Luca Telese

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Luca Telese
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Giornalista, autore e conduttore televisivo e radiofonico

Senatore, il diavolo non veste Ikea

Poiché la cronaca in Italia quasi sempre diventa il luogo di collisione dei paradossi, una strana coincidenza, oggi, fa sì che le simpaticamente farneticanti invettive di Carlo Giovanardi contro l’Ikea (che per tutti è la casa della modernità, mentre per lui è la casa del demonio) siano entrate in naturale contatto con quelle di Alemanno contro la Basilica di San Paolo (che per tutti è la casa di Dio, mentre per il sindaco di Roma é la casa dei clandestini).
Con alcune delle sue solite cronache belle e asciutte Silvia D’Onghia ci ha raccontato questo pasticciaccio brutto della Pasqua romana, con le famiglie divise dalla maldestra pratica cattivista, dalla pelosa elemosina buonista per andar via, dal dibattito sul diritto di asilo che per la Chiesa è sacro, concesso dai sacerdoti e negato dai gendarmi (pontifici ed urbani). Mentre nel caso dell’onorevole Giovanardi, invece, è il caso di aggiungere che ha fatto tutto da solo, in un memorabile episodio di autodelazione. È stato lui stesso, infatti, a informarci che considera non solo blasfema, ma addirittura “contro la Costituzione” (qualcuno dovrebbe informare l’onorevole Ceroni) la nuova pubblicità della multinazionale svedese che raffigura due uomini che si tengono per mano con l’inconfondibile bustone giallo Ikea, accompagnati da questo slogan: “Siamo aperti a tutte le famiglie”.
Solo in Italia può accadere che la società fondata da un ex simpatizzante nazista possa diventare una bandiera dei diritti civili e una basilica consacrata aperta a dei senzacasa, una succursale di un Centro di detenzione temporaneo, assediato con il bastone e con la carota.
Ecco perché lo slogan scelto dall’Ikea è la migliore possibile epigrafe che unisce entrambe le storie: è questo il tempo dei diritti negati, è questo il governo più libertino e insieme bacchettone, piú clericale, ma insieme anche anticattolico e cattivista. Bisognava provarli, i grandi predicatori della tolleranza zero, per capire che l’unica cosa che tollerano sono le escort dell’Olgettina. Bisognava vederli all’opera i moderni baciapile per scoprire che sono contro la secolarizzazione consumista solo quando non é praticata dalle aziende della famiglia Berlusconi. Il profitto di Mediaset ha i crismi della santità munifica, quello di tutti gli altri é cinico e indebito. In questa ennesima Pasqua feroce, forse, la cosa migliore sarebbe che il Papa facesse il Papa (magari con l’aiuto di Nanni Moretti), concedendo l’asilo ai rifugiati, e che il gettone di mille euro per andare via (anche generosamente aumentato a spese nostre, se gli interessati accettano) fosse offerto a Giovanardi e Alemanno perché si dimettano dai rispettivi incarichi ed espatrino: l’Ikea potrebbe facilitare il tutto offrendo loro un buono acquisto per la nuova casa. Essendo (come noi) aperta davvero a tutte le famiglie, l’Ikea non dovrebbe discriminare la loro coppia di fatto, solo perché contrassegnata da un basso quoziente intellettivo.

di Luca Telese


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14 risposte a “Senatore, il diavolo non veste Ikea”

  1. Avatar margherita
    margherita

    come scrivo da sempre ci sono le coppie omosessuali di serie A e di serie B … inutile fare i nomi che sono stranoti… proprio ieri il Corriere con fotografie e articolo ce ne ha mostrato una molto chic molto colta molto intellettuale quindi quella va bene anche a Giovanardi

  2. Avatar Francesco Vitale
    Francesco Vitale

    Invito tutti a leggere la vita di Don Tonino Bello, Vescovo pugliese morto nel 1993.
    Don Tonino fece aprire le porte delle Chiese ai profughi della guerra civile dell’ ex-Jugoslavia…
    Molti parroci della sua diocesi si ribellarono all’idea, chiedendo la sua rimozione a Vescovo, troppo scomodo nella sua fedele testimonianza a Gesù Cristo.
    Avversato da molti, guardato con diffidenza dai potenti, compresa l’ aristocrazia del Tempio, un comunista, un eretico. Uno scandalo per la Gerarchia Ecclesiastica.
    ……..Ci scommetterei, fra qualche anno ne parleranno come di un Santo.
    Anche adesso fa scandalo Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, definito più volte “comunista” dai leghisti che mal sopportano le sue aperture agli immigrati.
    Anche Fanmiglia Cristiana è un covo di comunisti….
    E Gesù, se ritornasse oggi, verrebbe di nuovo condannato dai potenti della casta
    italiana, che gli preferirebbero sicuramente il “leghista” Barabba.
    …del resto il nuovo Erode non è il più grande lussurioso italiano ?
    Ricco e potente… padrone di mezza Italia…
    I cattolici, quelli che credono veramente, dovrebbero riscoprire la lezione di
    testimonianza cristiana di Don Tonino Bello. Lo consiglio sinceramente a tutti.
    Buona Pasqua di Resurrezione a tutti.
    francovitale-sociologo

  3. Avatar margherita
    margherita

    io consiglio Carlo Maria

  4. Avatar DeadMan87

    una scoreggia li seppellirà tutti

  5. Avatar GIAN LUCA
    GIAN LUCA

    Il Papa lo fa il papa eccome…..soprattutto quando difende la vita fin dal concepimento. Una vita calpestata invece da chi la usa per andare in televisione e candidarsi con la sinistra sacrificando una figlia. Per lei non c’era diritto di asilo perchè per i radical…semplicemente non c’era il diritto di vivere. Quindi se si usano a sproposito i media per scrivere cazzate caro Telese ricordati che è facile scaricare i problemi sulle spalle di un piccolo stato e sulla chiesa…una chiesa sempre presente ovunque nel mondo tra i poveri….anche quando Emergency scappa.

    Ma non devi girare il mondo Luca…basta che tu vadai in una delle mense Caritas della stazione termini, o in una casa delle suore di Madre teresa che il vaticano ha voluto nel suo territorio come altre 1000 istituzioni che fanno del bene.
    Fare politica con le menzogne, le allusioni e le facili battute stando davanti ad un pc è conveniente…..
    Se tu provassi a fare volontariato in una tra le tante strutture cattoliche sovvenzionate dal vaticano useresti le manine non su una tastiera e non per dire cose fuori luogo. Io lo fl’ho fatto e sò cosa fa la chiesa per tanti poveri e tanti troppi derelitti.
    Chi parla troppo guarda caso ha sempre la pancia piena.

  6. Avatar madame Bovary
    madame Bovary

    Stamattina un sacerdote ha telefonato al programma “prima pagina” di radio tre, rivelando il suo sconcerto. Si domandava cosa dire ai fedeli durante la messa pasquale, mentre il rappresentante di Cristo sulla Terra manda le guardie svizzere contro i diseredati del mondo. Forse dovrebbe chiedersi cosa ci stanno a fare dentro questa Chiesa i preti che cercano di vivere secondo il Vangelo, che sono sempre fortemente osteggiati dalle gerarchie,

  7. Avatar giuseppe savo
    giuseppe savo

    vabbè, se non ricordo male giovanardi è quello dei test antidroga ai parlamentari, ma solo su base volontaria, del crocifisso in aula a prescindere dal fatto che nell’aula ci siano o meno cattolici, cosa vogliamo aspettarci da un tizio del genere?

    Avere questi governanti è deprimente. Gente vecchia che tira fuori idee vecchie, quando tutto il mondo va in tutt’altra direzione.

  8. Avatar Giordano
    Giordano

    Il tutto avrà un senso solo quando l’Ikea farà due pubblicità. Una con un maschio, veramente superdotato, direi un epigono di Priapo, con evidente tenda canadese in mezzo alle gambe, che con una mano d’acciao strizza la dura chiappa di un femmina adorante e con l’altra impugna la pentola Favorit e geme di felicità. L’altra, nella quale una specie di Jessica Rabbit in salsa romagnola, scodinzolando stende uno stuolo di vitelloni sdraiata su Kivik. Sennò si introduce una discriminazione di genere…..

  9. Avatar la zanzara
    la zanzara

    E’ chiaro che quella dei pubblicitari dell’ikea e’ una provocazione , anche loro non la

    vedono come una “famiglia” normale: NESSUNA POLEMICA; NESSUNA PUBBLICITA’

    luca hai fatto esattamente quello che volevano i pubblicitari, come d’altra parte giovanardi

  10. Avatar GIAN LUCA
    GIAN LUCA

    Anche io ho trovato sconcertante l’atteggiamento del vaticano. Ma il vaticano non è il papa. Ci sono sfere di potere interno che nemmeno il santo padre riesce a controllare.
    Questi personaggi fanno ben di peggio che chiudere un cancello…..ricordo che vari papi scomodi sono stati spiati da cardinali fedeli a se stessi e basta. Molti erano spie del KGB e troppi sono stati gli scandali e le schifezze. Però la chiesa è altro..e questo papa non mi sembra contro gli ultimi anzi.

    Mi piacerebbe sapere se tanti sacerdoti, o cittadini…di fronte a situazioni del genere aprirebbero le loro chiese o case. La risposta è molto deprimente. Purtroppo dico io che posso fare elemosine, volontariato, ma troverei difficile ospitare una famiglia in casa mia.

    Questa è la verità un poco di tutti…se non ci sarà un generale cambio di mentalità le cose non cambieranno mai.

  11. Avatar Carmelo Marcello
    Carmelo Marcello

    La malattia di Berlusconi?:
    Proporre una diagnosi psichiatrica a proposito di una persona che non si conosce direttamente è possibile? È lecito? Sicuramente il direttore Maurizio Belpietro, i suoi amici di Panorama e, moltissimi altri sudditi, perché questi sono, reagiranno con durezza alle cose che sto scrivendo sul loro Padrone, facendolo. Quella che vorrei presentare loro, molto semplicemente, è la lista dei criteri indicati dal DSM IV, il più importante e riconosciuto dei manuali psichiatrici per la diagnosi di “disturbo narcisistico di personalità” (NPD). L’acronimo sta in “Narcisismo, Personalità, Disturbo”.

    Chiedendo loro se, dopo averli letti (meditati), non sono d’accordo anche loro con me nel porre questo tipo di diagnosi per un uomo come il nostro premier Silvio Berlusconi. I criteri, dunque, sono nove. (1) Ha un senso grandioso d’importanza (per esempio esagera risultati e talenti, si aspetta di essere notato come superiore anche senza un’adeguata motivazione); (2) è assorbito da fantasie di illimitati successi, potere, fascino, bellezza, e di amore ideale; (3) crede di essere “speciale” e unico; (4) richiede eccessiva ammirazione; (5) ha la sensazione che tutto gli sia dovuto: cioè, la irragionevole aspettativa di trattamenti di favore o di soddisfazione immediata delle proprie aspettative; (6) sfruttamento interpersonale: cioè, si approfitta degli altri per i propri scopi; (7) manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri; (8) è spesso invidioso degli altri, o crede che gli altri lo invidino; (9) mostra comportamenti e atteggiamenti arroganti o presuntuosi.———————————————————————————-

    Nel caso, poi, in cui loro non siano d’accordo con me, potrebbero spiegarmene il perché? Evitando, se possibile, gli insulti? Le esperienze infantili che preparano l’hardware e successivamente il software applicativo, del disturbo narcisistico sono collegate regolarmente ad un clima familiare in cui il bambino ha ricevuto una adorazione e un amore disinteressati ma fuori misura in quanto non accompagnati da una sufficiente empatia e da una genuina presentazione dei fatti. Il futuro narcisista non è informato circa i sentimenti e i bisogni distinti dei propri genitori. La lezione è che i genitori vogliono solo apparentemente bearsi dello splendore del soggetto: una lezione che interferisce con il processo di apprendimento del soggetto circa il fatto che gli altri hanno bisogni, punti di vista e desideri loro propri. Il modo in cui questa predisposizione si sviluppa nell’età adulta intorno al “successo” viene bene illustrata, d’altra parte, da una delle studiose più importanti dei disturbi di personalità, Lorna Smith Benjamin: la psicoanalisi sostiene che lo sviluppo del carattere viene fissato in tenera età, in genere nella prima infanzia ma Sullivan già nel 1953 osservò che le prime esperienze interpersonali non sono le uniche a formare il carattere. L’aspetto programmabile (il “software”) dell’NPD si può acquistare anche più avanti.———————————————

    Le persone ricche e famose sono particolarmente soggette a sviluppare l’NPD da adulte. Quanti ricevono gratificazioni per il successo raggiunto nell’ambito professionale cominciano a pronunciarsi su questioni ben lontane dalla loro sfera particolare! Stelle del cinema e imprenditori di successo si sentono improvvisamente adatti a concorrere per cariche politiche, che dovrebbero, invece, richiedere particolari capacità nell’unire, mobilitare e adempiere le volontà di persone molto diverse fra loro. Le capacità organizzative richieste per il buon governo sembrano non aver nulla a che fare con l’abilità di recitare o di guidare un’impresa. Si badi, tuttavia. Non sono episodi sporadici di successo (e di consenso entusiasta) a far nascere il disturbo, ma è il loro ripetersi. La gente comune può offrire e offrirà adorazione incondizionata, come pure affetto deferente, ai ricchi e famosi. Se si verificano le condizioni adatte, non è mai troppo tardi per sviluppare l’NPD.

    Una delle domande più comuni è quella che riguarda il modo in cui le persone che hanno un disturbo di questo tipo ottengono l’ammirazione incondizionata di tante persone. Scriveva in proposito Freud nel 1914: «Appare molto chiaro che il narcisismo di una persona esercita un certo fascino su quanti hanno rinunciato a parte del loro stesso narcisismo e che sono alla ricerca dell’oggetto d’amore; il fascino del bambino si basa in larga parte sul suo narcisismo, sulla sua autosufficienza e sulla sua inaccessibilità, proprio come il fascino di certi animali che sembrano non curarsi affatto di noi, come i gatti e i grandi predatori. È come se invidiassimo loro la capacità di serbare uno stato di beatitudine, un’inattaccabile posizione di libido, alla quale noi abbiamo da tempo rinunciato». Carisma, nel tempo dei media, è sempre più questo e non richiede competenze reali sui problemi. È telegenico?, ci chiediamo, invece di chiederci: è davvero preparato e capace? E il più narcisista spesso vince. Kernberg (1984) parla di come i narcisisti tendono ad essere promiscui in quanto entrano in relazione solo con delle parti del corpo. I problemi sessuali del maschio con NPD possono essere attribuiti, secondo lui, ad un’invidia inconscia e ad una smania di possesso per le donne. Questo genere di maschio desidera sciupare e svalutare le donne. L’autonomia che così spesso lo caratterizza, non è altro che una difesa. Rappresenta una via d’uscita dalla proiezione della propria smania di possesso nei confronti delle donne. Il narcisista di successo reagisce alle contrarietà con la collera, con la denigrazione dell’altro o con la teoria del complotto. Entra davvero in crisi solo quando quello che accade è irreparabile, come nel caso della morte di una persona cara, della perdita di un legame importante o dall’incontro, inevitabile, con la vecchiaia del corpo. Il movimento depressivo può debordare, in questi casi, dando luogo ad una esasperazione caricaturale dei suoi comportamenti meno riusciti. Il disprezzo per gli altri (le altre), l’aggressività e la rabbia vengono allora in primo piano insieme ad un bisogno maniacale di rifugiarsi nel proprio mondo personale: un mondo in cui trovano posto solo i complici e gli adulatori, quelli che hanno bisogno di lui e che più o meno autenticamente lo ammirano. Quando le vicende della vita lo portano ad una terapia, invece, quello che si può tentare di fare è di aiutarlo a diventare consapevole della sua potenza distruttiva. La nuova consapevolezza di nutrire dei sentimenti ostili darà luogo a sensi di colpa e ad una depressione costruttiva. Via via che la terapia continua, verrà, poi, fuori una matura considerazione degli altri e dei loro sentimenti. Voler bene a chi sta male vuol dire stargli vicino, sostenerlo, ascoltarlo ma, anche e a tratti soprattutto, confrontarlo sulle cose sbagliate e autodistruttive che fa. Amico del tossicodipendente da eroina è chi lo confronta per farlo smettere, non chi gli dà i soldi per comprarla. Amico di una persona che ha problemi di dipendenza dal sesso, come il nostro Premier Silvio Berlusconi, non è chi gli porta in casa le escort, le minorenni e le ragazzine straniere: per il “Bunga Bunga” come hanno fatto quasi silenziosamente e in punta di piedi la N. Minetti, E. Fede, L. Mora ed altri personaggi che mi vergogno come italiano di citarli, suggerendogli che lui è il Capo e può fare quello che vuole. Amico è chi, come fanno a volte le mogli, gli dice che sta sbagliando. Che deve smettere. I guasti che un leader patologico può produrre nella struttura o nelle strutture di cui ha il comando o la responsabilità consistono essenzialmente nell’aumento della conflittualità all’interno di tali strutture, nella diminuzione brutale della loro efficienza e nel peggioramento forte della qualità della vita nelle persone che in esse operano. Si tratta di conseguenza ampiamente descritte nella letteratura specialistica. Nelle organizzazioni in cui il potere è distribuito fra diverse persone o gruppi quello cui si va incontro in questi casi è una mobilitazione delle parti sane del gruppo che spinge per la deposizione e la sostituzione del leader. L’unificazione nelle sue mani di tutti i poteri può diventare in questa fase l’obiettivo primario del leader patologico. L’esito di questa battaglia può arrivare ad essere, in alcuni casi di cui la storia del ventesimo secolo ci ha dato varie dimostrazioni (in Italia e in Germania, in Spagna e in Unione Sovietica) la scelta fra la “tirannide o la democrazia”.

  12. Avatar Massimo
    Massimo

    @ Carmelo Marcello
    Gentilmente potrebbe fare una perizia psichiatrica a distanza anche a Travaglio, Concita De Gregorio ed Ezio Mauro e i loro sottoposti di punta?
    Anticipatamente la ringrazio

  13. Avatar Giordano
    Giordano

    A me due uomini che si baciano fanno schifo, proprio come ad altri non fanno nè caldo nè freddo. Punto.

  14. Avatar guidoriccio
    guidoriccio

    A me fa schifo giordano

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