Qualcuno sui social – e anche la rivista Primato Nazionale su internet – mi scrive ancora sulla vicenda di Cuori neri. Perché – chiede un lettore – ho trovato in libreria la seconda edizione, quella con Carminati in copertina? Molto semplice: perché è stata stampata quasi un mese fa, ma è arrivata adesso (la settimana scorsa nelle grandi città, in queste ore in provincia). Se, per esempio, un libraio aveva finito la prima edizione e aveva riordinato il libro, la settimana scorsa quella edizione era l'unica copia che poteva comprare. C'erano un migliaio di copie scarse prenotate da tempo, quelle copie sono state le prime che sono uscite (tra martedì e mercoledì), la decisione di ristampare è stata presa tra giovedì e venerdì).
Molti non sanno che quando veniva pubblicato l'ormai celebre articolo di Barbadillo che poneva il problema della copertina il libro era già stampato, era fisicamente in viaggio per l'Italia, ma non era ancora materialmente uscito in libreria (o almeno: non in tutte le librerie). Traduzione: in quel momento in molti librai avevano già il nuovo Cuori neri, nel limbo degli scatoloni magari nel mezzo di un rifornimento con più titoli. La distribuzione capillare di un libro (qualsiasi libro) in tutto il paese è un processo lento, ma non reversibile quando entra nella fase finale: la polemica che ha fatto seguito all'articolo di De Feudis e la conseguente decisione di ristampare della Sperling si sono verificate esattamente in questa fase, quando alcuni librai lo avevano già sullo scaffale perché si sono sbrigati ad esporlo, altri nello scatolone, altri ancora in un ordinativo di rifornimento (già in viaggio con l'ultima spedizione del loro grossista o del loro distributore).
Lunedì scorso – viceversa – è andata in stampa la terza edizione, quella con una nuova copertina e la nuova introduzione. Questo significa, visto che i tempi del libro non sono quelli di un click sul computer, che ci vorranno altri venti giorni per distribuirlo in tutta italia. Non solo: i librai, quando prendono un libro da un distributore o da un editore, a tutti gli effetti lo comprano, con tanto di bolla e fattura. Quindi, nessun colpo di scena: in questo caso di due edizioni sovrapposte e quasi contemporanee – a mia memoria senza precedenti – i librai hanno il diritto di rendere il libro vecchio e di cambiarlo con il nuovo, ma se per un caso (paradossale) qualcuno di loro decidesse di tenerlo in vendita, o di vendere entrambe le versioni contemporaneamente perché lo ritene più opportuno potrebbe farlo. Solo quando tra venti giorni arriverà la terza edizione scopriremo quanti di loro approfitteranno subito del loro diritto di resa, quante copie saranno cambiate e quante trattenute. Mi dicono – ma non è ancora un dato proiettabile – che alcuni librai hanno già ordinato la terza edizione senza rendere la seconda. Cosa significa? Non lo so. Forse che hanno già venduto la loro copia, o forse che avendo letto di tutta la polemica e sapendo che la seconda edizione scomparirà hanno preferito tenersi una copia della seconda per eventuali curiosi o collezionisti folli, (ma vogliono avere anche la terza se qualcuno la chiede ha diritto ad averla).
Fra l'altro esiste anche un fenomeno più semplice e del tutto opposto: qualche libreria che aveva di scorta in magazzino ancora qualche copia dell'ultima ristampa della prima edizione (copertina con i Balder, per intenderci) ha fatto questo ragionamento: le offro al lettore ora, perché magari cerca proprio quell'edizione. Oppure: le vendiamo prima che arrivi la terza edizione perché dopo immaginiamo che sara superata. Questo, ovviamente vale per chi aveva dei piccoli stock di provvista, come ad esempio le catene. Non ditemi come, o perché – per esempio – ma solo poche ore fa ho visto con i miei occhi da Feltrinelli Colonna una copia dell'edizione Balder e a Feltrinelli Orlando un piletta dell'edizione Carminati (e stiamo parlando di due negozi della stessa catena!). Accadde qualcosa di simile quando dalla quinta ristampa di Cuori neri si passò alla prima del tascabile: molti lettori chiedevano esplicitamente le copie con copertina dura che usciva di commercio, anche se quelle morbide costavano meno (!). Le copie dell'edizione copertina dura andarono tutte esaurite, comprese quelle recuperate dalle rese, e comprese persino alcune copie fallate (non chiedetemi perché, ma di quelle dure in magazzino non ne è rimasta nemmeno una e mi spiace, perché qualcuno me la chiede ancora). La prima stampa della prima edizione, come è noto, andó esaurita nel febbraio 2006, e qualcuno me ne ha addirittura spedita a casa una copia da autografare, a distanza di anni, perché ne aveva trovato un esemplare, e preferiva collezionare proprio quello che una ristampa successiva (da tutti questi episodi mi pare evidente che questo libro e la sua storia in libreria sono diverse dalle altre e in qualche modo un caso a se stante).
Provo a ipotizzare cosa accadrà quando arriva la terza edizione. Per qualche tempo, evidentemente, finché non si esauriranno tutte le provviste, si potranno trovare diverse edizioni, anche nella stessa libreria. La terza edizione, però, sarà l'unica rifornibile, l'unica che resterà nel tempo di tutte le dieci diverse ristampe (sei della prima, una tascabile piccolo, due ristampe del tascabile grande, una della seconda edizione) che l'hanno preceduta in questi anni.
Luca
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