo quello che vogliamo sentirci dire. Gli slogan ed i cori unanimi stile tifoseria lasciamoli ai libero, ilgiornale e affini.
    Evviva Il Fatto con le sua inquietudini ;)”

  22. Avatar luca telese
    luca telese

    Secondo me Roberto sbaglia ad arrabbiarsi per la vicenda di Al Tappone. Il “furto” delle idee satiriche (ammesso che furto sia) è in qualche modo fisiologico: vuol dire solo che l’idea era buona. Le battute e i nomignoli, altra cosa sono le battute, e le costruzioni comiche complesse, non hanno un copyright. Sono di chi riesce ad imporle. La descrizione del dialogo con le caviglie di Marco, invece, è esilarante. Diciamo che in questa giornata di metalinguaggi, è sicuramente satira.

  23. Avatar luca telese
    luca telese

    A proposito di notizie: domani il grande David Perluigi e io (a quattro mani) intervistiamol’autore del famoso “cancello nazista” al Pigneto. Che poi, come bisognava sospettare, di nazista non ha nulla. Anzi. Ma leggete, e poi ci sarà da aprire un dibattito, su questo sito. Un altro.

  24. Avatar PV

    Collaboro saltuariamente a Il Misfatto domenicale (con l’acronimo PV leggete ogni tanto le mie vignette) e ‘sta storia mi ha messo un po’ di amaro addosso e mi spiace che sussistano certi meccanismi “da Prima Repubblica” in un giornale che reputo “una sferzata” di originalità in un panorama omologante e desolante come quello editoriale italiano contemporaneo.
    Al di là di tutto, voglio essere positivo e propulsivo (che di questi tempi, a fare pessimismo disfattista son bravi tutti!).
    Quindi mi auguro che questo “cambio ai vertici” (per un attimo voglio tralasciare modalità e polemiche) voglia significare un MIGLIORAMENTO per darci un “Misfatto” o quel che sarà, ancora più ricco, gajardo e arguto del precedente!
    Tanto, come al solito, il pessimista dirà “ecco che il PV finisce tutto a tarallucci e vino” mentre l’ottimista dirà “ma si, in fondo PV c’ha ragione”…..
    Con smisurato affetto
    Pietro

  25. Avatar margherita
    margherita

    mi piacerebbe sapere quanti di noi abbonati al Fatto lo seguirebbero ancora se non ci fosse più TRAVAGLIO ? IL FATTO è Travaglio

  26. Avatar margherita
    margherita

    io sto qui finchè luca telese mi permette di scrivere e non accetto inviti ad andarmene. Isabella Ferrari sarà insieme con Travaglio in uno spettacolo teatrale . mi pare abbia fatto una carriera eccellente per far dimenticare di essere stata con Boncompagni minorenne come Claudia Gerini

  27. Avatar Francesco
    Francesco

    Disegni lo amavo già a Cuore, il misfatto non mi esalta, non capisco il vezzo di parlare per enigmi(parlare di Travaglio senza nominarlo, per esempio). Telegrafico, spero.
    Auguri comunque per la nuova avventura editoriale ai compagni

  28. Avatar breny
    breny

    Il Misfatto non mi piace, anzi, mi fa pena.
    Ad ogni buon conto e a proposito di satira: Telese, perchè ci non hai mai parlato delle disavventure finanziarie di Sabina Guzzanti e della sua reazione per niente ironica ma anzi del tutto (prevedibilmente) scomposta e intollerante e spocchiosa e fanatica di fronte alle giuste critiche di tanti suoi fanatici adoratori delusi?
    Adoratori fatti ancora una volta con lo stampino, che si affidanoi ciecamente a un guru, ne rimangono poi delusi e lo abbandonano sdegnati …… andandosene a cercare un altro.
    L’importante è non usare mai la propria di teste, troppo faticoso !!!

  29. Avatar Angelica
    Angelica

    @margherita, il fatto che il Fatto sia Travaglio glà dà più responsabilità non gli permette di fare e disfare quello che vuole come una checca isterica. anche io lo leggo, sono qui perché questa storia del Misfatto rimbalzava ovunque. ma non significa che se uno è il pezzo forte del giornale fa quello che vuole. e padellaro a che serve? sta lì a scaldare il posto? il vero direttore (come disse Vauro) è Travaglio? e che faccia il direttore lui e tolgano padellaro allora.

  30. Avatar Daniele
    Daniele

    Amo la satira, ma non sono mai riuscito ad arrivare alla fine di una “vignetta” (o graphic novel?) di Disegni. Le trovo, ma le trovavo già da tempo, noiose e stupide. E noiose proprio perché stupide. Ovviamente il mio giudizio non vale nulla perché non le leggo fino alla fine. E perché magari (non) le leggerò con superficialità poiché non mi catturano. Ma questo, insieme al suo ridicolo sito e alle sue ridicole canzoni, mi dà un’idea abbastanza precisa di quanto possano interessarmi i prossimi numeri del Misfatto.

    Travaglio, sicuramente dallo stomaco forte, è un fan sfegatato di Disegni. Quindi fa come gli pare basandosi su scelte e preferenze personali. A Repubblica una cosa così non sarebbe mai successa. Chi gestisce il suo ramo, decide nel suo ramo. Colpa di una cattiva frammentazione amministrativa che può (ma non dovrebbe) avvenire in aziende neonate.

    Spero comunque che il Misfatto vada bene! Nelle mie parole non c’è alcun disprezzo per la persona di Disegni, ma un’analisi soggettiva della grandezza della sua professionalità.

  31. Avatar Stefania M
    Stefania M

    Io continuerò a leggere Il Fatto, con o senza Travaglio. Lo ritengo un bravo giornalista (come anche Luca Telese lo è, assieme a Gomez, Barbacetto, Mascali, ecc.) con il coraggio delle proprie affermazioni, e ammetto che il suo editoriale è la primissima cosa che leggo al mattino. E soffro nel non poterlo fare il lunedì (che già di per se è dura come giornata).

    Sono una delle abbonate dal primo numero, e se riuscirò continuerò a supportare il giornale (che in effetti è l’unico nel panorama italiano a non censurare le notizie). Mi spiace per il gruppo del Misfatto (anche se ammetto che lo leggevo saltuariamente) e mi spiace perchè andrà in mano a Disegni, che personalmente non amo molto, ritenendomi di fede Vauriana. ;-)

    Detto ciò, mi piacerebbe leggere la risposta del vicedirettore al “j’accuse” dei misfattisti (premetto che stamattina non ho trovato il Fatto e devo ancora leggerlo!). Non per gioire delle sofferenze altrui, ma perchè da vera rompiballe quale sono, vorrei vedere cosa risponde Travaglio alle ginocchia di Corradi! (concordo con Luca sulla genialità della battuta corradiana)

    Buona giornata a tutti! S

  32. Avatar luca telese
    luca telese

    Cara Margherita,
    qui sei di casa, ma credo proprio che Isabella Ferrari non debba farsi perdonare proprio nulla. Se a diciassete anni stava con Boncompagni sono cazzi suoi. Non trovi? Vedo che cisono molte linee di confine che vanno ristabilite. E come vedi, nemeno questa storia è del tutto estranea a quello di cui stiamo parlando…

  33. Avatar Carlo
    Carlo

    Caro Luca,
    scusami ma non capisco: perchè uno come te si è messo a fare questa battaglia contro i mulini a vento? Scrivi su Il Fatto tutto quello che vuoi, che bisogno c’era di fare tutto questo casino per il Misfatto? Non fraintendermi: leggevo con molto godimento i tuoi corsivi ma non ti senti un po’ bulimico? Televisione, radio, carta stampata, internet…. Quanti cazzi vuoi? Scusami la franchezza….
    Carlo
    Ps. Ti ricordi chi sono? Il ragazzo che voleva fare il magistrato. Siamo venuti a salutarti a Marina di Pietrasanta, e tu sei rimasto per un’ora al bar a parlare con noi, ci hai pagato da bere, e il pomeriggio scoppiò “il caso Vauro”. E io ricordo benissimo come passasti dal sorriso al malumore, dicendoci: “Sono tutte balle. Io voglio bene a Vauro, ma il vero direttore è solo Padellaro…”

  34. Avatar Roberto Corradi
    Roberto Corradi

    @Luca, il furto delle idee satiriche è di una gravità mostruosa per chi vive di questo. Siamo, se no, alla celebrazione del metodo Luttazzi. L’episodio lo racconto perché Travaglio ha sempre a cuore la citazione della fonte quando si tratta di Guzzanti et similia. Deve comportarsi così con tutti. Ma vabbè, chi se ne frega. Mi diverto e ne invento quanti ne voglio di soprannomi. L’episodio era per dare la dimensione del tipo di rapporto che crea Travaglio.
    Anche perché, e rispondo a @Pentagram, fino a prova contraria (o tu hai altre informazioni?) il direttore del giornale è Padellaro. E’ a lui che proposi idee e il Misfatto. Fu lui a volermi nel giornale. Fu lui ad approvare il Misfatto. A Travaglio non piaceva però non voleva in alcun modo essere contaminato da noi anche con la sola parola. E’così che si vicedirige un giornale? Capisco l’autostima, ma qui si esagera! Diventa una macchietta.

    @Luca… e poi chiudo. Mi fai un favore? Puoi ricordare qui chi era la protagonista del programma di Disegni, quello chiuso alla terza puntata? E che trattamento le ha riservato dopo? No, giusto per completezza. So che tu lo sai!!

  35. Avatar NICO
    NICO

    Caro Sig.Telese
    Parlando di cose serie
    Veda se almeno lei puo chiarire meglio la vicenda Ciancimino,dato che per molti del suo giornale è diventato un guru.

  36. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Caro Nico,
    a me il supertestimone Ciancimino non mi ha mai fatto impazzire. Ma non lo scrivo ora: ho dettoin tv, pubblicamente (ad esempio a Omnibus) che con tutto il male che penso di Forza Italia non ho mairitenuto verosimile l’idea che le stragi siano state organizzate per favorire la nascista del partito Berlusconiani.

  37. Avatar la zanzara
    la zanzara

    roba da comari pettegole…………………

  38. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    BULIMIA

    Caro Carlo,

    certo che mi ricordo della pattuglia dei “giustizialisti mannari della Valsugana”….

    Certo che voglio risponderti. Non c’è dubbio che io sia bulimico. Credo fra ‘altro che per un giornalista sia spesso un pregio. Pensa che il sabato, mentre andavo verso gli studi della Sette per registra la puntata di in onda, scrivevo mentalmente il corsivo aartefatto lungo il tragitto e poi correvo in camerino a metterlo nero su bianco prima che incominciasse la puntata.
    Però, quando Disegni (e non solo lui) mi hanno detto: “Non ti preoccupare, continuerai a fare quello che hai sempre fatto”, lì mi sono incazzato ancora di più. Dopo aver asssitito al culo che Corradi (e gli altri) si facevano ogni numero per chiudere otto pagine tutte da solo, mi sarei sentito un verme a fare finta di nulla e ad assecondare la sua decapitazione. Quindi se sono bulimico è una bulimia sana: rinuncio a quello che è superfluo quando entra in conflitto con i miei principi. Vedi, considero parte del miesteire del gornalista (e nelle redazioni spesso non è così) iil rispetto per chi ho al mio fianco. Ed è anche questo il mio modo di intepretare lo spirito de Il Fatto. Tutti in redazione sanno che se serve scrivo anche dieci pezzi, ma che non ruberai mai il pezzo di un collega.

  39. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Ah scusami, un’altra precisazione (importante) sul “caso Vauro” e Marina di Pietrasanta. Io di solito non mento, semmai taccio. E’ vero, mi ero rabbuiato, quel giorno. Ma, insieme a me, lo erano tutti i ragazzi della redazioneche erano con noi al bar. E non perchè non volessimo bene a Vauro (io personalmente lo adoro) ma perché la castroneria del “vero direttore”, non era vera. Capisco che a qualcuno che qui scrive, e che guarda le cose da fori non sia del tutto chiaro. Ma questo giornale, nel suo primo anno di vita, è stato diretto, per filo e per segno, da Antonio Padellaro. Ed è stato Antonio a volere che Marco diventasse vicedirettore. La frase di Vauro, semplicemente, diceva una cosa verosimile, ma assolutamente non vera (prima legge di Tetris: il verosimile, nella stampa italiana, prevale sempre sul reale).

  40. Avatar Roberto Corradi
    Roberto Corradi

    Aggiungo che tutto quello che Luca ha fatto per il Misfatto l’ha fatto sempre GRATIS!!! Ripeto e ribadisco: GRATIS. E quando non erano in pagina, anche Ferrante e Fucecchi lo facevano solo per entusiasmo e amicizia. Persone che definire d’oro è poco!

  41. Avatar Marzio
    Marzio

    Da elettore di sinistra rilevo, purtroppo, che la mia parte politica è bene rappresentata da questa ennesima lavata di panni in pubblico.

    Qual è lo scopo di questa contestazione? Far recedere la direzione da una decisione già presa? Dare martellate mediatiche a Disegni per fare in modo si dimetta prima dell’incarico? Far perdere lettori al Fatto? Dare un’ennesima massaggiata al proprio ego ipertrofico?
    Tutte soluzioni negative, tranne l’ultima, ovviamente.

    Le proprie posizioni si fanno valere nelle sedi opportune (=interno dell’azienda). Se la propria linea viene sconfitta le opzioni sono due:
    1) si manda giù il rospo e si continua a mangiare la minestra, senza gridare ai quattro venti la lesa maestà
    2) si salta dalla finestra e si grida alla lesa maestà.
    Non esiste una terza opzione.

    Saluti

    Marzio

  42. Avatar Su Europa Giovanni Cocconi
    Su Europa Giovanni Cocconi

    la mifisfatteide

    Persino in questo giornale che dovrebbe essere diverso, ecco il paradosso dei paradossi italiani: si toglie ai giovani per dare ai babbioni.

    Domenica il Fatto quotidiano ha lavato i panni sporchi sulla prima pagina dell’inserto il Misfatto. L’editoriale annunciava il cambio al timone del giornale satirico, con l’arrivo di Stefano Disegni al posto di Roberto Corradi. «Una decisione che non ci piace nemmeno un po’», presa per volontà del direttore Antonio Padellaro e dal vicedirettore Marco Travaglio (più quest’ultimo, sembra di capire), e che avrebbe il torto di premiare proprio quel «Grande Professionista della Satira», Disegni appunto, che all’inizio avrebbe declinato l’invito a dirigere l’inserto. Perché? Forse perché, sospettano gli autori, l’inserto esce nell’edizione in cui il Fatto venderebbe di più (circa 10mila copie in più), la domenica, e ora ci sarebbero i soldi per pagarlo.
    Quindi, udite udite, proprio al Fatto «che dovrebbe essere un giornale diverso… si toglie ai giovani per dare ai vecchi babbioni».
    Ma il bello è venuto dopo, e cioè da una chiosa che Luca Telese, scalpitante giornalista del Fatto e tra gli autori del Misfatto, ha affidato al suo blog per replicare a chi, come Disegni, accuserebbe l’inserto di fare satira «politicamente corretta», cioè la peggiore offesa possibile per chi fa satira. È vero? Non è vero? Luca Telese ricorda che il Misfatto negli ultimi tempi si è occupato di parecchi mostri più o meno sacri della sinistra, e fa i nomi di Saviano, Moretti, Landini, Vendola, Bersani, Veltroni, lo stesso Padellaro. «Questo mentre il Grande Professionista della Satira, l’anticonformista che non risparmia la sinistra, da dieci numeri disegna una infinita e noiosissima striscia a puntate (ridono solo lui e Bondi) in cui Berlusconi, con una grande e originale trovata, è raffigurato come un cazzo scappellato. Viva la satira anticonformista che non ha paura di andare controcorrente».
    Potremmo sbagliarci ma l’impressione è che lo scontro sul Misfatto non finirà qui. Primo perché con la satira non si scherza, come sa bene chi ricorda il “Nattango” di Sergio Staino. Secondo perché quando si parla di copie vendute, di satira conformista e di vecchi babbioni non si sa mai dove si arriva. Terzo perché tra due primedonne come Travaglio e Telese una sembra essere di troppo. O no?

    Giovanni Cocconi

  43. Avatar Sul Corriere Monica Guerzoni
    Sul Corriere Monica Guerzoni

    «il Fatto quotidiano»
    Via i vertici del «Misfatto»
    Sfida aperta Telese-Disegni
    Rimossi i responsabili dell’inserto satirico domenicale:
    ora è guerra tra prime firme
    A «il Fatto quotidiano»
    ROMA – Al giornale di Padellaro e Travaglio è guerra tra prime firme: Luca Telese, volto di La7, contro il vignettista Stefano Disegni. Direttore e vicedirettore de il Fatto quotidiano hanno rimosso i vertici dell’inserto satirico domenicale il Misfatto (foto sotto). E la decisione di consegnarne la guida a Disegni ha provocato la rivolta. «Persino in questo giornale che dovrebbe essere sempre diverso – hanno scritto i «telesiani» in un editoriale dal titolo Annunciazione! – ecco il paradosso dei paradossi italiani: si toglie ai giovani per dare ai babbioni».

    Stando alla versione di Telese&Co i «quattro gatti» che fino al giorno di Pasqua hanno animato il foglio satirico sono stati «mandati a casa» per far posto a Disegni, dopo che avevano aumentato di oltre 10 mila copie la tiratura del quotidiano. «Questa decisione non ci piace nemmeno un po’» si legge nell’editoriale in cui Telese, l’ex responsabile Roberto Corradi, Manolo Fucecchi, Stefano Ferrante e gli altri «garibaldini» ironizzano su Disegni. Il sito Dagospia scrive che Telese fatica a «metabolizzare» il cambio della guardia e ospita la striscia in cui Disegni «svignetta la satira politicamente corretta dei defenestrati Telese & Corradi».

    Disegni affila la matita e, in una striscia su il Misfatto, contesta ai telesiani una satira «allineata» e «ortodossa», sempre attenta a non attaccare «idoli belli buoni e di sinistra» come Grillo o Asor Rosa. E Telese, via blog, rivela: il Grande Professionista della Satira avrebbe «scalpitato da matti per farsi dare un giocattolino dopo aver rifiutato la proposta di condurlo quando non c’erano certezze, perché non voleva mettere in gioco il prestigio della sua firma…».

    M. Gu.

  44. Avatar Sul Giornale Laura Cesaretti
    Sul Giornale Laura Cesaretti

    Volano gli stracci al Fatto I santoni si scannano per una vignetta
    di Laura Cesaretti

    Scrive il lettore “Frator” sul blog de Il Fatto : «Quando un giornale o qualsiasi altra cosa comincia a produrre “pa­ne” ecco che si affacciano i corvi in cerca di nutrimento». «Non comprerò più Il Fatto augurandomi che questa squallida storia di puzza fasci­sta abbia la giusta risonan­za», è il grido di dolore del let­tore “Flavio”.

    Sono spiazzati e dolorosa­mente colpiti, gli appassiona­ti seguaci del giornale di Pa­dellaro & Travaglio: increduli che anche lì, nel Regno del Be­ne, nelle file dell’esercito an­gelico che combatte il Mali­gno B. a colpi di verbali e inter­cettazioni, si sia insinuato il serpente tentatore della rivali­tà e del malanimo.

    La rissa interna tra prime donne del quotidiano è finita in prima pagina nella domeni­ca di Pasqua: l’editoriale del­l’inserto satirico Il Misfatto annuncia che la squadra gui­data da Roberto Corradi e Lu­ca Telese, che finora ha presie­duto alla confezione delle pa­gine di satira, viene «manda­ta a casa», e «per volontà del direttore e del vicedirettore». Niente nomi, ma naturalmen­te si parla proprio di Antonio Padellaro e Marco Travaglio. Il quale, seppure al momento impegnato ventre a terra nel­la complicatissima difesa del­la credibilità dell’adorato Ciancimino, un filo azzoppa­ta ultimamente, è pur sempre il responsabile degli inserti. Quindi, denunciano implici­t­amente i redattori del Misfat­to , Telese in testa, è lui il mas­simo colpevole della caccia­ta. «Adesso che lo spazio c’è,e i soldi pure, i Garibaldini che hanno voluto la presa di Por­ta Pia vengono mandati a ca­sa per dare spazio al Grande Professionista della Satira che all’inizio aveva declinato l’invito»,lamenta amaramen­te ( e con un pizzico di megalo­mania) l’editorialino del Mi­sfatto . Anche qui niente no­mi, altro che i pizzini «copia­incolla» del compagno Cian­cimino, ma il bersaglio è Stefa­no Disegni, noto autore satiri­co e neo- responsabile dell’in­serto. Accusato appunto di aver rifiutato di assumere la direzione del supplemento quando il Fatto era un prodot­to sperimentale, ancora da te­stare sul mercato, e di recla­marla ora che il giornale gua­dagna bei soldoni da abbona­menti e pubblicità.

    Disegni, a sua volta, replica indirettamente alle accuse usando la sua striscia a fumet­ti ( «Noiosissima» secondo Te­­lese), in cui si prende gioco della satira politically correct degli adoratori di Grillo, Ven­dola e Asor Rosa. Una freccia­ta alla squadra telesiana (lo stesso Telese, secondo indi­screzioni, sarebbe raffigurato in una delle vignette, con sem­bianze simili a Raul Castro), intinta nel veleno da una bat­tuta finale: Disegni non piace a quella sinistra politically correct anche perché accusa­to di essere un «ebreo sioni­sta».

    Al Fatto volano gli stracci, insomma. La faccenda fini­sce in primo piano su Dago­spia ; Luca Telese sul suo blog si sfoga contro Disegni e lo ac­cusa di aver «scalpitato da matti per farsi dare un giocat­tolino, dopo aver rifiutato la proposta (di Padellaro e an­che mia) di condurlo quando non c’erano certezze», e con «il vicedirettore del nostro giornale» (sempre lui, Trava­glio, il grande apologeta cian­ciminiano), reo di avergli da­to spago. Il medesimo Trava­glio e Padellaro per ora taccio­no. I lettori, smarriti e dolenti, si sfogano sul web e li chiama­no in causa, chiedendo una ri­sposta ai loro devastanti dub­bi. Uno di loro, “Paolo”, si chiede saggiamente: «Ma non riuscivate a ricomporre la questione tra di voi, con più calma, magari allargando a S.D. la gestione della creatura o comunque senza far scop­piare ‘sto casino?».

  45. Avatar Sul Tempo Nicola Imberti
    Sul Tempo Nicola Imberti

    Il Travaglio di Marco
    Da puro a epuratore

    Nicola Imberti

    Il vicedirettore preferisce Disegni al giovane Corradi. L’inserto satirico del Fatto cambia guida e Telese va all’attacco.

    Tecnicamente si tratta di un «avvicendamento». Un cambio della guardia uguale a mille altri. Normale amministrazione nella vita di qualsiasi quotidiano. Ma da come la stanno vivendo i diretti interessati non sembra eccessivo parlare di «epurazione». Sarà perché accade al Fatto Quotidiano il giornale che proprio sulla «diversità» ha costruito gran parte del proprio successo. Antonio Padellaro, Marco Travaglio & Co. certe cose nemmeno le pensano. Eppure, si sa, non è difficile trovare uno più puro che ti epura. Tra l’altro questa volta non si tratta della solita polemica, dei soliti nemici. La faida è tutta interna. A scatenarla sono stati Roberto Corradi, Luca Telese e il gruppo che in questi 14 mesi ha dato vita al Misfatto, l’inserto satirico domenicale del quotidiano. Ebbene, giunti al numero 60, la truppa è stata liquidata per affidare il progetto delle mani del vignettista Stefano Disegni. Un quasi sessantenne di belle speranze al posto di Corradi che, sul proprio sito, si autodefinisce «momentaneamente trentenne, momentaneamente scrittore e commediante».

    Tutto questo nel quotidiano che si batte in difesa dei giovani e dei precari. Gli «epurati», ovviamente, sono andati su tutte le furie. E siccome i panni sporchi non sempre si lavano in famiglia, si sono sfogati con un editoriale sulla prima pagina del numero del 24 aprile. «Con questo numero – hanno scritto – per volontà del direttore e del vicedirettore de Il Fatto (Padellaro e Travaglio ndr), il gruppo di lavoro che in questi 14 mesi ha ideato e curato questo perfido Misfatto viene mandato a casa. Inutile dire che questa decisione non ci piace nemmeno un po’. Persino in questo giornale che dovrebbe essere sempre diverso, ecco il paradosso dei paradossi italiani: si toglie ai giovani per dare ai babbioni». Segue dettagliato resoconto delle fatiche di questo primo anno di vita: dalla capacità di credere nel progetto nonostante tutto e tutti, alle riunioni improvvisate qua e là, fino al risultato numerico di aver trasformato l’edizione della domenica da quella meno a quella più venduta. «Adesso che lo spazio c’è – prosegue l’editoriale -, e i soldi pure, i Garibaldini che hanno voluto la presa di Porta Pia vengono mandati a casa per dare spazio al Grande Professionista della Satira che all’inizio aveva declinato l’invito. Non è bello, ma càpita. Tuttavia, essendo Garibaldini, ma non rosiconi, facciamo pure gli auguri al nuovo responsabile del supplemento (voluto dal direttore e dal vicedirettore) perché, col triplo del nostro budget, raggiunga risultati comparabili ai nostri o migliori».

    Potrebbe finire qui, ma il «Grande Professionista della Satira», ha diritto alla sua replica e quindi, nell’ultima pagina, utilizza la sua consueta striscia per attaccare coloro che fanno satira «rassicurante» attorno ai soliti stereotipi: «Berlusconi mafioso», «Bondi servo», «Bersani incapace». Ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto e lo scontro si fa più feroce. Il tutto finisce su Dagospia. Luca Telese rincara la dose sul proprio sito. L’obiettivo principale è il vignettista («ma non solo lui» spiega il giornalista): «Il Grande Professionista della Satira ha scalpitato da matti per farsi dare un giocattolino, dopo aver rifiutato la proposta (di Padellaro e anche mia) di condurlo quando non c’erano certezze, perché non voleva mettere in gioco il prestigio della sua firma». «Dopo aver proposto come coordinatore del supplemento Corradi – prosegue -, ed essersi arrabbiato una settimana dopo perché Corradi non gli portava l’acqua con le orecchie, Disegni è venuto da me dicendo: “Cacciamolo via”. Visto che gli ho risposto picche è andato dal vicedirettore del nostro giornale e a quanto pare è riuscito a convincerlo che fosse una buona idea».

    Telese ricorda poi tutte le volte che in questi mesi il Misfatto ha attaccato i «miti» delle sinistra: da Moretti a Saviano, passando per Vendola e Landini. E conclude: «Questo mentre il Grande Professionista della Satira, l’anticonformista che non risparmia la sinistra, da dieci numeri disegna una infinita e noiosissima striscia a puntate (ridono solo lui e Bondi), in cui Berlusconi, con una grande e originale trovata, è raffigurato come un c…o scappellato. Viva la satira anticonformista che non ha paura di andare controcorrente rispetto alle certezze della sinistra becera!» Ma al di là della polemica Telese svela l’arcano: a spingere per l’avvicendamento di Corradi con Disegni è stato Travaglio. Nessuno è perfetto.

  46. Avatar Charly
    Charly

    Sono abbonato (on-line) al Fatto.
    Il Misfatto domenicale non mi piace, leggo la striscia di Disegni, che a volte trovo divertente e a volte meno, e poco altro.
    Se la togliessereo non mi importerebbe granchè, mentre soffrirei molto se Telese facesse l’offeso e se ne andasse dal giornale perchè lo considero un mediocre “satiro” ma un super giornalista.

  47. Avatar Luca Telese
    Luca Telese

    Caro Marzio,
    purtroppo c’è un equivoco serio in quelo che tu scrivi. Noi non siamo una parte politica, grazie a Dio. E un giornale non è un partito. Abbiamo idee diversissime sulla giustizia, sui valori, sui diritti e questo è stato un grande punto di forza del nostro giornale. E siccome è una vita che scrivo contro le omertà di partito, figurati se mi impongo una disciplina di partito che non ho mai ritenuto giusta nemmeno quando esistevano i partiti. Ho già scritto, qui altrove e lo ripeto: mi auguro che i lettori de Il Fatto aumentino. Dopotutto ci sarà molta curiosità sul prossimo numero, o no?

  48. Avatar Charly
    Charly

    Intendo se togliessero il Misfatto, non la striscia di Disegni…

  49. Avatar paolo
    paolo

    @Roberto Corradi

    Mah, io non conosco Travaglio personalmente, posso immaginare che abbia il suo caratterino. E certo essere licenziati non fa piacere a nessuno, nemmeno se ti licenzia Travaglio.
    Pero’ tirar fuori la censura bulgara mi sembra fuori luogo. Come dice Telese, i giudizi sulla satira sono opinabili, e come dici tu stesso, evidentemente a Travaglio il Misfatto proprio non piaceva (immagino che anche il direttore non ne fosse entusiasta, altrimenti vi avrebbe difeso).
    Censurare un inserto scomodo (come accadde all’Unita’, credo) e’ un conto, non gradire la qualita’ dell’inserto e’ certo opinabile ma legittimo. Che poi Travaglio abbia troppo o troppo poco potere nel giornale che ha contribuito a fondare e’ una questione che riguarda solo il giornale, credo.
    La battuta ““L’uso che X… come si chiama quell’altro?…” lasciala a Luttazzi, che ha tanti difetti (e un metodo di lavoro intollerabile) ma che almeno questa battuta se la puo’ permettere.

  50. Avatar breny
    breny

    Certo che un centinaio di commenti – compreso il mio- su questa cagata, induce all’ottimismo ….

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.