“Era il 1950, Oscar Luigi Scalfaro, giovane deputato Dc, siede in un ristorante romano insieme ad altri colleghi di partito, Scalfaro si alza dal tavolo scandalizzato dall’abbigliamento di una giovane avventrice che mostrava le spalle nude. Scalfaro le grida: “Lei vestita così è una dona poco dabbene”. Il caso di bigottismo finisce in tribunale e tiene banco per lungo tempo sui giornali. “Ma esiste anche uno Scalfaro progressista che dal 1995 diventa un sostenitore convinto dell’alleanza fra progressisti e cattolici nella sinistra italiana”.
Da conservatore a progressista
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2 risposte a “Da conservatore a progressista”
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Il fatto più inquietante,e tipico italiano, é che dal dopoguerra ad oggi un politico sia sempre lí, come si é sempre detto di Andreotti…..
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….”IO NON CI STO……”………..mai cosi’ una frase voleva dire l’esatto contrario di cio’ che intendeva : ci stava eccome a fare un accordo con i comunisti per non essere inquisito……..
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